Nuove frontiere sanitarie: la radiologia interventistica

“Attualità nella radiologia interventistica vascolare ed extravascolare”: è stato questo il tema di un’interessante giornata di studio promossa dalla Commissione formazione ed aggiornamento presso l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria.

Ad aprire i lavori è stato Antonino Zema, coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento il quale si è soffermato sull’importanza dell’argomento dell’assise evidenziando che “incalzano i tempi e noi dobbiamo essere all’altezza”.

Quindi, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera reggina, Frank Benedetto ha fatto il punto sulla più importante struttura ospedaliera cittadina osservando che “abbiamo tante macchine di alta tecnologia ed aggiornate ma non siamo ancora attivi per quanto riguarda la radiologia e la neuroradiologia interventistica”.

“Non è un percorso innovativo – ha aggiunto Benedetto – siamo noi che siamo indietro. Proprio per questo dobbiamo raggiungere questo traguardo ed i nostri giovani sono una risorsa importante in quanto sono maturati, in questi anni, ed hanno entusiasmo, competenze e determinazione per poter centrare questo traguardo anche in considerazione del fatto che tale ambito può salvare diverse vite umane”.

Per il Presidente dell’Ordine, Pasquale Veneziano, “la radiologia interventistica può essere considerata ormai una terapia che interessa tante branche e di cui non si può fare a meno nella sanità moderna”.

Per il vicepresidente dell’ente ordinistico, Giuseppe Zampogna si tratta “di manovre diagnostiche innovative percutanee, utilissime, soprattutto, nell’emergenza e nei sanguinamenti al fine di poter effettuare diagnosi appropriate”.

“La radiologia interventistica – hanno evidenziato Giuseppe Ielo, Simona Caloggero e Antonio Bottari, medici del reparto di Radiodiagnostica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Messina ed organizzatori dell’evento – è una disciplina innovativa che fornisce delle alternative valide alla terapia chirurgica tradizionale, attraverso la diagnostica per immagini. Le tecniche e le procedure di cui si avvale la radiologia interventistica possono essere un valido supporto per molte patologie in considerazione del fatto che Reggio Calabria non è ancora organizzata nel migliore dei modi in questo ambito difettando sia la strumentazione che il personale dedicato nonostante la presenza di validi professionisti”.

“Questa branca – hanno aggiunto i promotori – è nata alla fine degli anni sessanta ed è cresciuta parecchio negli ultimi decenni in quanto le tecnologie sono state notevolmente affinate con prestazioni sempre meno traumatiche. La radiologia interventistica, tuttavia, ha ancora molto da offrire, specie per i pazienti oncologici”.

Un concetto ripreso da Nicola Arcadi, secondo il quale “la radiologia interventistica, oggi, sta sostituendo sempre di più le tecniche chirurgiche con diversi vantaggi come tempi di ricovero più brevi, anestesia locale, rischi trascurabili e costi di degenza notevolmente ridotti a fronte dell’uso di radiazioni ionizzanti e mezzi di contrasto”.

 “L’obiettivo di questa giornata di studio – ha osservato Giorgio Ascenti, docente di radiologia all’Università di Messina – è quello di coinvolgere tutta la categoria medica reggina su una nuova realtà emergente che offre possibilità di accesso a metodiche ed a trattamenti alternativi alla chirurgia”.

Alla giornata di studio hanno portato il loro prezioso contributo numerosi esperti del settore ovvero: Luciano Arcudi, direttore facente funzioni dell’Unità Operativa di Neurologia agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Wiliam Auteri, direttore sanitario e direttore dell’Unità operativa di Neuroradiologia dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Filippo Bova, dirigente medico nell’unità operativa di gastroenterologia degli Ospedali Riuniti; Mauro Campello, Direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia dell’azienda ospedaliera reggina; Salvatore Costarella, direttore dell’unità operativa di chirurgia d’urgenza ai Riuniti; Pietro Cozzupoli, direttore dell’unità operativa di urologia all’Azienda ospedaliera Bianchi – Melacrino – Morelli di Reggio; Tommaso De Bartolo, radiologo; Giuseppe Doldo, direttore dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione degli ospedali Riuniti, Giuseppe Giordano, dirigente medico responsabile della sezione di radiologia interventistica Arnas Garibaldi presidio di Nesima; Marcello Longo, direttore dell’Unità operativa di neuroradiologia dell’Azienda ospedaliera universitaria messinese; Vincenzo Magnano, Direttore dell’unità operativa di radiologia diagnostica ed interventistica dell’Arnas Garibaldi di Catania; Roberto Maisano, direttore facente funzioni dell’Unità operativa di Oncologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria; Riccardo Mazzitelli, responsabile di chirurgia clinica presso Villa Caminiti di Villa San Giovanni, Carmelo Migliorisi, dirigente medico dell’Unità operativa di Radiologia interventistica dell’ospedale Niguarda di Milano; Rosario Papa, dirigente medico del reparto di Neuroradiologia dell’azienda ospedaliera di Messina; Antonio Pitrone; dirigente medico dell’unità operativa di neuroradiologia dell’azienda ospedaliera universitaria messinese; Emanuele Scribano, prorettore vicario dell’Università degli studi di Messina nonché Direttore dell’unità operativa di Radiodiagnostica all’azienda ospedaliera universitaria di Messina; Sergio Lucio Vinci, ricercatore e dirigente medico del reparto di Neuroradiologia dell’azienda ospedaliera universitaria messinese; Pietro Volpe, direttore dell’unità operativa di chirurgia vascolare all’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria.

Reggio Calabria 29.02.2016

                        Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria