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il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presenta le speciali visite nei Beni nell’ambito della nuova campagna

La perdita di biodiversità è una sfida che interessa tutti: la popolazione globale di specie selvatiche è diminuita del 60% negli ultimi 40 anni e il 75% delle terre emerse del pianeta e il 40% degli ambienti marini sono stati drasticamente modificati dall’uomo (fonte EU Commission). Questi dati ci dovrebbero portare a ripensare il nostro rapporto con la natura, troppo spesso caratterizzato da un sovrasfruttamento delle risorse e un deterioramento degli habitat. “Costruire un futuro condiviso con tutte le specie” è l’appello lanciato dalle Nazioni Unite per risolvere questo paradosso, appello che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS ha deciso di raccogliere promuovendo #faibiodiversità, una campagna di comunicazione per riflettere sulla coevoluzione di natura e storia, così forte nel nostro Paese, sull’attuale modello culturale e sui suoi limiti.

Il cuore della campagna saranno le visite speciali organizzate nei Beni FAI, le Camminate nella biodiversità, che si svolgeranno sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 (tutti gli appuntamenti nei Beni nelle pagine seguenti): guide d’eccezione come biologi, agronomi, botanici e altri esperti condurranno il pubblico a osservare e conoscere le specie che abitano i luoghi di storia e di natura curati e gestiti dalla Fondazione e a toccare con mano il valore della biodiversità che li abita. Un’opportunità per connettersi con la natura, approfondire i contesti cui i Beni FAI appartengono e conoscere quali specie li abitano.

I Beni FAI rappresentano a tutti gli effetti degli habitat e la loro varietà e localizzazione consentirà di fare un viaggio attraverso il Paese alla scoperta delle specie caratteristiche, della loro importanza nell’ecosistema, delle minacce che devono affrontare e della relazione instaurata storicamente con l’uomo: le Camminate nella biodiversità saranno l’occasione per conoscere, ad esempio, lo scoiattolo rosso che vive nel giardino storico di Villa Panza a Varese, i cipressi centenari del Castello di Masino in provincia di Torino, i fenicotteri che popolano lo stagno di Santa Gilla alle Saline Conti Vecchi di Cagliari, le specie che abitano i monumentali pini larici definiti “Giganti della Sila” che svettano nel Parco nazionale della Sila, le erbe spontanee salentine che circondano l’Abbazia di Cerrate a Lecce, il falco pellegrino della Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA), le varietà di agrumi uniche del Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento. All’interno di questo caleidoscopio di ecosistemi, il FAI non soltanto struttura attività di studio e di tutela delle specie, ma promuove eventi e appuntamenti che si pongono l’obiettivo di raccontare questo lato più nascosto dei Beni e sensibilizzare i visitatori sull’importanza di proteggere la biodiversità dei nostri territori.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2023” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo dei main sponsor BNP Paribas Cardif e Citroen per il primo anno sostenitori del progetto, di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per l’undicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il terzo anno il suo sostegno al progetto. Inoltre, si ringrazia Edison per il sostegno ai progetti di tutela della biodiversità FAI nell’ambito di una più ampia collaborazione che ci vede affiancati nel percorso di transizione ecologica ed energetica.

www.faibiodiversita.it – www.fondoambiente.it

Il calendario delle visite speciali nei Beni FAI
Informazioni su prenotazioni, costi e altri dettagli su
www.faibiodiversita.it

I GIGANTI DELLA SILA, Spezzano della Sila (CS)
Gli animali del bosco. Camminate nella biodiversità
Sabato 20 maggio, ore 11, 13, 15, 17
La vita selvaggia del lupo – visita a cura di Giacomo Gervasio e Francesca Crispino, naturalisti iscritti al gruppo specialistico GRAM (Group for Large Mammals Conservation and Management) dell’ATIt (Associazione Teriologica Italiana)
Nell’ambito della campagna #FAIbiodiversità, sabato 20 maggio sarà proposto uno straordinario viaggio nell’intima vita selvaggia del lupo, attraverso il racconto di esperienze dirette e dei dati raccolti dai due ricercatori sul territorio. Si ripercorrerà la storia della conservazione del lupo in Italia; conoscere meglio la sua etologia e biologia è un’occasione per sfatare miti e leggende che continuano a condizionare l’esistenza del più affascinante predatore che popola queste montagne. Anche per questo il Parco Nazionale della Sila ricorda ai suoi visitatori che “il lupo è cattivo solo nelle favole”.
Domenica 21 maggio, ore 11, 13, 15, 17
L’avifauna del Parco Nazionale della Sila – visita a cura di Gianluca Congi, vicepresidente della Società Ornitologica Italiana e coordinatore del Gruppo Locale di Conservazione LIPU – SILA
Gli uccelli sono un tassello fondamentale del mosaico della biodiversità. Attraverso il loro studio si ricavano dati fondamentali per comprendere le principali minacce alla biodiversità del pianeta. Nell’ambito della campagna #FAIbiodiversità ai Giganti della Sila, verranno spiegati questi pericoli, primo fra tutti il cambiamento climatico in corso, e verranno illustrate le strategie di adattamento messe in atto dagli uccelli.
Nel Parco nazionale della Sila vivono ben sei specie di picchi, ovvero il picchio nero, verde, il picchio rosso maggiore, il rosso mezzano, il minore e il torcicollo. Il picchio riveste un ruolo ecologico molto importante in quanto è una “specie ombrello”, la cui conservazione attiva comporta indirettamente la conservazione di altre specie presenti nell’habitat. I picchi nella ricerca delle prede – che sono rappresentate dalle larve di insetti – creano nelle piante delle cavità utili per crescere la prole; in questo modo consentono ad altre specie – altri uccelli o piccoli mammiferi – di utilizzare le cavità come tana. Ecco perché i picchi sono dei validi bio-indicatori dello stato di salute dei Giganti della Sila.
Durante la visita, organizzata in collaborazione con Greenwood e con il Gruppo Locale di Conservazione LIPU-Sila e la Società Ornitologica Italiana, sarà possibile assistere a un esempio di monitoraggio di questa specie. I picchi sono più facili da ascoltare che non da vedere: si potrà provare la tecnica di censimento più diffusa che consiste nel lancio di richiami registrati a cui gli uccelli, se presenti, generalmente rispondono. Una attività emozionante per grandi e piccoli.
L’iniziativa #FAIbiodiversità ai Giganti della Sila si svolge con il Patrocinio di Comune di Spezzano della Sila e Parco Nazionale della Sila.

SALINE CONTI VECCHI, Assemini (CA)
Sabato 20 e domenica 21 maggio, ore 10, 11, 14, 15
Le zone umide, un ecosistema prezioso – visita a cura di Vania Statzu, economista ambientale e Vice Presidente di MEDSEA Foundation
Attraverso un percorso sterrato di circa 2 km Vania Statzu porterà i partecipanti alla scoperta della flora e della fauna che impreziosiscono la vasta zona umida di Santa Gilla. Il racconto sarà incentrato sulla biodiversità delle zone umide caratterizzate dalla produzione di sale, mettendo in evidenza i benefici che flora e fauna legati alla salina hanno per l’uomo e la necessità di tutelarli dalle minacce, in particolare quelle legate al cambiamento climatico. Le zone umide sono caratterizzate da una elevata presenza di avifauna, quindi di uccelli. La specie più diffusa a Santa Gilla sono i fenicotteri, ma si trovano anche i cavalieri d’Italia, l’occhione, gli uccelli limicoli, ovvero quegli uccelli con becco e zampe sottili, che hanno l’abitudine di vivere in luoghi fangosi e paludosi. Nel sito delle Saline Conti Vecchi, inoltre, è comune vedere i germani, quindi specie di anatidi, ma anche gru, aironi, garzette e gufi di palude. Per quanto riguarda la vegetazione ci sono due tipologie prevalenti: dove prevale l’acqua più dolce si trova il canneto, che è anche l’habitat in cui nidifica il pollo sultano; dove prevale l’acqua salmastra si trova la salicornia, quello che oggi è noto come asparago di mare. La zona umida è un ecosistema di fondamentale importanza, capace di plasmare la storia e la cultura delle popolazioni che vivono nelle sue vicinanze e di offrire “servizi ecosistemici”, i benefici che un ecosistema sano apporta all’uomo.
Durante la visita si attraverserà il villaggio voluto dall’ingegner Luigi Conti Vecchi, dove un tempo viveva la comunità del sale. Completano la visita il tour guidato in trenino all’interno del sito produttivo e la possibilità di visitare in autonomia gli edifici storici riallestiti con gli arredi, i documenti e i macchinari originali degli anni Trenta. Le visite dureranno due ore.

CASTELLO E PARCO DI MASINO, Caravino (TO)
Domenica 21 maggio, ore 11.30, 14.30, 16.30
Ecosistema Masino: gli alberi monumentali e la loro avifauna – visita a cura di Mario Palenzona, agronomo, già direttore dell’IPLA, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente della Regione Piemonte, e Riccardo Ferrari, referente nazionale della Delegazione di Torino della LIPU
Il Castello e Parco di Masino dedica la giornata di domenica 21 maggio al tema della conoscenza e della tutela della biodiversità vegetale e animale all’interno del Bene. Le camminate, previste alle ore 11.30, 14.30 e 16.30 e della durata di poco più di un’ora, saranno accompagnate dall’esperto Mario Palenzona, agronomo, già direttore dell’IPLA, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente della Regione Piemonte, che racconterà cosa sono e come vengono schedati e protetti gli alberi monumentali in Italia, e perché è tanto importante prendersene cura. Il Parco del Castello, che si estende per circa 40 ettari, ha conservato quasi tutti gli elementi ottocenteschi e il disegno paesistico che gli è stato conferito in quel secolo. La composizione botanica del parco è caratterizzata dalla presenza di una notevole quantità di essenze vegetali diverse con prevalenza di querce, lecci, aceri, castagni e ippocastani, oltre a piante ornamentali isolate. Tra questi si possono enumerare alcuni alberi monumentali, considerati quali esempi di maestosità, longevità e grandezza, o di particolare pregio naturalistico, ovvero che recano un preciso riferimento a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale e documentario. Alcuni dei cipressi che si possono ammirare nel parco del castello, ad esempio, vennero messi a dimora dal Conte Carlo Francesco I a inizio Settecento e hanno dunque un’età stimabile di circa 300 anni. Ad accompagnare i visitatori ci sarà inoltre Riccardo Ferrari, referente nazionale della Delegazione di Torino della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) che porterà il pubblico alla scoperta della ricca avifauna del castello. Il birdwatching sarà una chiave di lettura del paesaggio e della biodiversità, perché aiuterà a comprendere le dinamiche naturali tra le specie e le minacce che rischiano di comprometterne gli equilibri.

