Al contempo, senza alcuno spirito polemico e solo per una questione di informazione corretta e completa, ho il dovere professionale di evidenziarLe di essere rimasto perplesso sul fatto che l’articolo ometta dal riferire che la ristampa anastatica de “Il nostro Settembrino” sia stata offerta ai lettori nel contesto – molto più ampio – di un numero speciale sulle feste mariane di Taurianova realizzato dal “ Corriere della Piana ”: periodico che dirigo e che per la sua diffusione circoscritta, il taglio da magazine e la cadenza mensile, certamente giammai potrebbe essere scambiato per una testata concorrente della Gazzetta del Sud.
Dalla lettura dell’articolo si evince solo una autonoma ristampa del giornale del 1956 e non viene specificato a chi o a quale testata vada il merito di aver provocato il riferito entusiastico consenso di pubblico, di critica e di lettori che avrebbero fatto incetta della pubblicazione
L’articolista ha dimenticato una citazione che s’imponeva perché tantissimi vostri lettori si sono domandati: “ma chi lo ha ristampato Il Nostro Settembrino ? “
Certamente non il compianto collega Enzo Zito che, purtroppo, non è più tra noi e che, 56 anni or sono, fu il redattore di quel numero unico – diretto da Tommaso Luvarà, grande firma di un giornalismo minore d’altri tempi e poeta verace – proponendo contributi importanti di autori del tempo quali Tommaso Barreca e l’Arciprete Giovanni Rodofili, per decenni – quest’ultimo – Parroco di Santa Maria delle Grazie e testimone del miracolo mariano del 1894.
Maggiore attenzione in tal senso si sarebbe imposta. Per un fatto di stile e di logica; anzi, mi consenta, di analisi logica .
Cordialità
Luigi Mamone