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Rosarno, lingue, culture e saperi a lavoro sui terreni confiscati

Si è concluso con una grande festa multiculturale l’evento di inaugurazione del primo padiglione sul terreno confiscato di Rosarno affidato al Consorzio Macramè, frutto del lavoro della prima edizione dell’International Summer School #PaesaggiSolidali. L’esperienza è stata promossa dal Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento dArTe e dal Consorzio Macramè, insieme alla Ain-Shams University del Cairo, nell’ambito delle attività del progetto Mestieri legali, con il sostegno di Fondazione con il Sud.

 

Il taglio del nastro, simbolicamente affidato ad una studentessa egiziana, una italiana e un migrante, ha segnato la conclusione di quindici giorni di lavori nei quali oltre 30 tra studenti e tutor, egiziani e italiani, con i propri docenti, insieme a maestranze locali e migranti, hanno lavorato sul terreno confiscato per la creazione di un padiglione effimero denominato “Symphony of Silente”, primo tangibile segno verso la creazione di un Parco della Biodiversità.

 

Tre le cooperative sociali del Consorzio Macramè coinvolte nel progetto: Mani e Terra, da sempre impegnata nell’impiego di migranti in agricoltura, Alba, cooperativa di servizi con esperienza di cura e lavoro su terreni sequestrati e confiscati, e Casa di Miryam, cooperativa che impiega in particolare ex detenuti ed ex tossicodipendenti in attività edili. Il loro apporto si è unito al lavoro di studio e ricerca degli studenti e dei tutor, egiziani e italiani, con uno scambio esperienziale, di culture e di saperi che ha dato vita ad una suggestiva installazione.

 

Symphony of Silente” vuole offrire al visitatore una doppia esperienza: una interiore e personale, una esterna e collettiva. L’installazione riproduce, infatti, un bunker di mafia: una scala scura e stretta con un varco di luce all’apice. “Da sempre, nella storia dell’architettura, erigere delle strutture in altezza ha avuto un valore fortemente simbolico. Questa installazione è la testimonianza del senso etico di questa esperienza che è stata possibile grazie all’impegno profuso da tutti, studenti e partner” sono state le parole di Marina Tornatora – Dipartimento di Architettura e Territorio dArTe

 

Un invito, quindi, ad alzare la testa contro la sopraffazione mafiosa. La scala sorge su una base di cemento sulla quale sono stati iscritti, bianco su nero, i nomi di decine di vittime di mafia ed è stata rivestita di canne di bamboo, appositamente prelevate dall’ambiente circostante. Il monumento, circondate di piante di limoni e melograni, vuole essere non soltanto un invito a resistere e reagire nel segno della legalità e della giustizia, ma anche un memoriale delle persone che hanno pagato con la vita l’essersi opposte alla criminalità organizzata.

 

“Questo è il primo passo per la restituzione alla collettività di questo incantevole luogo, quando siamo arrivati qui per la prima volta, tre anni fa, il terreno versava nell’abbandono e nel degrado totale – ha raccontato il Direttore del Consorzio Macramè, Giuseppe Carrozza – il progetto Mestieri Legali ci condurrà verso la creazione di un Parco della Biodiversità, all’interno del quale sorgerà un impianto di lombricoltura, grazie alla partnership con Legambiente, Arci, Università e Comune di Rosarno.”

 

“Sono soddisfatto del lavoro condotto su questo terreno, ora la sfida sarà quella di renderlo fruibile alla popolazione locale, far sentire loro questo luogo quale spazio comune” sono state le parole del Sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà.

 

“E’ compito dell’istituzione Università contribuire a ridisegnare la bellezza di paesaggi deturpati ed abbandonati – sono state le parole di Ottavio Amaro, direttore generale dell’Università Mediterranea – nella speranza che sempre più giovani studenti e ricercatori possano restare nella propria terra continuando ad offrire il proprio contributo intellettuale e di energie”. Un’esperienza, questa dell’International Summer School, dal carattere fortemente internazionale e mediterraneo; si è dichiarato soddisfatto Ahmed Sami, docente della Ain-Shams University, che ha prontamente proposto una Winter School in Egitto.

 

Erano presenti al taglio del nastro anche Giacomo Giovinazzo, dirigente del dipartimento agricoltura della Regione Calabria, che nel plaudere all’iniziativa ha ricordato gli strumenti attualmente a disposizione nel campo dell’agricoltura e una rappresentanza dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria che ha manifestato apprezzamento per il lavoro architettonico svolto e supporto nella creazione dei prossimi padiglioni.

 

Dopo la consegna degli attestati di partecipazione le note del concerto di musica live della formazione “Maniera d’Autore”, guidata dal cantautore Nino Quaranta, hanno coinvolto tutti i partecipanti in un momento di gioia e festosa condivisione.