CASTELLO DELLA MANTA, Manta (CN)
Domenica 21 maggio, ore 10.30, 11.30, 14, 15, 16
Il castello della Manta nella riserva della biosfera MAB UNESCO Monviso – visita a cura di Claudia Bertinat e Mara Sidri, guardiaparco del Parco del Monviso
Un’immersione nel territorio e nella sua storia seguendo il ritmo lento della natura. In cammino su percorsi naturalistici e sentieri antichi, condotti alla scoperta del paesaggio che circonda il castello, abbracciato dalle Alpi, e parte della Riserva della Biosfera del Monviso inserita nel programma Mab – Man and Biosphere – dell’UNESCO. La presenza del massiccio del Monviso, del fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di molteplici paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno del territorio della Riserva uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi: un territorio molto vasto e ricco di ambienti differenti. All’interno di questa vasta area si trova il Parco del Monviso caratterizzato da entità di notevole rilievo ambientale. Guidati da due guardiaparco del Parco del Monviso si percorrerà un tratto della collina antistante il castello per osservarne peculiarità e tratti specifici, nella ricchezza di fauna e flora.

VILLA E COLLEZIONE PANZA, Varese
Giardino storico e biodiversità
Due giorni per scoprire la biodiversità nel giardino storico di Villa Panza. Si potranno conoscere gli studi e le attività atte al mantenimento e alla cura della biodiversità di questa area verde all’interno del territorio urbano della città di Varese. Le passeggiate in giardino guidate da studiosi ed esperti permetteranno di conoscere nuovi aspetti, curiosi e oggi più che mai fondamentali, di Villa Panza.
Sabato 20 maggio, ore 15.30
Lo scoiattolo rosso nel giardino di Villa Panza – visita a cura di Francesca Santicchia, ricercatrice Uninsubria
(domenica 21 maggio, ore 15.30, la visita speciale sullo scoiattolo rosso sarà replicata a cura di Francesco Bisi, ricercatore Uninsubria)
Accompagnamento alla scoperta dello scoiattolo rosso, “osservato speciale” nel giardino di Villa Panza, grazie al progetto “Selvaticittà” a cura di Uninsubria. Per aumentare il numero dei luoghi idonei al monitoraggio dello scoiattolo rosso in ambito urbano, il FAI ha aperto il parco monumentale di Villa e Collezione Panza a questo progetto del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università dell’Insubria. Obiettivo del progetto “Selvaticittà” è comprendere come la fauna presente in un ambiente urbano si adatta a vivere in un habitat frammentato e come si modificano le sue interazioni con l’uomo. Da questo punto di vista lo scoiattolo rosso è una “specie modello”, utilizzata per verificare la dipendenza delle specie che abitano i boschi dagli alimenti tipici di questi ambienti (castagne, faggiole, pinoli…), i fenomeni di dispersione e colonizzazione, così come i fattori di stress ambientale.
Mentre lo studio delle popolazioni di animali in natura ha consentito di raccogliere moltissimi dati, il fenomeno in crescita delle specie inurbate è invece relativamente recente e poco si sa su come gli habitat urbani possono generare tipologie di stress diverse da quelle tipiche di ambienti “naturali” e quindi indurre cambiamenti nel comportamento, nella dieta, nel potenziale riproduttivo e nella sensibilità a infezioni e parassiti. Il progetto, di durata triennale, permetterà ai cittadini di conoscere e apprezzare il valore profondo della biodiversità, come ricchezza per un territorio che può diventare sempre più sostenibile.

Domenica 21 maggio, ore 11
Conservazione del giardino storico e biodiversità – visita a cura di Emanuela Borio, Responsabile Giardini e Parchi storici del FAI
Emanuela Borio, Responsabile Giardini e Parchi storici del FAI, esplorerà insieme ai visitatori il parco della villa alla scoperta dei suoi segreti e racconterà perché oggi è così importante parlare di biodiversità.

