Laureana, convegno per il rilancio della sanita’ nella Piana

Si è svolto, lunedì 13 marzo, nella Casa della Musica del Comune di Laureana di Borrello il Convegno organizzato dall’Associazione “PROGETTO CITTÀ DELLA PIANA”. Oggetto dell’incontro l’interessante problema della “Sanità e servizi per il rilancio dei borghi interni” la cui attualità e gravità è plasticamente rappresentata dal forte decremento demografico di quasi tutti i centri abitati collinari e montani e dalla loro crisi socio-economica e culturale.
Folta la presenza di cittadini, associazioni, medici, comitati di base e delle autorità e istituzioni e che ha visto la presenza di tutti i Sindaci, Presidenti del Consiglio e Assessori dell’Alta Valle del Mesima, Enzo Cavallaro di Candidoni, Antonio Tranquilla di Feroleto della Chiesa, Tracuzzi di Laureana, Calì di Serrata e Trimboli di San Pietro di Caridà. Presenti inoltre il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della “Città degli Ulivi” Zampogna, il Sindaco ff. della Città Metropolitana Versace e l’On. Consigliere regionale Giannetta.
Dopo i saluti, il ringraziamento ai cittadini e politici intervenuti così numerosi e le brevi considerazioni dell’assessore Tracuzzi di Laureana sulle tristi condizioni di quel che resta dei servizi sanitari una volta esistenti nel suo comune, ha aperto i lavori Antonio Iemma di Laureana che, dopo aver svolto un’ampia, articolata disamina sulle pietose condizioni di quel che resta dei presidi sanitari di un tempo e dei principali servizi che da anni continuano ad essere soppressi, dalla sanità ai servizi sociali, ha efficacemente rappresentato lo scopo che si prefigge l’iniziativa del Coordinamento : quello cioè di sensibilizzare i cittadini del territorio a prendere coscienza della gravità della situazione e mobilitarsi per rivendicare con determinazione dai decisori politici l’impegno non solo a bloccare la spoliazione dei servizi principalmente sanitari ma, anzi, di volerli rafforzare ed estendere.
A tal proposito ha espressamente rivendicato l’istituzione a Laureana, in quanto baricentro facilmente raggiungibile rispetto ad altri 5 piccoli comuni, di : una “Casa della Salute” in cui far trovare sede ad un Osservatorio Breve Intensivo per i ricoveri non immediati, il potenziamento dei Poliambulatori con nuove figure mediche specialistiche fornendo loro le relative apparecchiature mediche, l’assunzione del personale amministrativo necessario ed il ripristino della Radiologia con la dotazione di nuovi macchinari idonei per le diagnosi distanza.
Subito dopo ha brevemente portato i saluti il presidente del Coordinamento Foci che, nel rimarcare ulteriormente lo stato di degrado della sanità e della debolezza delle istituzioni locali, ormai prive di risorse economiche e di personale specializzato, ha sostenuto la necessità di invertire velocemente il trend della dismissione dei servizi pubblici ed anzi di rafforzarli ed estenderli al fine di garantire alle popolazioni una vita dignitosa.
Degrado e debolezze la cui origine, ha affermato Foci, è da attribuire alla scarsa coesione sociale, politica e delle Istituzioni locali che, invece di collaborare e fare sistema, purtroppo continuano ad agire isolatamente e quindi con scarse probabilità di invertire la tendenza negativa e ripartire sulla via dello sviluppo.
Foci ha quindi stigmatizzato il mancato avvio dei lavori del nuovo ospedale a Palmi e dell’hospice di Melicucco, la chiusura dei cinque ospedali esistenti e il degrado dell’unico ospedale, quello di Polistena, rimasto ancora in funzione ma in precarie condizioni strutturali, con evidenti carenze di personale sanitario, di attrezzature obsolete e di risicate risorse finanziarie che ne impediscono persino la minima funzionalità.

Trimboli, presidente del Consiglio comunale di S. Pietro di Caridà, intervenendo ha ricordato con un’analisi lucida, logica e coerente, le vicende della sanità calabrese degli ultimi 15 anni, delle contraddizioni della politica regionale e dei vari commissariamenti governativi che, anziché rimettere in sesto la sanità, ne hanno aggravato le condizioni.
Sono poi intervenuti Cavallaro, Sindaco di Candidoni, che ha ricordato le passate battaglie per rivitalizzare la sanità, poi rivelatisi inutili, fatte dai Sindaci e contraddette dai provvedimenti di volta in volta fatti passare sulla testa del territorio; Calì, di Serrata, che ha ricordato fra l’altro l’assurda vicenda della mancata istituzione della guardia medica nel suo borgo nonostante il ricorso al TAR, vinto dal Comune, contro la soppressione operata dal commissario provinciale alla sanità; il Vice Sindaco di Feroleto, Furfaro, che ha esposto nelle sue considerazioni sul degrado della sanità locale anche le dolorose vicende personali che lo hanno portato nel canale dell’emigrazione sanitaria al Centro-Nord.
Zampogna, Presidente dei Sindaci del territorio, ha puntato il dito sulla crisi della sanità pubblica ma anche sul supporto che ad essa può venire da una paritaria collaborazione con la sanità privata che, tramite le convenzioni con lo Stato, può riuscire a garantire efficacemente buoni livelli di prestazione. Oggi con il PNRR, ha affermato, le risorse economiche sono disponibili, basta solo attrezzarsi adeguatamente e utilizzarle in pieno.
Versace, Sindaco ff. della Città Metropolitana, ha esordito ricordando le difficoltà in cui è lasciato l’Ente che amministra a causa della mancata assegnazione di deleghe e risorse economiche da parte della Regione Calabria, ormai a distanza di oltre cinque anni dalla sua nascita. Difficoltà che non gli consentono neanche l’ordinaria manutenzione della rete viaria e delle strutture scolastiche. Ed a tal punto Versace dichiara che, stante tale situazione di paralisi dell’Ente Metropolitano, l’unica soluzione possibile che intravede è la trasformazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria nella Città Metropolitana dello Stretto. Ha poi esposto i gravi rischi che potrebbero derivare dalla recente approvazione del governo del disegno di legge sull’Autonomia Differenziata che, se applicato nei modi e forme in esso previste, sfilaccerebbe ulteriormente il già povero tessuto economico compromettendo qualsiasi ipotesi di ripresa dalla grave crisi.
Il Consigliere regionale On. Giannetta nel suo intervento ha infine chiarito alcuni aspetti relativi al Piano Sanitario Regionale, soprattutto nella parte in cui si prevede l’istituzione delle cinque Case di Comunità di Taurianova, Palmi, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Cinquefrondi e Rosarno, dei due Ospedali di Comunità di Cittanova e Oppido e del Centro di Coordinamento Territoriale a Taurianova. Soffermandosi su Laureana ha poi affermato che non è comprensibile come possa essere rimasto fuori dall’istituzione delle Case delle Comunità, essendo un territorio vasto che vede la presenza di tanti piccoli borghi lontani dall’ospedale di Polistena e con collegamenti stradali tortuosi che non consentono di raggiungere in tempo utile il Pronto Soccorso. Ed è una contraddizione che ritiene debba essere sanata al più presto.
Infine viene data lettura del documento stilato dall’Associazione contenente le proposte elaborate per la sanità della Città della Piana da sottoporre all’attenzione dei Commissari alla sanità Regionale e della Città Metropolitana, dei Sindaci e del Sindaco della Città Metropolitana perché ne tengano conto nell’elaborazione del Piano Aziendale Sanitario.

Per il Coordinamento delle Associazioni “Progetto Città della Piana”
Il Presidente Armando Foci