Il Pizi sbarca in Serbia con il progetto Erasmus+

Dal 19 al 23 luglio una delegazione di docenti dell’Istituto scolastico di Palmi è stata impegnata in importanti attività di scambio culturale e formazione a Novi Becej

Confrontare sistemi scolastici, sperimentare nuovi metodi e approcci e, soprattutto, scambiare buone pratiche per migliorare la scuola in un’ottica europea. E’ questa la filosofia del progetto “Erasmus + School Exchange Partnership” che vede impegnato l’Istituto scolastico “N.Pizi” di Palmi in importanti attività di formazione internazionale con partner di Malta, Serbia, Polonia e Turchia.

Dopo il primo incontro in Polonia nel gennaio scorso, il progetto si è trasferito in Serbia dal 19 al 23 luglio per il secondo step formativo. Fitto e vario il programma delle attività che hanno visto impegnata la delegazione del “Pizi” formata dalle prof.sse Daniela Bellantone, Grazia Maria Colacresi, Silvia Pacioni e Donatella Zappone. Le intense sessioni di lavoro, ospitate presso un istituto scolastico di Novi Becej, nel nord della Serbia, si sono concentrate soprattutto sulle strategie per potenziare la fondamentale competenza della lettura (reading). I workshop sono stati naturalmente accompagnati anche da un ricco calendario di visite culturali, tra antiche fortezze, biblioteche e riserve naturali. I docenti del “Pizi”, in particolare, hanno potuto ammirare le bellezze di Novi Sad (capitale europea della cultura 2022) e Belgrado in un clima di amicizia e collaborazione con le delegazioni degli altri paesi coinvolti.

Soddisfazione per l’importante esperienza internazionale è stata espressa dalla dirigente scolastica, prof.ssa Maria Domenica Mallamaci: “In qualità di soggetto coordinatore del progetto ci siamo assunti un impegno organizzativo importante, soprattutto considerato il difficile momento legato alla pandemia da Covid. Ma ritengo che queste occasioni di confronto costituiscano un indispensabile e prezioso strumento di arricchimento e crescita per una scuola, come il “Pizi”, che punta costantemente a migliorare le proprie strategie d’intervento”.