MONASTERO DI TORBA, Gornate Olona (VA)
Domenica 21 maggio, ore 10.30 e ore 15
La ricchezza dell’ecosistema fluviale della Valle Olona – visita a cura di Antea Franceschin, naturalista, guida AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali e Escursionistiche
Si attraverserà il Parco RTO Fontanile, un’area naturale definita intorno a tre importanti corsi d’acqua della Valle Olona: il torrente Rile, il Tenore e il fiume Olona che dà il nome alla valle. Il parco RTO si sviluppa sul vecchio tracciato ferroviario che da Castiglione Olona segue il fiume fino a Cairate, la vecchia ferrovia a vapore, elemento dell’archeologia industriale che ha plasmato il destino della valle. L’area naturale rientra tra i siti RETE NATURA 2000, ambiti di conservazione per habitat e specie considerati prioritari dall’Unione Europea. In questo contesto si inseriscono le Zone Umide che si esploreranno a piedi durante la visita. Un complesso ecosistema con caratteristiche estremamente variabili, caratterizzate da un’alta biodiversità. Sono le zone di transizione tra l’ambiente terrestre e quello acquatico, descritte da un’elevata eterogeneità di suoli e vegetazione. Lungo il cammino si attraverseranno i capanni di osservazione posti tra Castelseprio e Fagnano Olona; si ripercorrerà la storia del fiume, le trasformazioni industriali, le modifiche al suo corso e le implicazioni che le azioni dell’uomo in passato hanno avuto nel presente. Oggi il Parco di Fagnano Olona è individuato come “area erpetologica di rilevanza regionale” e sottoposta a tutela dal 2008 per la biodiversità dell’erpetofauna che ospita. In questa zona sono state segnalate infatti nove specie di anfibi, alcune tutelate a livello europeo in quanto rare o minacciate – tritone crestato, rospo smeraldino, rana di Lataste (endemismo), rana agile e raganella italiana – che saranno descritte durante il cammino intorno al Monastero di Torba.

VILLA DELLA PORTA BOZZOLO, Casalzuigno (VA)
Domenica 21 maggio, ore 15 e 16.30
Il valore degli alberi – visita a cura di Raffaele Orrù, agronomo paesaggista
L’incontro, a cura di Raffaele Orrù, agronomo paesaggista, partirà da una visita al parco della villa, il cui patrimonio botanico e arboreo fungerà da spunto per una riflessione sull’evoluzione del ruolo del verde urbano, sulla sua progettazione e sulla sua gestione. La visita speciale si focalizzerà in particolare sugli aspetti più innovativi nella gestione del parco in un’ottica di supporto alla biodiversità: l’introduzione delle arnie, l’utilizzo di specie con fioriture scalari dalla primavera all’autunno, l’importante ruolo ecologico del bosco. Questi e altri aspetti saranno il punto di partenza per un’analisi più generale sul ruolo che parchi e giardini possono avere oggi nel contribuire a conservare la biodiversità e nel generare servizi ecosistemici utili alla collettività.

ABBAZIA DI SANTA MARIA DI CERRATE, Lecce
Storie e scoperte di erbe spontanee salentine
Sabato 20 e domenica 21 maggio, ore 10 e 18
Tra saperi e sapori, storie di erbe spontanee salentine – visita a cura di Francesco Minonne, biologo del Parco Costa Otranto Leuca
All’interno del complesso abbaziale di Cerrate un’esposizione rappresentativa di piante e di testi antichi e moderni della tradizione botanica del Salento accoglierà i visitatori per introdurli alla conoscenza delle erbe spontanee locali. Sarà un viaggio esplorativo tra le ricche proprietà curative e le qualità nobili di questi preziosi elementi del mondo naturale, che animano anche leggende popolari salentine.
Nel contesto dell’Abbazia di Cerrate si trovano principalmente due categorie di flora: da un lato quella legata alla vegetazione arbustiva e alla macchia mediterranea, come il mirto, il lentisco e il biancospino; dall’altro, invece, ci sono le specie floristiche che seguono i terreni coltivati. Tra queste troviamo, per esempio, le piante spontanee eduli utilizzate nella cucina tradizionale, come la cicoria selvatica, il finocchio selvatico, il boccione minore e la borragine. Tutte specie che hanno avuto grande utilizzo e che continuano ad averlo ancora oggi, grazie alla trasmissione dei saperi di generazione in generazione. Questi territori, con le erbe spontanee e la macchia mediterranea, vanno considerati habitat di elevato interesse dal punto di vista della biodiversità perché non c’è una pianta o un animale dominante, ma ci sono moltissime specie che trovano dimora tra i terreni coltivati, lungo i bordi strada, in spazi residuali o marginali. Questa grande biodiversità vegetale si ripercuote a sua volta sulla biodiversità animale.
L’esposizione di erbe spontanee e testi della tradizione botanica salentina è curata dell’esperto Francesco Minonne, biologo del Parco Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase; il personale dell’abbazia sarà disponibile per aiutare i visitatori a leggerne e comprenderne appieno il significato.

