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Errata Corrige. Cesare Dromì non ha mai prestato apporti collaborativi Ne mai ha accusato i fratelli Alviano

Mercoledì 20 Febbraio 2013 16:44  – Diversamente da quanto  contenuto in una nota  ripresa e pubblicata in data 13 febbraio  2013, dopo la scoperta di un bunker ritenuto in uso esponenti del Clan Pesce  il Sig. Cesare Dromì non ha mai offerto contributi di propalazione, unitamente a Facchinetti e a Giuseppina Pesce. Alla luce della notazione  del difensore di fiducia, Avv. Alessandra Bisighini ,  che pubblichiamo integralmente in ossequio al rispetto del pari risalto informativo,   Cesare Dromì sarebbe stato  erroneamente indicato nella nota stampa successiva alla scoperta del bunker come collaboratore di giustizia. Prendiamo atto della puntualizzazione del difensore e per una doverosa par condicio informativa  pubblichiamo integralmente la sua nota avendo provveduto alla rimozione dal Web della nota oggetto di contestazione Oggetto: Rimozione di notizia difforme dal vero e rettifica giornalistica (al direttore editoriale di PIANAINFORMA- Il Corriere della Piana)

In qualità di difensore di fiducia del sig. Cesare Dromì, nato a Taurianova il 18 Settembre 1970, chiedo formalmente, ai sensi dell’art. 8 Legge 8 Febbraio 1948 n. 47, che venga data immediata rimozione e rettifica della notizia apparsa su PIANAINFORMA in data 13 Febbraio 2013, in cui si afferma, contrariamente a verità, che Cesare Dromì, quale collaboratore di giustizia, con dichiarazioni convergenti con Giuseppina Pesce e Salvatore Facchinetti, già nel 2004 si sarebbe espresso senza riserve sull’intraneità dei fratelli Francesco e Giuseppe Alviano alla famiglia Pesce di Rosarno (RC).

Il sig. Cesare Dromì a causa di tale notizia si trova ora esposto insieme ai suoi familiari all’imminente pericolo di ritorsioni, nonostante non abbia mai prestato alcuna collaborazione di giustizia. Chiedo, pertanto, la smentita ufficiale e la cancellazione dal web della notizia non vera pubblicata, con riguardo alla posizione del mio assistito. Chiedo, inoltre,  che la rettifica venga a sua volta pubblicata sulla stessa pagina del Vostro giornale, quanto prima, con la stessa particolare evidenza grafica già conferita all’articolo pubblicato in data 14 Febbraio 2013, contestualmente alla pubblicazione integrale del presente comunicato. La richiesta di cancellazione, rettifica e pubblicazione della presente viene inviata altresì per conoscenza al Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti nonchè all’AGCOM.Riservata ogni azione legale nelle opportune sedi, se ravvisabile.Si chiede, infine, di dare conferma all’indirizzo in intestazione delle attività effettuate a seguito della presente. avv.  Alessandra Bisighini