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Ritardi Cig e Mobilita’, le critiche di Cgil e Fiom al governo

. In particolare è necessario che il MEF (Ministero dell’Economia e Finanze ) dia urgentemente l’autorizzazione ai 24 milioni di euro già disponibili (fondi Regionali), che permetterebbero all’Inps di poter pagare un’ulteriore mensilità per l’anno 2013. Oltre tutto con il trasferimento dei 17,7 milioni di euro, già stabiliti nella ripartizione da parte del Governo Nazionale che ad oggi ancora non spendibili a causa della incoscienza dello stesso e in particolare del Ministro del Lavoro Poletti. La Fiom e la Cgil ritiene insopportabile per i lavoratori e le loro famiglie un’attesa così prolungata per la liquidazione del sostegno al reddito, in considerazione che in moltissimi casi la cassa integrazione e la mobilità in deroga sono l’unico strumento di sopravvivenza degli stessi. Riteniamo che sia contraddittorio che il Governo Nazionale ad oggi non abbia provveduto a saldare l’anno 2013, mentre da una parte dà 80 euro a chi già percepisce un reddito, e naturalmente riteniamo importante e positivo tale intervento, crediamo altrettanto importante che si guardi anche a chi avrebbe dovuto percepire un minimo di sostentamento per aver perso il lavoro. A tal proposito riteniamo urgente che si chiuda il 2013 rispetto le erogazioni non versate e si apra un tavolo Nazionale per ridiscutere del come affrontare l’anno 2014, anche perché sarebbe assurdo che si parli del 2014 finanziando, in modo parziale, gli ammortizzatori sociali in deroga per solo 8 mesi anziché 12 mesi. La domanda nasce spontanea e ci chiediamo, ma negli altri 4 mesi non finanziati cosa faranno le famiglie italiane e nello specifico quelle calabresi per sopravvivere? Li incentiviamo vista la crisi, a svolgere lavoro nero? Noi crediamo e chiediamo che contestualmente agli ammortizzatori sociali in deroga, si parli di politiche attive vere, per il reinserimento delle lavoratrici dei lavoratori nel mondo del lavoro, anche attraverso formazioni mirate, il tutto per come le disposizioni di legge prevedono. Gli strumenti ancorché provvisori, per aiutare i lavoratori devono proprio nel momento più drammatico, avanzare e bruciare i tempi. Le tasse che incombono sulla gente non aspettano, chi si è impegnato per il futuro della famiglia, non può esser abbandonato. La tenuta sociale è a rischio, in poche parole la gente è al limite della sopportazione e non vogliamo esasperare gli animi, ma molti non hanno i soldi per i beni di prima necessità. Non sono più sostenibili rinvii e titubanze sulle erogazioni economiche. Ribadiamo che essendo nel pieno di una crisi profonda, tutti i soggetti interessati devono fare la propria parte a cominciare dal Governo Nazionale , passando per quello Regionale, che deve giocare un ruolo più incisivo per risolvere i problemi dei lavoratori e delle loro famiglie. Segretario Generale Cgil Segretario Generale Fiom Nino Costantino Pasquale Marino