Sabato 20 maggio, ore 16
Andar per erbe, alla scoperta della biodiversità salentina – visita a cura di Francesco Minonne, biologo del Parco Costa Otranto Leuca
Erbe eduli, aromatiche, medicinali e le erbe legate a miti e leggende segnano il passo ed il racconto di una passeggiata naturalistica nelle campagne che circondano Cerrate. Francesco Minonne, biologo del Parco Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase ed esperto di biodiversità vegetale guiderà il pubblico nell’identificazione, valorizzazione e raccolta della flora spontanea salentina, per trarne beneficio, imparare a conoscere il territorio e contribuire alla sua tutela. Si consiglia di indossare abbigliamento lungo e comodo e scarpe chiuse.

Domenica 21 maggio, ore 10.30
Tra foglie e fogli. Il taccuino del giovane naturalista – visita a cura di Fabio Mitrotti, guida ed educatore ambientale
Domenica 21 maggio, i bambini e le loro famiglie saranno protagonisti di una straordinaria passeggiata naturalistica tra i sentieri che lambiscono Cerrate. Guidati dall’esperto Fabio Mitrotti, educatore ambientale, e con l’aiuto di grandi e piccole lenti, quaderno e matite colorate, i bambini impareranno a osservare le piante e gli arbusti, esaminare le tracce lasciate dagli animali, ascoltare i suoni e documentare tutte le scoperte con disegni o semplici descrizioni oppure incollando piccoli reperti (ad esempio, una foglia, un piccolo sasso, una manciata di terra racchiusa in una busta). Il “quaderno della biodiversità” permetterà loro di portare a casa un “pezzo” di mondo naturale salentino senza danneggiarlo e consentendo a tanti altri esploratori di ammirarlo e conoscerlo. Al rientro dell’attività, organizzata in collaborazione con la Comunità Cooperativa Melpignano, si potrà visitare il complesso abbaziale e degustare un cestino tipico salentino, fornito da Antichi Sapori.
Attività consigliata per famiglie con bambini dai 4 anni ai 12 anni; si suggerisce di indossare abbigliamento lungo e comodo e scarpe chiuse e di portarsi uno zainetto con borraccia.

PALAZZO E GIARDINI MORONI, Bergamo
Sabato 20 maggio, ore 15
Conosciamo gli insetti impollinatori – visita a cura di Annunzio Grisa, apicoltore
In occasione della giornata mondiale delle api e della giornata mondiale della biodiversità, che le Nazioni Unite celebrano rispettivamente il 20 e il 22 maggio, Palazzo e Giardini Moroni, in collaborazione con API Bergamo – Associazione Produttori Apistici della Provincia di Bergamo e con la Cooperativa I Sogni, proporrà un appuntamento speciale dedicato alla scoperta degli insetti impollinatori, il cui ruolo è cruciale per l’equilibrio degli ecosistemi. Nello specifico, Annunzio Grisa, esperto apicoltore e tra i fondatori dell’associazione dei produttori apistici bergamaschi, condurrà i visitatori in una passeggiata all’interno dei giardini e dell’ortaglia di Palazzo Moroni alla scoperta della biologia delle api mellifere, del loro ruolo di mantenimento della biodiversità̀ e di quanto, per la sua esperienza tra le arnie, il cambiamento climatico ha potuto incidere nell’ecosistema di questi preziosi insetti impollinatori.
VILLA DEL BALBIANELLO, Tremezzina (CO)
Sabato 20 maggio, ore 10
Trekking tra storia, natura e cultura – visita a cura di Martina Balatti, naturalista ed educatrice ambientale
In occasione della giornata nazionale della biodiversità, Villa del Balbianello propone per sabato 20 maggio una passeggiata alla scoperta del patrimonio naturalistico e culturale del territorio di Tremezzina. Il lago di Como, con i suoi antichi borghi e gli incantevoli scorci naturali, regala un contesto ricchissimo per il visitatore che vuole esplorare questo territorio con occhi diversi. In particolare, la camminata avrà lo scopo di approfondire il concetto di biodiversità, grazie all’utilizzo di diversi strumenti e chiavi di lettura offerti dai vari ecosistemi che si incontreranno lungo il cammino. Partendo da Villa del Balbianello, si avrà modo di confrontare un ambiente curato quotidianamente dalle sapienti mani dei giardinieri, che ci regala un’esperienza estetica unica, con gli ambienti naturali caratterizzati da un’elevata diversità di specie animali e vegetali, legati tra loro da un equilibrio precario dal quale anche noi dipendiamo.

