Taurianova,moneta locale: Per sviluppare il territorio

Il 23 marzo c.a. si è svolto  nella sala  dell’ex-Palazzo municipale in Taurianova un evento importantissimo sulla MONETA LOCALE.

Ma che cos’ è la moneta locale? E perché attuarla? E come funziona?

Questi sono gli interrogativi ai quali ha risposto il Prof Nino Galloni, Presidente del Centro Studi monetari nonché facente parte del Collegio dei Sindaci dell’I.NA.I.L., già professore in diverse sedi universitarie italiane. L’evento fortemente voluto dall’organizzatore Giuseppe Parrone, che si è fatto promotore di un apposito comitato, il cosiddetto “comitato 12 settembre”, ha avuto come moderatore il Dott. Commercialista Filippo Speranza che ha, professionalmente, stimolato il dibattito ed ha dettato i tempi del seminario.

Innanzitutto, necessita chiarire che la moneta locale è uno strumento ovviamente legale dei nostri tempi, grazie all’art. 1- 2 – 42 della Costituzione italiana nonché grazie al T.U.E.L. cioè Decreto Legislativo 267/2000 che all’art.3 comma 2  recita  “Il comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”, e all’art.13 comma 2  spiega “ Il comune, per l’esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia”.

La necessità di istituire una moneta locale nasce dall’attuale crisi economica  e dalla difficoltà di riprendere una crescita di benessere, quindi c’è bisogno di  uno strumento innovativo che coinvolga in primis gli Operatori del territorio, quindi Comuni, Associazioni di imprenditori (Confesercenti, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, CNA artigiani, ecc.) ed altri Enti associativi, affinchè arrivi ai cittadini in maniera chiara e comprensibile.

La moneta locale, che l’evento ha suggerito, è una moneta che comprenda il comprensorio della Piana di Gioia Tauro, coinvolgendo tutti o il maggior numero di Comuni.

La moneta locale verrebbe stampata con costo a carico dei Comuni.

Si può inserire nel circuito territoriale in  vari modi; il Comune potrebbe commissionare dei lavori che pagherebbe con moneta locale, si possono concedere i buoni pasto  ai dipendenti in forma di moneta locale, si potrebbero pagare le ore di straordinario ai dipendenti con moneta locale, si potrebbe concedere per alcuni mesi  un reddito di cittadinanza alle famiglie di basso reddito in forma di moneta locale, ed altre modalità.

La moneta locale è spendibile nei negozi convenzionati, ovverosia che hanno firmato un’apposita convenzione con i Comuni. I negozi, e gli imprenditori o i professionisti in genere, possono accettare il pagamento in moneta locale per l’intero valore del bene o servizio che vendono o per una parte, per esempio il 20%, come avviene per le altre monete locali esistenti.

Non dimentichiamo che la moneta locale è una moneta complementare, pertanto si affianca alla moneta legale cioè l’euro.

La moneta locale ha validità nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro, ed è stata infatti battezzata il “TAURO”, pertanto dovendo essere spesa all’interno del nostro territorio fisiologicamente aumenta le vendite dei nostri operatori economici e migliora la nostra economia.

Nel territorio calabrese, in tutte e cinque le provincie, circola già una moneta locale che è lo SCEC (solidarietà che cammina), nata in Campania e si è letteralmente diffusa in tutta Italia; nella provincia di Reggio Calabria circola in circa 40 operatori economici, e nessuno di questi è del versante tirrenico reggino, per intenderci dei Nostri territori. Quindi verrebbe da chiedersi perché importare una moneta locale quando ne possiamo avere un nostra che incentivi il territorio? A maggior ragione si deve creare il TAURO, in quanto nella nostra Piana non esiste niente del genere.

