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Porto di Gioia Tauro:sulla Zona Economica Speciale (Zes) la Regione Calabria non faccia solo propaganda

Peccato, però, che, ancora una volta, stiamo sprecando un’ occasione vera di utilizzare le grandi potenzialità del Porto  . Nella realtà dei fatti  permane lo stato di crisi ,certificato  da  una cassa integrazione di dodici più ventiquattro mesi . L ’unico elemento positivo , che , oggi,  dopo l’esito referendario,  potrebbe pure rischiare di divenire incerto , permane nel trend positivo di ripresa dei traffici . Questo ultimo segnale di crescita  dei volumi è tutto ascrivibile ai sacrifici dei lavoratori contenuti e governati nel noto accordo  confederale e aziendale  scaduto lo scorso mese.E’ in questo quadro che appare non produttivo avviare un lavoro , che deve e può essere serio , riferito alla costituzione di una Zona Economica  Speciale, senza il coinvolgimento di tutti e in mancanza  di una rete in grado di produrre il meglio . Non si capisce perciò la scelta della Regione Calabria di escludere dal tavolo regionale le  Organizzazioni Sindacali Confederali .Non vorremo pensare che i motivi di esclusione siano solamente propagandistici  soprattutto perché fu proprio  un rappresentate del Sindacato Confederale, in seno alla riunione del comitato portuale ,ad avanzare la proposta della richiesta di costituzione di una ZES  per Gioia Tauro .Ipotesi che era  emersa come grande opportunità e pure suggerita con  un impegno di collaborazione dalla recente visita di una importante delegazione parlamentare  europea  oltre che caldeggiata anche dall’ AD di Mct , Bagalà E’ perciò sbagliato avviare un iniziativa che , per altro potrebbe essere già in ritardo essendo la Grecia molto avanti nella richiesta di riconoscimento di  alcune Zes , senza che vi sia un tavolo unico che possa fare sinergia  e spingere alla definizione, in tempi rapidi, dell’iter per la creazione della zona di vantaggio gioiese .Non servono infatti tavoli separati tra politica ,istituzioni e parti sociali . Ci preoccupa  pensare , inoltre ,  vorremmo esserne smentiti ,che nell’incontro non  vi siano stati elementi di merito che provino l’avvio della procedura e testimonino  atti formali ; ci è parso invece che ci si sia limitati all’enunciazione e alla sola manifestazione di buona volontà .Per uscire dalla crisi il tempo non è indifferente , conta molto chi riesce ad ottenere risultati prima degli altri.Come Cgil della Piana vogliamo essere protagonisti , contribuire concretamente alla crescita e alla ripresa del Porto.Puntando, così, al mantenimento dignitoso dei livelli occupazionali e al  sostegno all’intera economia del territorio . Il nostro spirito critico  odierno, non va visto come fine a se stesso,  vuole essere costruttivo.  E’ con questo fine propositivo che  chiediamo   alla Regione Calabria di   aprire a tutti il confronto; insistiamo, serve  fare rete , per aiutare  i lavoratori e la nostra terra . Urge riproporre  , da subito , un tavolo allargato a tutti gli attori contribuendo  pure a far uscire la politica dalla propaganda e impegnandola a dare risposte su fatti concreti