VILLA DEI VESCOVI, Luvigliano di Torreglia (PD)
Domenica 21 maggio, ore 10.30 e ore 11.30 – Prenotazione consigliata
Flora e fauna nel brolo della villa – visita a cura di Roberto Marcente e Chiara Rizzolo, apicoltori
Villa dei Vescovi, emblema di una visione culturale che ha strettamente collegato un bene architettonico al paesaggio e all’ambiente che lo circonda, è immersa in un brolo agricolo di quasi tre ettari e la coltivazione della vite è testimoniata sin da documenti seicenteschi. Durante la speciale visita di domenica 21 maggio si racconterà come il FAI si prende cura del brolo, il parco agricolo di Villa dei Vescovi, con due speciali passeggiate nel verde. Il pubblico scoprirà il motivo per cui, tra i filari delle vigne che abbracciano il lato est della villa, sono presenti alcune piante da frutto, con brevi approfondimenti sul vino naturale prodotto dalle uve che crescono all’ombra della prima tra le ville venete. Il percorso terminerà nei pressi dell’apiario, dove Roberto Marcente e Chiara Rizzolo, apicoltori delle arnie della villa, racconteranno il lavoro quotidiano per la salvaguardia delle api abbinandolo a una semplice attività didattica adatta a tutti.

PARCO VILLA GREGORIANA, Tivoli (RM)
Domenica 21 maggio, ore 11
Il tempo in cui abito: la biodiversità, una ricchezza da salvare – visita a cura di Andrea Mengassini, biologo e apicoltore
La perdita e il degrado degli habitat, i cambiamenti climatici, l’inquinamento sono tra le principali minacce per le specie animali e vegetali che popolano il nostro pianeta, molte delle quali già estinte o in pericolo di estinzione: è tempo di fermarsi ad ascoltare il respiro della Terra e comprendere l’importanza di quella forza vitale chiamata biodiversità. In compagnia di Andrea Mengassini, biologo e apicoltore, si potrà osservare il giardino ottocentesco di Parco Villa Gregoriana da una prospettiva insolita, attraverso una chiave di lettura mirata a comprendere la biodiversità che lo abita e che abbiamo il dovere di proteggere. La visita guidata unirà il racconto storico-artistico del luogo a una vera e propria camminata nel corso della quale ci si focalizzerà sulle meraviglie dell’interazione tra insetti e specie vegetali, sul prezioso lavoro degli impollinatori, sull’importanza della biodiversità acquatica e sulla possibile, delicata ricomposizione dell’equilibrio tra uomo e natura. Al termine della passeggiata sarà prevista una piccola degustazione di mieli per imparare a riconoscere un prodotto di qualità e per orientare al meglio le proprie scelte di acquisto.

CASTELLO DI AVIO, Sabbionara di Avio (TN)
Domenica 21 maggio, ore 10.30 e 15.30 – Prenotazione consigliata
La natura e il castello – visita a cura di Alessandro Armani, Property Manager del Castello di Avio
Due visite guidate alla scoperta del verde che circonda il castello in compagnia del direttore Alessandro Armani, per conoscere la biodiversità presente all’interno e all’esterno delle mura del maniero, sulle pendici del Monte Baldo. Lungo il percorso verranno illustrate la flora e la fauna presenti sulle pendici del castello con particolare attenzione alle erbe spontanee tipiche di quest’area, che Goethe definì “giardino d’Europa” nel suo Viaggio in Italia.

BOSCO DI SAN FRANCESCO, Assisi (PG)
Sabato 20 maggio, ore 17
Voli di rondoni su Assisi – visita a cura di Associazione Monumenti Vivi
Sugli edifici di Assisi ci sono colonie di balestrucci e rondoni, piccoli uccelli che arrivano in primavera e costruiscono i nidi sulle case e sui bei monumenti del centro storico. La speciale visita in programma, in collaborazione con l’Associazione Monumenti Vivi, si snoderà dal Bosco di San Francesco fino ad Assisi e permetterà di scoprire la biodiversità animale che convive con l’uomo in città e che va salvaguardata e valorizzata.

ORTO SUL COLLE DELL’INFINITO, Recanati (MC)
La biodiversità agricola: la relazione tra suolo, semi e insetti
Sabato 20 maggio, ore 11
Visita guidata Tra natura e storia – visita a cura dello staff del Bene
Un viaggio nella storia dell’orto e dell’ex convento di S. Stefano, dall’arrivo delle monache clarisse nel XVI secolo alla soppressione napoleonica del 1810, fino ai lavori di riqualificazione del 1926 del Colle e al recente progetto di recupero del FAI curato dall’architetto e paesaggista Paolo Pejrone. Attraverso alcuni passi dell’antico Memoriale del Sacro Monastero di Santo Stefano in Recanati, scritto da Suor Camilla Lazzarini nel 1609, si ripercorreranno le notizie e gli aneddoti più curiosi sull’orto e il suo convento, da “orto concluso” medievale a luogo della poetica leopardiana fino all’attuale riqualificazione come giardino semplice e laboratorio di biodiversità grazie alle piante e alle antiche colture del territorio oggi reintrodotte.
Sabato 20 maggio, ore 15.30
Le cronache di un’Arnia: alla scoperta dell’infinitamente piccolo – visita a cura di Alessandra Ripari, apicoltrice
Insieme all’apicoltrice Alessandra Ripari, dell’omonima azienda di Potenza Picena, si scoprirà il mondo delle api partendo dalla loro vita fino ad arrivare ai prodotti dell’alveare. Un viaggio fatto di racconti ed esperienze ravvicinate, grazie a un’arnia in vetro e agli “attrezzi del mestiere”, che servirà a far conoscere meglio l’apicoltura e, con essa, l’infinitamente piccolo e ricco universo delle api. Al termine, l’esperta offrirà un’introduzione al miele, alla propoli e ai suoi molteplici utilizzi, dalla farmaceutica alla cosmesi.

