Perdonare, felice emozione

   Si parla spesso di amore nei libri, nelle poesie, nei “film” e nei programmi TV, ma non si parla mai del PERDONO che non è altro che la forma di amore molto profonda verso se stessi, un’arma potente perché libera l’anima e rimuove la paura ed è un dono, perché viene offerto, “dato” in modo spontaneo, senza che l’altro lo meriti o lo chieda.

   Perdonare qualcuno vuol dire, innanzitutto, avere coraggio di farlo!

   In questo momento storico [di “guerra mondiale a pezzi”: droni e missili volano nei cieli arrecando distruzione e morte; guerre che stanno sconvolgendo l’economia, la società ed il vivere] pensiamo, più che mai, al perdono: lieta emozione nata dalla scelta di cui dobbiamo avvalerci per superare le difficoltà che ci sembrano, ora, invalicabili.

   Come perdonare se stessi o gli altri? Proprio come per tutte le ricette più riuscite, occorrono gli ingredienti giusti:l’accettazione e una dose di coraggio. Perdonare non è facile, anzi é forse la cosa più impegnativa a livello emotivo che possiamo chiedere a noi stessi. Quando le cose sfuggono dal nostro controllo, siano esse un partner che smette di amarci, un genitore che non ci ascolta o un figlio che non ci parla, troviamo rifugio in quel terribile e buio “porto sicuro” chiamato senso di colpa. In effetti, la capacità di perdonare ha molto più a che fare con il nostro benessere che con quello degli altri.

   Il senso di colpa che, come cultura occidentale, abbiamo imparato a coltivare dentro di noi sin da bambini, ci rende schiavi delle nostre paure e ci impedisce di “guardarci dentro”. Quando non “lasciamo andare”, il risentimento, la rabbia e la paura vivono in noi e questo accade perché pensiamo che perdonare equivalga a dimenticare chi e cosa ci ha fatto soffrire. Al contrario, il perdono ci libera dalla stretta presa di quella sofferenza e ci permette di vivere meglio la nostra vita con più amore, comprensione e generosità;la vita ci è “donata” per un’esistenza di pace!

   Perdonare vuol dire anche riuscire a comprendere il prossimo, vederne i limiti, le sofferenze, le paure e accettare che il passato non può essere cambiato e che l’unico aspetto su cui abbiamo controllo è il nostro presente. Se andiamo avanti a tenerci aggrappati alle nostre credenze, ai pregiudizi ed a quanto è successo prima, non riusciremo a cogliere, a vedere il cambiamento che abbiamo davanti agli occhi. Allora mutiamo il nostro modo di fare perché solo gli stupidi non cambiano idea!

   Noi dobbiamo perdonare un fratello per non esserci stato vicino come avremmo voluto, un amico che ha tradito la nostra fiducia, o un genitore che non ha provato a capirci quando ne avevamo più bisogno, o un insegnante che non ha creduto in noi e nei nostri sogni. Ciascuno di noi ha la propria storia, siamo tutti imperfetti, ma quello che è stato ieri non combacia necessariamente con la realtà attuale. Quindi, perdoniamo, guardiamo oltre le apparenze, lasciamo andare la “presa di odio” del tempo trascorso”, viviamo con armonia l’oggi per un mondo migliore.