La prima moneta locale in Italia è nata  nel 2000 si chiamava SIMEC (simbolo econometrico del valore indotto) grazie al giurista e saggista  Giacinto Auriti (venuto a mancare nell’agosto 2006), ed il palcoscenico era Guardiagrele, suo Paese di origine in provincia di Chieti. Da lì molta strada venne fatta, infatti nacquero diverse monete locali dal SARDEX in Sardegna, all’EURO BEXB a Brescia, al TOT a Treviso, al TALENTO a Torino, e ricordiamo, per onestà intellettuale, anche i costituendi ETRUSCO a Livorno e il FIORINO a Parma ambedue firmate Movimento Cinquestelle.

Senza trascurare le numerosissime monete locali presenti a livello internazionale.

Il BRIXTON POUND nato a Brixton, noto quartiere di Londra, grazie ad una iniziativa promossa dal Transition  Network, un movimento ecologista internazionale; esiste dal 1934 in Svizzera la moneta locale, se pur ibrida, si chiama WIR ( tradotto significa noi). Ma notevoli sono state le esperienze di monete locali in alcuni territori critici  del Pianeta. Ricordando le 200 monete locali presenti in Argentina fatte girare da circa 5.000.000  di argentini, successivamente al crac finanziario del 2001; monete che salvarono letteralmente dalla fame milioni di persone come scrive il Prof. Tonino Perna nel suo libro “monete locali e monete globali”. Incredibile è stata l’esperienza nel 1971 in Brasile, a Curitiba  nello Stato del Paranà, dove un sindaco progressista, si direbbe oggi, cioè Jaime Lerner  adottò delle politiche avveniristiche ed istituì una moneta locale; ebbene nel 1992 la città fù premiata dall’ONU come la città più ecologica del mondo, e tra il 1975  e il 1995 il reddito pro-capite crebbe del 75%.

Ciò ci spinge a chiederci ma se il progetto moneta locale si è fatto e si è fatto bene nelle favelas brasiliane, perché non si può fare nei nostri territori, nei quali i margini di miglioramento economico possono essere  oggettivamente  migliori?

Di questo si è occupato l’evento del 23 marzo, con ottima partecipazione dei cittadini, dei rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni.

L’evento si è aperto con il saluto dell’Amministrazione Comunale di Taurianova, con l’Assessore alle Attività Produttive  Avv. Mamone.

Dopo una interessante relazione del Prof. Nino Galloni sui motivi di istituire una moneta locale e sul suo funzionamento; sono seguiti gli interventi dei presenti.

Toscano, Assessore alla Cultura di Gioia Tauro, ha manifestato l’opportunità di  creare un tavolo  per programmare la realizzazione del progetto moneta locale; presente anche l’Assessore al Bilancio  Dott. Cutri che ha sottolineato alcuni tecnicismi.

A seguire gli interventi del Sindaco di Rizziconi, Dott. Di Giorgio  che si è dimostrato aperto alla novità e del Sindaco di Oppido Mamertina  Dott. Giannetta che si è soffermato sia sulla questione contabile che sul modo di combattere eventuali falsificazione della moneta locale.

Inoltre, altra presenza rilevante è stata quella del Comune di Cinquefrondi con il Presidente del Consiglio Comunale Giada Porretta e dell’Assessore Attività Produttive  Valentino Gabriella.

Manifestazione di interesse, anche da parte della Confesercenti, grazie alla presenza del dirigente  Rosario Antipasqua

Il seminario si è concluso con l’impegno dei Rappresentanti delle Amministrazioni di redigere un elenco di  cittadini disoccupati (operai, laureati, diplomati) che vogliano essere remunerati con moneta locale;  un elenco di servizi da espletare negli Enti (pulizia , manutenzione verde, consulenza, assistenza, servizi sostitutivi, attività sociali) che siano la spinta iniziale; un elenco di  operatori economici (artigiani, commercianti, professionisti) che accettano la moneta locale.

 E quindi si  possa dar vita concretamente al progetto MONETA LOCALE; il Prof. Nino Galloni si è proposto di valutare tali  dati per redigere  uno studio di fattibilità, chiedendo un imminente incontro e confronto che si svolgerà a breve. Per chiunque fosse interessato può  interpellare  il comitato 12 settembre  alla seguente  mail :comitato12settembre@libero.it