Sabato 20 maggio, ore 16.30
Visita guidata speciale e laboratorio per bambini (dai 6 anni) sul mondo delle api – visita a cura dello staff del Bene
Dopo una breve passeggiata nell’orto giardino alla scoperta del mondo delle api e dei fiori di cui sono ghiotte, i bambini analizzeranno da vicino come è fatta un’ape e quali sono le sue caratteristiche. Una volta acquisite tutte le conoscenze sul mondo di questi operosi insetti, insieme allo staff dell’Orto sul Colle dell’Infinito, realizzeranno delle api e un piccolo alveare utilizzando materiali di riciclo ed elementi che il giardino mette a disposizione.

Domenica 21 maggio, ore 11
Camminata nella Biodiversità (durata 1 ora e 30 minuti) – visita a cura di Alessandro Magagnini, professore e florovivaista
In compagnia di Alessandro Magagnini si potrà partecipare a una speciale passeggiata dedicata alla biodiversità. A pochi passi dall’orto si esplorerà il mondo vegetale del Parco del Colle dell’Infinito e le specie che lo popolano. La visita terminerà poi nell’orto, dove i visitatori verranno guidati in un percorso sensoriale nel quale scopriranno il giardino e le sue essenze principali.

Domenica 21 maggio, ore 16
La Biodiversità e le Popolazioni evolutive – visita a cura di Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, ricercatori e biogenetisti agronomi
Salvatore Ceccarelli presenterà i progetti e le ricerche scientifiche di cui si è occupato sia a livello nazionale che internazionale, in particolare per quel che riguarda il tema delle popolazioni evolutive e del miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo. L’incontro sarà un’occasione per approfondire il tema della biodiversità e delle buone pratiche di agricoltura organica e rigenerativa come risposta al cambiamento climatico e all’emergenza idrica, temi strettamente legati alla sicurezza alimentare e della salute umana. Insieme a Salvatore Ceccarelli parteciperanno anche le aziende agricole del territorio marchigiano: Costa del Sole, Rocca Madre, Corte di Carolina che hanno collaborato con lui e sperimentato i miscugli evolutivi di semi e l’agricoltura rigenerativa nei propri terreni.
L’intervento di Stefania Grando contribuirà ad approfondire il tema della riscoperta di specie antiche dalle proprietà maggiormente nutrienti come miglio, sorgo e orzo. Si parlerà del miglioramento genetico delle piante con particolare attenzione per gli aspetti di genere, l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici, la gestione e l’uso efficiente delle risorse genetiche, la ricerca partecipativa anche come modo per restituire autonomia e controllo del seme da parte dei contadini e quindi anche dei consumatori.
Attraverso l’intervento degli esperti si potrà approfondire come il tema della biodiversità in agricoltura possa trovare applicazione anche nell’ambito della dimensione di un “orto concluso”, dove la pratica di una coltivazione biologica e il recupero di semi antichi hanno permesso di riconnettere e costruire una proficua rete territoriale di produttori, istituzioni e coltivatori impegnati nella difesa dell’agro-biodiversità. L’evento sarà l’occasione per coinvolgere le realtà del territorio interessate come associazioni e contadini custodi (agricoltori che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse alimentare e agrario locali soggette a rischio di estinzione). Sarà, inoltre, possibile promuovere un momento di scambio di sementi e invitare Salvatore Ceccarelli a portare alcuni semi da donare all’orto. Al termine della conferenza verrà allestita una degustazione dei prodotti delle aziende agricole Costa del Sole, Rocca Madre, Corte di Carolina che sono intervenute all’incontro e che hanno collaborato con gli esperti in progetti specifici sul territorio.

