Azione Identitaria su visita ministro Centinaio in Calabria

Trovo assolutamente deleterie, per tutto il settore, le parole del vicepresidente nazionale di Confagricoltura Nicola Cilento nel suo intervento durante la conferenza tenutasi a Lamezia Terme del Ministro dell’Agricoltura Centinaio.
Più precisamente mi riferisco alla richiesta fatta da Cilento al ministro di voler ratificare il Ceta (Trattato di libero scambio tra Ue e Canada), una volontà chiaramente sconnessa con l’indirizzo ed obiettivo precipuo che dovrebbe avere l’associazione che è di tutela dei suoi imprenditori e dei prodotti nonché della sua produzione.
A questo punto c’è da chiedersi se Confagricoltura ha cambiato il proprio indirizzo di rappresentanza e di tutela del settore agricolo oppure la richiesta del suo vicepresidente nazionale è stata dettata da un qualche colpo di sole di questo caldo finale di stagione, viceversa tanta incoerenza non si spiegherebbe.
Noi di Azione Identitaria lo scorso anno siamo subito scesi in piazza per le città calabresi a contrastare quest’ennesima scellerata decisione della politica europea di voler distruggere col Ceta, che ha sostituito il TTIP, i nostri prodotti, i nostri piccoli e medi imprenditori e tutto un indotto già duramente provato da politiche agricole nazionali che sono andate sempre contro la produzione nazionale.
Ricordo al vicepresidente di Confagricoltura che il Ceta favorisce l’entrata di prodotti alimentari importati dal Canada dove sono totalmente assenti i controlli esistenti qui da noi, alimenti Omg o trattati con medicinali per le piante, pericolosissimi dunque.
Chiedo al Vicepresidente Cilento: abbiamo forse bisogno in Italia di grano proveniente dal Canada?
E’ davvero assurdo quanto espresso dal dott. Cilento, per fortuna la cosa ha trovato subito l’avversione del ministro Centinaio, infatti sia Lega che Movimento cinque Stelle hanno votato contro la ratificazione del Trattato nel Parlamento europeo.
Il Ceta avvantaggia solo le multinazionali, con questo accordo commerciale si semplificherà si l’esportazione ed importazione di prodotti, ma nei confronti di un Paese come il Canada che non ci fornisce alcun genere di alimento che noi non possiamo già produrre in Italia, come il grano per esempio, e gli svantaggi e le difficoltà saranno solo degli imprenditori agricoli e di noi consumatori , che saremo invasi da prodotti Omg che metteranno a serio rischio la salute dei cittadini, la Confagricoltura è andata sicuramente in cortocircuito riguardo a ciò e ne prendano contezza gli imprenditori del settore ad essa associati.

Bruno Spatara
Reggente AZIONE IDENTITARIA CALABRIA