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Rosarno, il patto di solidarieta’ programma il futuro

Con un’assemblea molto partecipata il Patto di Solidarietà ha tracciato le linee delle attività svolte con grande successo ed ha programmato il proprio futuro cercando di allargare la base per raggiungere a breve il numero di 200 soci. Con grande entusiasmo sono state accolte le parole del Presidente, Francesco Rao, che nel ripercorrere l’ultimo anno ha ricordato quante iniziative sono state portate avanti e quanta partecipazione popolare hanno avuto queste. Un modo -secondo il presidente- per dare sostegno alle fasce deboli e per integrare questi con tutti gli altri, facendo vivere momenti di grande emozione e riflessione. Dopo gli interventi dei soci Rosanna Careri, Rosalba Falleti, Gioacchino Piromalli -presidente dell’assemblea-, Francesco Tramonti, Antonio Ciancio, Caterina Paolillo, Rossana Tranò, l’assemblea ha deciso di aprire uno sportello per la informazione in favore delle fasce deboli e per illustrare le tante possibilità esistenti per il sostegno fattivo a chi ha tanto bisogno. A tal fine è stato, anche programmato, di invitare diversi esperti che possano illustrare le tematiche specifiche ed eventualmente aiutare le famiglie alla presentazione delle relative pratiche. In particolare, il portavoce -Giacomo Saccomanno- ha evidenziato che la Regione Calabria di recente, attraverso la finanziaria FINCALABRA, ha istituito il Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita, composto da tre strumenti operativi. I primi due strumenti si riferiscono al Fondo per l’Occupazione ed a quello del Microcredito, entrambi orientati verso il sostegno e la promozione di nuove assunzioni stabili da parte delle imprese calabresi, con l’inclusione, come requisito fondamentale, nel primo di lavoratori “svantaggiati” e “disabili” per ottenere mutui a tasso zero o contributi non rimborsabili, e, nel secondo, sempre per tali fasce, di sostegni economici per avviare una microimpresa. Strumenti molto importanti che potrebbero alleviare la grande disoccupazione, specialmente giovanile e femminile, e che potrebbero dare un momento di respiro per le tantissime famiglia in difficoltà. Un servizio -secondo Saccomanno- molto utile e che servirà a sostenere concretamente le fasce deboli, non con annunci vuoti e solamente enunciativi, ma con una attività reale che ha sempre contraddistinto, negli ultimi quattro anni, l’azione del Patto di Solidarietà.