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Lamezia, Gianturco: “Avevamo ragione. L’esclusione di alcuni alunni della Pitagora dal viaggio d’istruzione era illegittima”

Lamezia, 6 mag – “Avevamo ragione, il provvedimento dell’IC Perri Pitagora di Lamezia che escludeva gli alunni più vivaci dalla gita scolastica era illegittimo. L’organismo di garanzia dell’ufficio scolastico regionale ha accolto il ricorso dei genitori. Esprimo la vicinanza a docenti e famiglie degli alunni che hanno subito l’ostinatezza del preside”. A dichiararlo è il consigliere comunale Mimmo Gianturco, capogruppo di ‘Lamezia Prima Di Tutto”.

 

“Avevamo analizzato nei dettagli la vicenda che aveva portato all’esclusione di circa trenta ragazzi dalla loro prima gita scolastica, decisione imposta dal Preside dell’IC Perri Pitagora a docenti ed alunni – afferma Gianturco – ed era palese la illegittimità del provvedimento tant’è che l’Organismo di Garanzia dell’Ufficio Scolastico Regionale, che fa capo direttamente al Ministero della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana, ha accolto il ricorso dei genitori in quanto l’emanazione del provvedimento sanzionatorio è totalmente illegittimo, emanato in violazione del Regolamento Viaggi e Istruzione adottato dallo stesso istituto scolastico tant’è, che per portare avanti ugualmente questo suo illegittimo proposito, il preside ha imposto ai docenti dei consigli di classe straordinari nei quali decretare l’esclusione degli alunni senza possibilità di appello”.

 

“Non solo – evidenzia Gianturco – sembrerebbe sia emersa addirittura un’arbitraria modifica del preside dei comportamenti dell’alunno che ha trasformato delle semplici annotazioni degli insegnanti in delle vere e proprie note disciplinari. Era del tutto evidente che si trattava di una forzatura subita anche dai sempre attenti e disponibili docenti, e lo testimonia il fatto che mai nelle scuole della città sono accaduti fatti del genere e la classe docente lametina ha sempre gestito in maniera più equilibrata situazioni come quelle nel caso specifico”.

 

“E’ compito della politica – continua – vigilare su ciò che riguarda la comunità, approfondire gli eventi e cercare mediazioni e soluzioni anche su temi divisori in quanto non esistono settori avulsi dall’analisi politica, tant’è che vi sono commissioni sulla anche scuola in tutti i consigli comunali delle diverse città d’Italia, e chi afferma il contrario dimostra di ignorare completamente cosa significa ricoprire un ruolo politico, ed è ancora più grave se ad essere così ignoranti sono coloro i quali rivestono ruoli pubblici e/o politici all’interno delle varie sedi istituzionali. Dovremmo tutti meditare su vicende come queste e dovrebbero farlo soprattutto coloro i quali rivestono ruoli pubblici e politici in quanto la tutela della collettività, della giustizia sociale, dell’inclusione, sono prerogative in capo alla politica”.

 

“Il mio augurio – conclude Mimmo Gianturco – è che fatti del genere non accadano mai più, che i metodi educativi applicati nelle diverse istituzioni scolastiche siano anche rigidi ma che alcuni provvedimenti vengano presi analizzando i singoli casi specifici. Resto rammaricato dal fatto che sono tanti gli alunni rimasti esclusi da un viaggio d’istruzione, che non è affatto da considerarsi come premio, ma che ha una concreta valenza educativa e didattica. Ringrazio infine l’Organismo di Garanzia dell’Ufficio Scolastico Regionale per aver ristabilito la verità, la legalità ed il principio inviolabile dell’inclusione scolastica e di aver chiarito che nessun preside può arrogarsi il diritto di assumere provvedimenti contro legge”.