Bovalino (RC): il Sindaco ha tolto il “Divieto di balneazione”

Sul quotidiano “La Gazzetta del Sud” di oggi 4 agosto si legge un articolo dal titolo “Depurazione, non se ne esce più: liquami in mare e bagnanti in fuga”. L’articolo in questione narra di una situazione di grande disagio esistente tra quanti in questi giorni vanno al mare sul litorale pertinente il Comune di Bovalino. Nessuno, e men che meno questa maggioranza consiliare, nega le disfunzioni esistenti sull’intero territorio comunale e, quindi, anche una tranquilla fruibilità del mare, che già era vietata agli utenti all’atto di insediamento di questa Amministrazione a seguito delle elezioni dell’11 giugno u.s..

Sono stati fatti sforzi enormi e sono state assunte posizioni abbastanza drastiche nei confronti dell’impresa che ha avuto l’aggiudicazione dei lavori per mettere a posto le cose e salvare, almeno in parte, la stagione estiva. Con notevole impegno sono state superate tante difficoltà, talora aggravate da situazioni impreviste ed anch’esse gravi e difficoltose da avviare a soluzione. Questa Amministrazione ha badato principalmente a controllare a che i lavori fossero eseguiti per bene e a regola d’arte, evitando di doverne eseguire nuovi e ulteriori interventi ancor più onerosi. Man mano che i lavori andavano avanti sono stati fatti numerosi prelievi (quattro), di cui l’ultimo in data 27 luglio u.s., che ha dato esisti favorevoli (analisi e controanalisi). Ciò ha permesso, in data odierna, l’emissione della revoca dell’ordinanza commissariale con la quale era stato dato avviso di divieto di balneazione. A prescindere da altre considerazioni riguardo l’articolo in esame è inevitabile osservare che nessuno (amministratori, cittadini,  i poco numerosi turisti) ha assistito alla fuga precipitosa dei bagnanti, ne sentito lamenti o imprecazioni contro chicchessia. Spiace dover leggere certe espressioni, perché fanno veramente male non solo a chi opera con convinzione e tenacia per la soluzione di problemi atavici ed anche attuali, ma anche alla cittadinanza intera, nella quale si crea confusione e disagio. Certamente non si poteva agire diversamente sia perché il livello di funzionamento del depuratore era assai pregiudicato al punto che gran parte del litorale era invaso da liquami, rendendo impraticabili gli spazi utilizzati dai bagnanti, per cui è stato necessario fare una lotta contro il tempo per salvare in gran parte la stagione estiva, sia perché questa maggioranza consiliare si è (fortunatamente) imbattuta in una concessione di contributo regionale alquanto sostanzioso, che andava gestito senza dispendio di tempo.

Non si poteva fare altrimenti. Bisognava lavorare per bene e concludere al più presto quei lavori necessari per pervenire alla revoca dell’ordinanza in questione.Altro è il discorso relativo all’ubicazione del depuratore, sito in agro di Bianco e la considerazione circa una migliore funzionalità se a suo tempo l’opera fosse stata costruita in agro di Bovalino.

Oggi la situazione è questa. Tuttavia, bisogna dire che l’autore dell’articolo non si è adeguatamente informato in quanto gli è sfuggito che nel programma amministrativo allegato alla lista Agave in occasione delle precedenti elezioni è trattato ampiamente questo problema, la cui soluzione era e rimane quella di uscire dal consorzio intercomunale e rimettere i funzione il depuratore di Bovalino, unitamente agli altri Comuni che si trovano alla sinistra del torrente Careri. E’ anche ovvio che non si poteva rinunciare al cospicuo contributo regionale, peraltro pervenuto durante la gestione commissariale e che, quindi, bisognava necessariamente percorrere la strada che si è in effetti percorsa.

Questa, molto realisticamente è la situazione, allo stato comunque soddisfacente. La speranza è che i lavori siano risolutivi. Un po’ di ottimismo non guasta !.

 

                                                                                                          L’Amministrazione Comunale