In Calabria task-force per tutela acque marine

L’assessore Pugliano glissa: «Non si dica che scarichiamo sempre sui Comuni le responsabilità». Ma, di fatto, il debito degli Enti per la depurazione lievita e, rispetto al Piano operativo varato dalla Regione nel 2011 con il finanziamento in favore di 42 comuni con cui sono state stipulate convenzioni per l’attuazione di 47 interventi per il miglioramento del sistema della depurazione, solo 10 hanno pubblicato il bando di gara, in 26 lo hanno predisposto, mentre da altri 7 (Sangineto, Argusto, Gioia Tauro, Palizzi, Palmi, Briatico e Parghelia), nonostante le diverse sollecitazioni, non è ancora pervenuto alcun riscontro ufficiale. «Il che rappresenta – ha considerato Pugliano – un fatto assolutamente negativo, qaundo da parte nostra c’è il massimo impegno per dimostrare ai cittadini che vogliamo garantire un mare pulito, ma serve, in questo senso, un impegno condiviso da parte di tutti».   Secondo l’assessore Pugliano, «la sinergia che la Regione aveva già attivato lo scorso anno deve registrare un ulteriore incremento. Lo scopo è quello di scongiurare procedure d’infrazione da parte dell’Unione europea e la conseguente revoca di finanziamenti. Avere ottenuto quest’anno due “bandiere blu” in più rispetto al 2011 deve essere di sprone per fare sempre meglio.

 

In questo senso un ruolo importante lo svolgeranno la collaborazione tra Capitanerie di porto ed Arpacal, il numero verde istituito dall’Agenzia per l’ambiente ed il controllo del territorio attraverso i mezzi aerei.  Stiamo producendo – ha detto ancora Pugliano – il massimo impegno per risolvere problematiche che non sono certo recenti. Ciò che mi chiedo, però, è come siano stati utilizzati dalla Regione i 350 milioni, stanziati nel 2008 e nel 2009, per risolvere le questioni dell’inquinamento marino».  Insomma, la sfida c’è, il metodo di lavoro pure, e questo, come ha sottolineato Martinez, «ha già prodotto i suoi effetti lo scorso anno, per cui ora è necessario potenziarlo, considerato che dalle verifiche effettuate dalla Direzione marittima nel solo corso del 2012 è emerso che 94 depuratori sono risultati sprovvisti di autorizzazione allo scarico, 13 sono inattivi, 54 sono risultati non conformi ai minimi tabellari e 47 hanno presentato gravi problemi di manutenzione. Come Direzione marittima assicureremo la massima collaborazione ed il massimo impegno».   E di sfida grossa ha parlato anche la dirigente Santagati, spiegando che «l’Arpacal ha messo a disposizione, per l’impegno cui è stata chiamata dalla Regione per la tutela del mare, tutte le sue professionalità, perché la nostra missione è quella della tutela della salute pubblica».