Anoia, Festa della Repubblica

Per la “Festa della Repubblica” ad Anoia nella sede dell’Associazione ”Liber” in tantissimi si sono ritrovati a cantare l’Inno di Mameli e a ricordare, anche attraverso una mostra fotografica, le tappe fondamentali della conquista della libertà e dello Stato Repubblicano.
Nel corso dell’evento i parenti delle vittime della guerra, hanno raccontato le storie dei loro congiunti, i quali hanno contribuito, con il loro sacrificio, alla conquista della Libertà.
Nel suo intervento l’architetto Angelo Sciotto, a nome dei soci di “Liber…”, ha ricordato che il nome dell’Associazione assume diversi significati, come Libro o come Libertà ,elementi fondamentali ,per la crescita democratica e civile.
“Il 2 Giugno del 1946-ha affermato Sciotto-il Popolo Italiano ha espresso il suo voto, nel Refendum Istituzionale per la forma di Stato Repubblicano e per la prima volta, le donne e il popolo Italiano, poterono votare liberamente”.
Dopo l’intervento del responsabile dell’Associazione Culturale, si sono susseguite varie testimonianze.
Fausto Cordiano ha ricordato il Padre, Avvocato Michele, di Anoia, Ufficiale dell’esercito Italiano e arrestato al Brennero dopo l’8 settembre del 1943, il quale ha rifiutato di aderire alla Repubblica sociale, e per questo è stato deportato, in un campo di concentramento in Germania, dove ha subito sacrifici enormi riuscendo, pero,’ a tornare a casa.
Vincenzo Guerrisi ha ricordato suo nonno, Guerrisi Rocco Domenico, di Polistena, soldato dell’Esercito Italiano arrestato dai Fascisti dopo l’8 settembre del 1943 ed imprigionato a Peschiera del Garda e in seguito, internato nel campo di concentramento, prima di Dacao, e successivamente in quello di Buchenwald, dove perse la vita.
Nel 2017 ,S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, ha consegnato ai familiari la Medaglia D’Onore alla Memoria.
Aldo Polisena,nipote ed autore del libro dedicato a suo zio ,Franco Sergio,nome di battaglia “Alioscia”, di Cinquefrondi ma residente a Maropati, Partigiano della VI Brigata Garibaldi delle Langhe,fucilato il 14 Febbraio 1945 a Serravalle Langhe.
Giorgio Castella,autore del libro “Lotte e Liberta’” ha ricordato i tanti antifascisti della Calabria ed i particolare Francesco Ierace, di Polistena, Sottotenente dell’esercito Italiano, arrestato a Rodi, perchè aveva resistito ai tedeschi e deportato ,nel gennaio del 1944,a Biala Podlaska,
in Polonia,per aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò.
Michele Conia,Sindaco di Cinquefrondi,ha evidenziato come il Sud abbia pagato il suo debito di sangue per la causa della libertà e dell’Antifascismo, che oggi, vengono messi in discussione proprio da chi è preposto a difendere questi principi.
“Il sud-ha affermato Conia-deve ritrovare il suo orgoglio e la sua identità, anche per contrastare le cosiddette riforme ,come il Federalismo fiscale e l’autonomia differenziata, richieste da alcune Regioni ricche del Nord,che puntano ad emarginare ancora di più il Mezzogiorno.”
Nel dibattito che è seguito, sono intervenuti, tra gli altri:
l’ingegnere Antonio Bruzzese,Lorenzo Sigillò,Armando Foci,Raffaele Parrone e Pino Pietro.
Infine Angelo Sciotto, ha ringraziato i presenti, auspicando nuove iniziative da realizzare con l’intento di riconfermare e salvaguardare i principi di Libertà e di Giustizia,che sono i fondamenti della Carta Costituzionale Repubblicana.
Caterina Sorbara