BAIA DI IERANTO, Massa Lubrense (NA)
Sabato 20 e domenica 21 maggio
Tra mare, cielo e terra. camminate nella biodiversità – visita a cura di Domenico Sgambati, oceanografo e biologo marino; Rossella Lanzieri, naturalista ornitologa di ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale); Giulia de Angelis, paesaggista e vicepresidente nazionale di AIAPP
Nel fine settimana dedicato alla campagna #FAIbiodiversità, la Baia di Ieranto propone speciali declinazioni degli eventi che rientrano nel ricchissimo calendario annuale. Sabato 20 e domenica 21 maggio, un’anteprima dedicata a La Baia in fondo al Sentiero, progetto di conservazione della natura realizzato fin dal 2011, in collaborazione con l’Area Marina Protetta Punta Campanella per tutelare la Baia di Ieranto e farne conoscere le caratteristiche naturali e storico-archeologiche. Le visite guidate tra terra e mare, proposte in collaborazione con Asd MAREA Outdoors: trekking, kayak e approfondimenti di biologia marina daranno modo di scoprire la bellezza della baia sia lungo i suoi sentieri che in acqua. Accompagnerà le visite, per approfondire il tema della conservazione della biodiversità marina, Domenico Sgambati, oceanografo e biologo marino, presidente dell’Asd MAREA Outdoors.
Domenica 21 maggio, inoltre, appuntamento con la Speciale Visita Guidata Ornitologica, collegata alle attività di studio sugli habitat e sulla specie bandiera del falco pellegrino, realizzate in collaborazione con ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale). Sarà approfondito – grazie a Rossella Lanzieri, naturalista ornitologa di ASOIM – il tema degli uccelli nidificanti nella baia.
Sempre domenica 21 maggio, sul tema della biodiversità legata al contesto rurale, in collaborazione con AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, con il trekking guidato Paesaggi Smarriti?, si esplorerà il territorio intorno al centro di Massa Lubrense, in compagnia dell’architetto Giulia de Angelis, paesaggista e vice presidente nazionale di AIAPP, per scoprire la tipicità dei tradizionali giardini di agrumi con una visita all’agrumeto dell’azienda agricola Rita Ruocco, dove si coltiva il germoplasma del limone IGP di Sorrento, nonché le altre varietà di agrumi legate alla tradizione del territorio. Questo trekking si inserisce anche nel programma di eventi propedeutici al Congresso AIAPP ‘Lost Landscapes’, in programma a Napoli il 12 e 13 ottobre, in concomitanza della Assemblea Generale di IFLA EU.

ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO, Camogli (GE)
Sabato 20 e domenica 21 maggio, ore 14
Terrazzamenti coltivati e macchia mediterranea: alla scoperta degli ecosistemi del Parco di Portofino – visita a cura di Mirjam Knoop, biologa e guida del Parco di Portofino
Una piacevole passeggiata in compagnia di Mirjam Knoop, biologa e guida del Parco di Portofino, per capire il valore della biodiversità, le minacce che gravano su di essa e le strategie per conservarla preservando habitat ed ecosistemi. L’itinerario condurrà alla scoperta di due habitat del Parco di Portofino: uno antropizzato, i terrazzamenti in pietra a secco coltivati ad olivo, l’altro naturale, la macchia mediterranea. Durante la visita non si approfondirà solo la conoscenza delle specie che popolano questi ambienti, ma si analizzeranno anche le dinamiche di interazione tra le specie e le principali minacce che mettono in pericolo l’equilibrio di questi habitat, dovute sia al cambiamento climatico sia alla presenza di specie aliene. L’architetto Alessandro Capretti, Property Manager dell’Abbazia di San Fruttuoso, introdurrà la passeggiata raccontando la sinergia pubblico – privato nata nel 2015 tra FAI, Comune di Camogli e Parco di Portofino, tesa a contrastare il dissesto geo-idrologico nel Borgo di San Fruttuoso che ha consentito, tra le altre cose, il recupero dei muretti a secco. Le camminate sono realizzate in collaborazione con l’Ente Parco di Portofino.
Nell’ambito della due giorni dedicata alla biodiversità, domenica 21 maggio alle ore 10.45 verrà presentato il volume Arbusti e altre piante del promontorio di Portofino: interverranno l’architetto Alessandro Capretti, Property Manager dell’Abbazia di San Fruttuoso, e gli autori Alberto Girani e Remo Bernardello.

GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA, Agrigento (AG)
Sabato 20 maggio, ore 11
Kolymbethra, tra piante officinali e rimedi naturali – visita a cura dello staff del Bene
Una piacevole camminata alla scoperta della biodiversità del Giardino della Kolymbethra, con un focus sulle piante officinali che lo abitano: come riconoscerle, quali sono le principali caratteristiche e l’uso che ne viene fatto, da quello cosmetico all’alimentare fino all’utilizzo terapeutico. Le proprietà antinfiammatorie della calendula, la ricchezza dell’olio di mandorla, le proprietà depurative del carciofo selvatico sono solo alcune delle informazioni che aiuteranno a comprendere qual è il valore della biodiversità per l’uomo e l’importanza di tutelarla. Alla fine del tour, i partecipanti sosteranno nell’area attrezzata del giardino dove sarà possibile consumare il proprio pranzo a sacco. Sempre nell’area attrezzata verrà allestita per l’occasione una postazione dove i visitatori potranno degustare i prodotti del territorio, tra marmellate di agrumi, olio d’oliva, creme dolci e salate. È previsto un laboratorio creativo per adulti. La visita si concluderà intorno alle ore 15.