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Piana Ambiente: Gli impegni presi ormai sono solo carta straccia

In quest’ultimo incontro avevamo chiesto al Sindaco ed alla sua amministrazione di revocare il bando effettuato per lo spazzamento e la pulizia delle aree verdi o in alternativa di inserire la clausola di salvaguardia per i lavoratori di Piana Ambiente e Sirio .Ad oggi nessuna risposta è stata data alle OO.SS., pertanto riteniamo inaccettabile il comportamento posto in essere dal sindaco della città di Gioia Tauro, che ancora una volta non curante dei problemi e dei disagi dei lavoratori continua a giocare sulla pelle di questi ultimi, rischiando di creare forti tensioni sociali e di ordine pubblico. È sconfortante assistere alla mancanza del mantenimento degli impegni assunti in precedenza, la coerenza è ormai oggi una virtù che appartiene a pochi. In più occasioni il Sindaco e la sua Amministrazione si erano impegnati politicamente per la salvaguardia dei posti di lavoro. In un occasione il Vice Sindaco della Città e precisamente il 13 Novembre del 2013, durante una delle più eclatanti proteste dei lavoratori di Piana Ambiente, si era impegnato per come sottoscritto nell’accordo firmato sotto la costruenda caserma dei carabinieri a “ bandire la gara per la raccolta differenziata entro il 31.12.2012 ed in ogni caso anche superata tale ad includere nel bando futuro la clausola di salvaguardia di cui all’art. 6 del ccnl” oltre i tanti impegni assunti in prefettura. Ad oggi nessuna di questi impegni sono stati mantenuti. Infatti, il bando di gara su citato, non include nessuna clausola. Inoltre vorremmo capire perché la stessa amministrazione, che si era impegnata a bandire la raccolta differenziata che avrebbe potuto dato una risposta seria all’occupazione oggi non lo ha fatto. Inoltre nello stesso bando di gara, riteniamo che non vi siano i presupposti per il giusto compenso dei lavoratori secondo quelle che sono le tabelle ministeriali sul costo del lavoro. Infatti non vi è nessun richiamo alle tabelle ministeriali ed al CCNL applicato per come riporta in materia d’appalti, l’articolo 32, comma 7-bis, del d.l. 69/2013, convertito in legge 98/2013 (decreto del “fare”). Come Filcams Cgil, riteniamo questo bando lesivo dei diritti dei lavoratori e preoccupante dal punto di vista delle tutele e della sicurezza e ne chiediamo l’immediato annullamento.  Inoltre sulle gestioni degli altri appalti dei comuni della piana, rimaniamo “scandalizzati” dal modo di gestire la cosa pubblica, crediamo che utilizzare i comuni per i propri fini di clientela sia vergognoso ed irrispettoso delle Istituzioni che dovrebbero rappresentare., Rimaniamo sempre più sconcertati, dall’impotenza della Prefettura di Reggio Calabria e dalla gestione avuta sulla vertenza, che di fatto a dato la possibilità alle amministrazioni comunali di “chiamarsi” tra le loro fila solo gli amici senza rispettare la graduatoria di assunzione e senza tenere conto delle sentenze di condanna che già hanno colpito uno dei comuni della piana. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica, intervenga sulla vicenda la fine di verificare eventuali responsabilità. È chiaro che in questa terra, non si rispettano le regole e le leggi e per questo ci rivolgeremo al tribunale del lavoro ed inoltre chi non ha santi in paradiso in questa terra,  non ha secondo questi signori il diritto di lavorare, a tutto questo come Filcams ci opporremo sempre.