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Gli alunni della classe quinta, della Scuola Primaria di Amato di Taurianova, hanno visitato il Museo Archeologico di Medma

Gli alunni della classe quinta, della Scuola Primaria di Amato di Taurianova, accompagnati dalle docenti Graziella Morgante e Caterina Sorbara, hanno visitato il Museo Archeologico di Medma a Rosarno, che ospita i reperti più importanti dell’antica Medma, la città magno-greca del V-IV secolo a.C. sulle cui fondamenta poggia l’attuale città di Rosarno.
Gli alunni accolti da Concetta Saffioti e Paolo Gullone, hanno fatto un viaggio a ritroso nel tempo, nell’antica Medma.
Concetta Saffioti con dolcezza e sapienza ha guidato i bambini nel meraviglioso viaggio.
Quasi cento anni fa il noto archeologo Paolo Orsi ha studiato e scavato, ritrovando moltissimi reperti, i quali si trovano anche al Museo di Reggio Calabria e persino a Londra.
Medma era una colonia fondata dai locresi di Locri Epizefiri nel VI secolo a.C. L’abbondante messe di materiale archeologico rinvenuto nel sottosuolo rosarnese è compreso in un arco di tempo che va dal VI al IV secolo a.C e consente di ricostruire il complesso delle attività artistiche e religiose della piccola polis.
Nel museo l’esposizione inizia con la ricostruzione della necropoli: tombe alla cappuccina, a cassa di embrici, a vasca, ricche di oggetti.
Statuette di varie dimensioni e fogge, busti, grandi maschere, criofori (portatori di ariete), vasi ed armi in ferro rinvenuti nell’area sacra di Calderazzo, sono presentati ai lati di una virtuale via sacra che si arresta davanti alla copia di un altare in terracotta (arula) di grandi dimensioni, con in rilievo i personaggi della tragedia di Sofocle che rappresenta la vicenda di Tyrò, giovane donna, figlia del re Salmoneo ritratta con i figli Pelia e Neleo che per vendicare la madre hanno appena ucciso la matrigna Sidero che giace esamine ai piedi di un altare, mentre il vecchio re Salmoneo fugge disperato davanti a tanto orrore.
L’esposizione si conclude con i materiali provenienti dall’abitato, tra i quali si segnala un modello di fontana rituale in terracotta.
Presenti anche oggetti provenienti dalla collezione privata Giovanni Gangemi, donata allo Stato, che è costituita da pregevoli vasi sia a figure nere che a figure rosse tra cui un’anfora con scene della lotta per la conquista delle armi di Achille.
Alla fine del viaggio i bambini hanno posto alla dott.ssa Saffioti tantissime domande.
Grande soddisfazione per l’importante momento vissuto dagli alunni , è stata espressa dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Sofia Alessio-Contestabile, dott.ssa Emanuela Cannistrà e dalla responsabile di plesso dott.ssa Angela Crea, le quali hanno sottolineato I’ importanza della visita ai musei, che rappresentano centri per la comunità: permettono di confrontarsi e discutere, conoscendo meglio la propria cultura o avvicinandosi a culture diverse dalla propria.
“Non si può vivere bene il presente, né progettare il futuro, se non si conosce bene il passato”
Caterina Sorbara