Sequestrate n° 5 reti da pesca illegali tra i comuni di Palmi e San Ferdinando
L’attività di tutela del patrimonio ittico condotta dal personale della Capitaneria di porto di Gioia Tauro prosegue senza interruzione.
Nel corso del fine settimana appena trascorso i militari del servizio operativo della Guardia Costiera, con l’ausilio di motovedette e mezzi terrestri, hanno proseguito l’azione di contrasto alla pesca illegale effettuata con attrezzi vietati o volta a catturare specie ittiche allo stato giovanile. L’operazione si è conclusa con il sequestro di cinque reti da posta non segnalate, nel tratto di mare compreso tra il comune di Palmi e San Ferdinando.
Il dispositivo di monitoraggio verrà mantenuto lungo tutto il litorale di competenza.
Si ricorda che recentemente il legislatore ha reso ancora più stringente la normativa inerente la pesca. Con il decreto legislativo n. 4 del 2012, infatti, sono stati introdotte delle sanzioni pecuniarie particolarmente elevate (da 2.000 a 12.000 euro) per le relative violazioni, a cui si aggiunge la confisca dell’attrezzo irregolare o illegittimamente utilizzato.
Lo stesso decreto contiene norme penali che colpiscono chiunque catturi, detenga o commercializzi specie ittiche sotto taglia minima.