Pedemontana San Giorgio Cinquefrondi

Finalmente!!! La ferma e coerente battaglia condotta dalle associazioni di Armando Foci e Aldo Polisena e dai proprietari espropriati per dare al territorio un’infrastruttura razionale, efficiente, sicura, moderna e priva di sprechi (economici e di territorio) inizia a dare i suoi primi frutti. 

Apprendiamo infatti con piacere che, finalmente, Giuseppe Longo, Vice Sindaco di Cinquefrondi, primo dei rappresentanti politici di una delle tre amministrazioni locali interessate dal tracciato della Pedemontana, ha preso posizione in merito alla nostra battaglia affermando che “sono giuste e legittime le rivendicazioni dei proprietari terrieri”. Il che, però, se da un lato rappresenta un primo importante riconoscimento della giustezza della nostra battaglia, intrapresa ormai da due anni per difendere anche i diritti dei proprietari, dall’altro lato si manifesta in lui una forte contraddizione nel momento in cui afferma che “diviene inutile esercizio di retorica quello di battere costantemente sull’inutilità degli svincoli che ormai sono divenuti progetto approvato”. Noi non ci rassegniamo !!!

Siamo felici di avere al nostro fianco in questa battaglia anche Giuseppe Longo, già consigliere provinciale, che in tale veste ha quindi seguito ancor più da vicino il travagliato iter del progetto della Pedemontana; vogliamo però ribadire che il problema dell’eccesso di svincoli non è certo meno importante né slegato dagli interessi economici degli espropriati. Infatti la battaglia primaria che conduciamo non è soltanto quella del riconoscimento della liquidazione delle giuste indennità d’esproprio (dovute per legge) ma, soprattutto, quella di evitare inutili sprechi di aree agricole a danno sia dei proprietari che del territorio (per far capire il concetto diciamo che l’ambiente e gli uliveti calabresi non sono certamente secondi a quelle pugliesi che proprio in questi giorni fanno giustamente parlare di sé a scala nazionale).

Due svincoli in più, non necessari ed anzi inutili e dannosi,  fanno sicuramente la differenza sia in termini ambientali e di salvaguardia del nostro patrimonio olivicolo e, quindi, di rispetto degli interessi dei proprietari, sia in termini economici e di funzionalità dell’infrastruttura. Difatti, con il progetto appaltato vengono sicuramente meno sia la sicurezza stradale (svincoli troppo ravvicinati aumentano infatti il rischio di incidenti ed inoltre l’eliminazione della galleria “Renali” a S. Giorgio aumenta i rischi di instabilità dei versanti) sia perché i due svincoli inutili sottraggono preziose risorse economiche per realizzare il collegamento diretto (tramite la Galleria “Perciano”) con lo svincolo di Cinquefrondi ed il collegamento ad Ovest verso l’Autostrada, vero punto forte di questa Pedemontana.

Uno dei due svincoli di S. Giorgio e quello nel territorio di Cinquefrondi (quest’ultimo a distanza di appena un chilometro dallo svincolo con la Superstrada) sarebbero infatti realizzati, se non si modificasse il progetto, in aperta campagna e praticamente inutili sotto ogni aspetto, oltre che distruttivi dell’ambiente e dei pregiati uliveti ivi esistenti, così come giustamente ora anche l’Ing. Capo della Città Metropolitana, Ing. Pietro Foti, condivide quello che noi sosteniamo da sempre e cioè che “… lo svincolo di contrada “Grecà” “…  così com’è presenta un impatto ambientale devastante, è assai costoso  e davvero poco utile.”

Noi sosteniamo invece che si tratta soltanto di volontà, di scarsa o inesistente attenzione politica agli interessi ed alle esigenze del territorio,  e non certo di limitatezza dei finanziamenti. 5 o 6 milioni di euro per realizzare l’allaccio della Pedemontana verso l’autostrada non sono infatti, nell’economia di una così importante opera, difficilmente reperibili. Anzi sono una bazzecola, addirittura se consideriamo che l’uscente Presidente dell’ex Provincia si è addirittura vantato di aver lasciato alla Città Metropolitana ben 60 milioni di euro. Utilizziamo questi fondi allora !!!).

Basta che la politica (quella con la P maiuscola, che non rincorre sempre e solo il consenso a buon mercato, non certo quella sempre presente soltanto alle inaugurazioni) venga informata di questa esigenza, se ne renda conto e decida con immediatezza di integrare il finanziamento iniziale prima che si inizino concretamente i lavori. Ciò per evitare di realizzare opere che, immediatamente dopo, potrebbero essere smantellate per realizzare poi quel che adesso noi proponiamo e riteniamo giusto.

Per concludere, riteniamo che la Politica calabrese possa e debba finalmente dare prova della sua capacità di guardare un po’ oltre l’ordinario. Occorre ripensare il progetto appaltato della Pedemontana, nella successiva fase della sua stesura esecutiva, integrandolo anche con una pista ciclabile che, se fatta ora, costerebbe molto meno della metà di quel che costerebbe se realizzata successivamente Ciò per venire incontro non solo ad un nuovo stile di vita che si va sempre più imponendo ma, anche e soprattutto, per valorizzare il paesaggio e incrementare il turismo (fra l’altro vi è in questo senso un provvedimento legislativo che finanzia la realizzazione di piste ciclabili, basta solo attivarsi per chiederlo).

Ci preme infine informare il territorio che in merito alla soluzione di questi ed altri problemi connessi alla Pedemontana, una delegazione di proprietari guidata dai presidenti delle Associazioni Foci e Polisena si recherà mercoledì 26 aprile a Reggio Calabria per l’accesso agli atti e un incontro chiarificatore con i tecnici degli uffici della Città Metropolitana del cui esito informeremo a mezzo di comunicato stampa.

 

                                         25.04.2017

                                     Per l’Associazione Laboratorio Società Civile    Armando Foci

                                     Per i comitati unitari di base e per il lavoro        Aldo Polisena