Il progetto della ZES per il Porto di Gioia Tauro deve riprendere il suo cammino.

Napoli-Silvestri-Leto

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“Il progetto della ZES (zona economica speciale) per il Porto di Gioia Tauro deve riprendere il suo cammino. I vantaggi sarebbero epocali: la Calabria diventerebbe la piattaforma ideale dove sviluppare una importante area produttiva per tutta l’Europa, una base logistica internazionale con una funzione strategica di collegamento con i corridoi marittimi asiatici”.

 Cosi il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli, rilancia il progetto della creazione di un hub europeo marittimo in Calabria, tema affrontato nel corso di un incontro con il segretario generale dell’autorità portuale di Gioia Tauro Salvatore Silvestri, alla presenza del presidente della filiera Trasporti e logistica di Confapi, Alfredo Leto.

 Un incontro nel quale si è parlato delle potenzialità dell’importante scalo marittimo della piana, ma soprattutto delle azioni necessarie per il suo rilancio. “Oggi il porto di Gioia tauro ha bisogno di una concreta attenzione dell’autorità di governo regionale e nazionale – ha affermato il Presidente Francesco Napoli –  perchè ogni intervento per il suo potenziamento avrà  una ricaduta economica sul territorio mai immaginata prima”.

“In più occasioni il governatore Mario Oliverio ha manifestato la volontà di intervenire fattivamente con progetti mirati per il Porto di Gioia Tauro – ha continuato Napoli –  e noi come Confapi Calabria siamo pronti a sostenere con forza, e a tutti i livelli, iniziative che guardino alla crescita ed allo sviluppo di questa importante infrastruttura perchè significherebbe un maggiore indotto economico e produttivo, oltre che ad importanti ricadute occupazionali”. “Basti pensare – ha ricordato Francesco Napoli – che oggi il porto di Gioia Tauro rappresenta il 50 % del PIL privato di tutta la regione Calabria. Il porto più importante d’Italia dove lavorano 3000 persone. Collegato con 120 porti in tutto il mondo”.