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Galatro, presentato il terzo volume di Poesie di Nando Scaramuzzino

E’ stato presentato sabato sera a Galatro il terzo volume di poesie di Nando Scarmuzzino, calabrese di Acquaro(VV), dal titolo “INCOMMENSURABILMENTE”.
Opera pluripremiata arrivata ormai, alla terza ristampa e che contiene un messaggio inequivocabile:
”L’amore domina e agita tutte le cose, è il fondamento della rinascita e della riaffermazione del mondo e dell’umanità.”
Una raccolta segnata da un evento doloroso, quale la perdita della preziosa moglie Ketty ,che genera in Nando, la percezione della “voce” delle cose e la grande sensibilità che le produce.
L’immaginazione del poeta sta nell’esorcizzare la realtà che sembra impossibile.
La raccolta si apre con la dedica alla moglie:
”Vorrei che il sentimento che trasfonde in ogni sua latitudine delle poesie e che ci ha unito saldissimamente sia di tutti e in particolare verso le donne, affinchè siano solo amate. Incommensurabilmente.”.
L’evento è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione di donne “Ados” di Galatro.
Numeroso il pubblico presente ad ascoltare le poesie declamate da Antonio Ardizzone e Marianna Cirillo e le musiche delle clarinettiste Elena Micale e Marta Maiolo.
“Abbiamo voluto lanciare una sfida-ha affermato la Presidente dell’Ados Stella Primerano-e cioè “si puo’ ancora fare poesia?”.
Una sfida vinta, ha fatto eco la Professoressa Concetta Manduci, perche’”questa sera, il nostro ospite, ci consegna delle liriche magnifiche, dove regna il grande tema dell’Amore, all’interno di colori,profumi,simboli,immagini surreali e metafisiche”.
“Ma nella società della comunicazione di massa-ha posto l’interrogativo-Aldo Polisena- è ancora possibile la poesia”?
Interrogativo che si era posto anche lo scrittore Eugenio Montale, quando scrisse che:”In un paesaggio di esibizionismo isterico, quale può essere il posto della più discreta della arti e cioè della poesia”.
A tutti questi quesiti ha risposto l’ospite della serata, affermando che, nel nostro quotidiano dovrebbe essere più presente la poesia, soprattutto quella d’amore, perche’ essa contiene il messaggio, non di odio o rancore e tutte le poesie si uniscono come una catena leggera, di fiori, per la donna simbolo di tutte le donne che meritano di essere amate.
Caterina Sorbara