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LE PAROLE DEL PROCURATORE SFERLAZZA CADUTE NEL VUOTO LA POLITICA E CHI DOVREBBE INTERVENIRE TACCIONO

L’inferno dei migranti da oltre dieci anni ed il silenzio rimbombante della politica. Tanto si parla di accoglienza e di diritti alla vita e, comunque, ad avere un sostentamento quanto meno dignitoso, ma nessuno opera concretamente. Belle affermazioni del tutto ideali, ma senza alcuna previsione di possibile e concreto intervento. L’intervento del Procuratore dottor Ottavio Sferlazza, a seguito dell’ultima operazione che ha visto riformarsi il sistema del “caporalato”, anche all’interno della tendopoli di San Ferdinando, sembra caduto nel buio. Nessuno è intervenuto. Nemmeno quelli che tante parole hanno speso in favore dei migranti. Oggi che il problema diventa concreto e reale il silenzio più che assoluto. E dispiace, veramente, che la politica sulle questioni serie e da concretizzare sia stata e sia totalmente assente. Come può un sistema criminale di sfruttamento cambiare quando non vi è alcun intervento per cercare di migliorare la vita dei migranti? Ci possono essere centinaia di operazioni di polizia, ma queste reprimono e non prevengono. Grande plauso al Procuratore Sferlazza che ha affrontato il problema nella sua complessità, senza limitarsi alla sola parte di competenza. Ed ha ragione quando afferma che la magistratura è stata chiamata ad una funzione di supplenza, ma non risolve, sicuramente, il problema. Ed è ancora molto strano che, pur dinnanzi ad una campagna elettorale in corso, nessuno dei candidati si è espresso su tale questione! La Lega ha sollecitato i vertici dello Stato per un pronto intervento o, comunque, per la predisposizione di almeno un progetto o piano di risoluzione anche a lunga scadenza. Ma sino ad oggi solo il silenzio. Il problema reale è che senza discussione e definizione della crisi dell’agricoltura nessun miglioramento vi potrà mai essere. Ed, allora, perché non intervenire immediatamente per sostenere l’agricoltura e gli agricoltori e, quindi, dare maggiore respiro ai migranti? Solamente con un percorso reale di sostegno alla coltivazione degli agrumi per rendere questi produttivi economicamente, si potrà risollevare la Piana ed i cittadini che operano nel campo agrumario e si potrà anche offrire un futuro migliore alle popolazioni e ai migranti. Solo con misure adeguate il problema del caporalato potrà risolversi assieme alla crisi agricola esistente oramai da moltissimi anni. Tutto il resto sono chiacchiere e prese in giro.
Lì, 15 gennaio 2020.
Giacomo Francesco Saccomanno, avvocato, giornalista, ex Sindaco di Rosarno e Capogruppo Consiliare della Lega