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Riveviamo e pubblichiamo. La multiservizi di Lamezia con sindrome dello struzzo al posto del confronto mettono la testa nella spazzatura! Rifiutano di presentarsi in prefettura!

Ieri si doveva svolgere l’incontro in prefettura per aprire un confronto con l’azienda in merito alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dove questa azienda non brilla di scrupolosità.

In precedenza come USB, avevamo chiesto con metodi certificati e come da regole sancite nelle corrette relazioni sindacali un confronto; nulla da fare!  la più completa indifferenza o paura di confronto con chi non è allineato sulle stesse posizioni della Lamezia multiservizi.

Preferiscono da anni confrontarsi con i soliti sindacati “gialli” con il risultato che tutta una serie di regole in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro li hanno collocati *nell’indifferenziata* ed i lavoratori giornalmente sono soggetti a subire le angherie di provetti ed altezzosi pseudo-dirigenti che si offusco nei meandri della multiservizi.

Vorremmo solo ad appannaggio dei cittadini lametini far sapere che : non sono solo i dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali che ci ricordano come l’industria dei rifiuti solidi urbani e in particolare la raccolta dei rifiuti siano ad elevato rischio per l’incolumità degli operatori, che ci preoccupano e quindi ragionare sui vari pericoli presenti in strada come – movimentazione dei carichi, incidenti con automezzi,  cadute e scivolamenti, temperature esterne, rischi biologici e chimici, …  MA comprendere come sia importante ridurre i rischi con interventi preventivi e offrire agli operatori una formazione efficace.  

Come USB abbiamo documentato ulteriori pericoli cui sono soggetti gli operatori della raccolta dei rifiuti a Lamezia Terme,  con distribuzione dei carichi di lavoro alla carlona,  per non dire altro – la distribuzione delle zone peggio che peggio, ed altro ancora che non possiamo riportare,  ma che da lunedì saranno oggetto di esposti ed attività  sindacali nelle sedi ministeriali.

Perché hanno rifiutato il confronto in prefettura?  Beh, probabilmente credono che così facendo sottolineino la loro intenzione di isolare la USB, probabilmente sono stati consigliati malissimo e soprattutto poco rispetto nelle istituzioni, anche se da parte nostra siamo dell’avviso che sia una dimostrazione di codardia dell’azienda, temono un discorso onesto e basato diritti sui luoghi di lavoro corretto.

Sfuggire al confronto sindacale è la dimostrazione che i carboni sono bagnati all’interno della multiservizi lametina, parlare di sicurezza vuol dire scappare dalle responsabilità, sono timorosi di un confronto perbene, probabilmente vorrebbe continuare indisturbati in quella violenza nei rapporti tra datore di lavoro e lavoratore presente in azienda, ammantata dal superficiale luccichio del qui comando io!

Che si esprime in subdoli ma altrettanto  micidiali e deleteria atteggiamenti puerili nei confronti di chi sgobba dalla mattina alla sera;  che privilegia l’apparire e premia comportamenti prevaricatori trascurando la dirittura morale nelle attività lavorative degli addetti –  di cui in primis il sindaco della citta di Lamezia dovrà rispondere, poi sarà cura nostra farci sentire in altre sedi.

 

 

Catanzaro 25 maggio 2024  J/A