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Nino Spirlì ribatte a Scopelliti sulle sue ultime dichiarazioni contro gli omosessuali.

Nino Spirlì, omosessuale di destra e cattolico, ideatore del Progetto Etico mafiaNO e autore del libro scandalo “Diario di una Vecchia Checca”, che, con le sue decine di migliaia di copie vendute in tutta Italia, ha presentato una omosessualità impegnata, di contenuto e non di maniera, discreta e serena, ribatte, con fermezza, alle spiacevoli dichiarazioni fatte dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. “Il signor Scopelliti ha perso una buona occasione per tacere – dichiara Spirlì – Le sue vergognose, offensive e becere dichiarazioni sul valore degli omosessuali, offendono la storia dell’uomo ed il cammino faticoso dell’impegno e della lotta contro ogni discriminazione. Probabilmente il primo venticello di campagna elettorale ha inebriato il governatore fighetto a tal punto da fargli perdere il senso della misura. Come omosessuale, calabrese e uomo di destra mi vergogno della banalità di tali esternazioni e mi auguro che siano il mezzo di valutazione per una sua eventuale futura candidatura a qualsiasi carica istituzionale. Un uomo dello Stato che incita all’odio sociale e poi si nasconde dietro al paravento delle scuse e della volontà di spaccare in due il fronte degli offesi non merita alcuna considerazione. Bene farebbe Scopelliti a lasciare l’incarico che gli è stato affidato anche da elettori omosessuali. So che nei prossimi giorni incontrerà le associazioni omosessuali e cercherà “un riparo” sotto l’ombrellone del vogliamoci bene. Nessun perdono nei confronti di chi, ingiustificatamente, offende. Non ammetto prese in giro da chi, cercando di apporre una toppa ad una dichiarazione sentita, oggi dichiara, come è ormai uso fare, di essere stato frainteso. Gli italiani e i calabresi conoscono perfettamente il significato delle parole. Forse il signor Scopelliti no! Ho parlato con Flavio Romani, presidente dell’Arcigay nazionale, e gli ho manifestato il mio personale totale dissenso a che l’associazione che presiede consenta la benché minima soluzione del tipo tarallucci e vino. A volte succede che qualche concessione possa addolcire le posizioni. Questa volta non saranno eventuali benefici “alla categoria” a cancellare il tono derisorio e omofobo delle sciocchezze da bar dello sport che il Governatore si è concesso probabilmente per strappare qualche sorrisino ebete dei suoi sodali.”