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Presentazione di una idea progetto per la riapertura della tratta Gioia Tauro – Palmi delle linee Taurensi.

Purtroppo- continuano- in questa vertenza che si trascina da più due anni, abbiamo visto il completo disinteresse di tutti i sindaci della Piana. Siamo stati lasciati soli. In quanto, i 33 sindaci della Piana, ovvero i 33 fantasmi della Piana. Qualche tempo fa, hanno avuto una grande opportunità con i fondi Pisl messi a disposizione dalla Regione Calabria. Purtroppo l’hanno sprecata miseramente. Infatti in quell’occasione si riunirono, decisero, e mandarono a rappresentarli il sindaco di Giffone.Il quale, non sapendo nemmeno dove sono le linee Taurensi, diede parere negativo sull’utilizzo dei fondi Pisl per il ripristino della ferrovia. Ma noi cittadini non molliamo, si parla del futuro di questo territorio.

Proprio ora che si sta redigendo il nuovo Piano regionale dei Trasporti, chiediamo all’assessore Fedele di non dimenticarsi delle Taurensi. Gli domandiamo e ci domandiamo ancora oggi se, la mancata riapertura delle linee Taurensi non sia stato, più un problema politico che economico. Non riusciamo a capire perché, questo territorio debba rimanere sempre in uno stato di precarietà e arretratezza. Le linee Taurensi ed in particolare la linea Gioia Tauro-Cinquefrondi, convertita opportunamente in metropolitana, poteva rappresentare per questo territorio, un segnale di modernizzazione. Nessuno può ignorare che, tale linea attraversa i più grandi comuni della piana di Gioia Tauro. E- in conclusione- se rimessa in funzione potrebbe accorciare le distanze esistenti fra i vari centri. Se la petizione fatta dai cittadini che ha raccolto 3400 firme vale qualcosa, chiediamo ancora una volta a tutti gli attori politici della provincia di Reggio, di impegnarsi per la riapertura di tutte le linee Taurensi e non una sola parte. Vogliamo ricordare che anche noi siamo cittadini calabresi, al pari di quelli di Catanzaro e Cosenza. I quali, molto presto avranno le loro metropolitane di superficie e per le quali non si è badato a spese”.