Dopo anni di oblio primi interventi sulla Strada Provinciale 5 di Cinquefrondi.
Finalmente, dopo il sollecitato intervento chiarificatore delle condizioni giuridiche di percorribilità, seppure parziale, con l’apposizione di un’idonea segnaletica questa strada, ancora chiusa al traffico da svariati anni durante i quali non sono mancate varie richieste per il suo ripristino in considerazione pure che nel tratto ricadente nel comune di Cinquefrondi insistono case e terreni di numerosi residenti, abbiamo intrapreso un percorso ancora più insistente e partecipato che ha portato, lo ricordiamo, all’avvio di una petizione popolare promossa da Rinascita nel 2012 in collaborazione con il Gruppo Comunale “Per il Cambiamento” di Mammola e che ha visto la raccolta di circa mille firme presso le due comunità poi depositate in Provincia.
E, ancora, sul piano strettamente amministrativo, dopo avere più volte sollecitato l’Ente proprietario affinchè venisse disposto un intervento consistente, giungendo sinanche all’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche per l’anno 2013, ed insistendo per l’impegno assunto, con maggiore convinzione oggi, per l’inserimento nel Piano OO.PP. 2014 per non mortificare tutti quei cittadini che hanno sottoscritto quella petizione, possiamo ritenere che adoperandosi concretamente e congiuntamente un qualche risultato si possa oggi seriamente pensare di potere raggiungere.
E proprio al fine di rendere sostanza quanto formalmente approvato e, soprattutto, ritenendo la pecularietà di detta strada per un percorso non solo atto alla valorizzazione della montagna con tutto il suo patrimonio naturalistico, paesaggistico ed ambientale ma anche di stringente utilità come strada secondaria per il raggiungimento delle due sponde Jonio/Tirreno, oltre che unica via per il raggiungimento di abitazioni e/o appezzamenti di terreno altrimenti inaccessibili ai proprietari.
Gli interventi di questi giorni, seppure ancora parziali, ci gratificano e ci fortificano per l’azione svolta e da svolgersi ancora atteso che già l’evitare piccole frane, ulteriormente mortificanti per i passanti che si intensificano nella stagione estiva alle porte, oltre che l’opera di manutenzione ordinaria per lo sgombero dal manto stradale di numerosi intralci che l’incuria inevitabilmente lascia, la pulizia, inoltre, delle cunette e caritoie per la raccolta delle acque che eviteranno il rischio di allagamenti invernali, ma, soprattutto, il segnale di attenzione da noi costantemente provocato alla Provincia, dopo anni di totale abbandono, ci consentono di potere affermare che si può invertire la tendenza all’oblio per questa strada non solo, come detto, utile ma anche strategica per la valorizzazione di un importante pezzo di territorio comunale che potrà diventare, se adeguatamente ripristinato, collettore di investimenti e di attrazioni turistiche e per il quale continueremo a batterci a partire dall’inserimento di detto intervento nel prossimo bilancio da approvarsi presso la Provincia di Reggio Calabria.