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Palmi Presentato alla Pro Loco di Palmi e all’Anassilaos il libro Piccoli mondi – Q&U di Carmelo Barbaro

Lunedì 5 si è sottolineata l’importanza delle presentazioni di libri, specialmente per dare battaglia al quotidiano elogio della mediocrità che condiziona la vita giovanile. Innanzi al degrado dei costumi e della coscienza civica e alla crisi imperante, occorre promuovere le iniziative culturali, recuperare e valorizzare i luoghi storici e soprattutto avvicinare i giovani ai libri, specialmente quelli scritti dai nostri conterranei come nel caso di Carmelo Barbaro. Piccoli mondi – QeU sono infatti due racconti che parlano del nostro tempo e all’intera umanità ma, in quanto scritti da un autore calabrese, si rivolgono innanzitutto a noi calabresi proponendoci di riflettere su alcuni temi cruciali che condizionano il nostro tempo, come la scoperta scientifica e la brutalità della guerra, allo scopo di prendere coscienza e decidersi per ciò che è giusto per tutti e non per ciò che è conveniente per pochi.

Martedì 6 si è evidenziato come i racconti Piccoli mondi – QeU rappresentino la testimonianza di una possibile riconciliazione tra cultura scientifica e cultura umanistica, della quale l’umanità e il pianeta necessitano per far fronte alle nuove sfide, che hanno bisogno della scelta responsabile comune e non individuale per essere affrontate. Piccoli mondi – QeU non sono difatti due racconti di fantascienza bensì di psicologia sociale che, proponendo anche il tema, tra gli altri, del rapporto tra vecchie e nuove generazioni, narrano in due scenari differenti l’urgenza dell’assunzione di un’etica nuova, quella della scelta condivisa, di gruppo appunto e non isolata e solitaria.

“La carenza della cultura – ha spiegato Carmelo Barbaro, nel corso di entrambe le presentazioni – è dovuta principalmente al fatto che si ha sempre meno il piacere della conoscenza e della lettura. Queste ultime non sono soltanto dei fenomeni della vita necessari per poter scrivere libri, sono invece i mezzi alla base per orientare la nostra capacità di giudizio, e quindi per scegliere tra ciò che  è giusto, in quanto conviene a tutta l’umanità, e ciò che è sbagliato, in quanto conviene soltanto a uno o a pochi. Bisogna accettare la sfida della cultura, altrimenti pur restando nel medesimo pianeta continueremo a degenerare e metteremo in pericolo l’esistenza umana e della Terra stessa. I continuerò a scrivere – ha concluso l’autore – perché la sfida della cultura non finisce mai e perché c’è sempre bisogno di guardare in faccia come siamo effettivamente, se un domani vogliamo cambiare ed essere migliori di come siamo oggi”.

Le presentazioni, in definitiva,  hanno evidenziato ancora una volta che dai racconti Piccoli mondi – QeU è possibile trarre diversi spunti per focalizzare i problemi cruciali che attanagliano il nostro tempo, noi stessi e per decidere, una volta per tutte, se è giunta l’ora di vivere per il bene di tutti o ancora, ahinoi, per l’interesse personale.