La sfida

Di recente il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro leghista Calderoli, ha approvato un Ddl sulla Autonomia Differenziata tra Regioni. L’iter, molto complesso, che si dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, concludere, dopo il passaggio dalle apposite Commissioni di Camera e Senato e l’approvazione dei due rami del Parlamento, con la promulgazione della legge da parte del Capo dello Stato. Apriti cielo: la Sinistra, supportata dagli ex Grillini, minaccia fuochi e fiamme contro la pretesa riforma da parte della Maggioranza Governativa che, a loro dire, vuole penalizzare il Meridione e dividere l’Italia. Poveri Sinistri oltre ad essere faziosi, come sempre, hanno la memoria corta e dimenticano o, meglio, fanno finta di non ricordare che se si può arrivare alla Autonomia Differenziata lo si deve alla Riforma del Titolo V della Costituzione e la conseguente modica dell’art. 116. Ebbene, autore di questo “misfatto” fu il Governo di Centro Sinistra guidato da Giuliano Amato nel 2001. Questo famigerato articolo, comma terzo, permette particolare tipi di devoluzione di responsabilità alle Regioni “virtuosi e meritevoli”. Se l’Autonomia Differenziata viene proposta da loro è lungimirante se la propone il Centro Destra è eversiva ed incostituzionale. Ma dai! Ancora una volta hanno preso un granchio. Il Meridione d’Italia da quanto è stato annesso al Nord, con la forza delle armi, ha sempre subito, tranne nel periodo Fascista, l’arroganza politico/istituzionale del Centro/Nord con la complicità disarmante dei partiti e dei propri rappresentanti parlamentari. Difendere la situazione esistente, minacciando barricate, significa non comprendere e non vedere la grave situazione economica e sociale in cui si dibatte il Meridione da tanti e tanti lustri e siccome non si può tornare, per vari motivi, a prima del 1861 bisogna trovare un sistema istituzionale che ci liberi dalle grinfie del Centro/Nord e ci permetta di dimostrare che le intelligenze, le capacità non mancano ai cittadini del Sud Italia per diventare, come in passato, una entità territoriale tra le più avanzate e progredite al mondo. Non sappiamo se questa Autonomia Differenziata può essere lo strumento giusto, dipende anche cosa ci si mette dentro e le modalità per raggiungerla. E’ una Sfida, una grande sfida, che il Meridione e la Nazione tutta non può perdere. Le forze politiche – nessuna esclusa, è troppo semplice defilarsi, mettano in campo le migliori energie per addivenire ad una Autonomia Differenziata su alcune importanti materie che siano da sprono e di crescita per la Nazione e in particolare per le Regioni Meridione per colmare il grave divario esistente con le altre consorelle nazionali ed europee. La Calabria che arranca, contrariamente a come molti pensano, ha tutto da guadagnare.

Nicotera,lì 23.03.2023

Enzo Comerci