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Taurianova, presentato il libro di Pino Demaio “Parole in disordine sparso(racconti minimi e scomposte vaghezze)

“Ci sono uffici e doveri, leggi e costumi, bandiere e chiese, arroganze e umiliazioni, forza e debolezza. Ci sono uomini colpevoli e innocenti, giusti e assassini, tiranni e anarchici, padroni e schiavi. C’è tutto, tutto quanto la ragione storica ha edificato. Tutto passa. Passa l’evento, passano gli uomini, passano le idee e la ragione cambia. Tutto irretito tra le tangenti del tempo, dissolto, annichilito. Tutto sembra irrimediabilmente perduto”.

Così scrive Pino Demaio, autore  dell’opera “Parole in disordine sparso(racconti minimi e scomposte vaghezze) edito da Laruffa.

Se da un lato, l’Autore  sembra arrendersi alla perdita del tutto per lo scorrere del tempo, dall’altro inscena un paradosso, grazie all’antico strumento che salva il pensiero dall’oblio: la parola.

Pino Demaio, esalta la bellezza della scrittura, componendo con il gusto del ricercatore raffinato piccole storie, che diventano occasione di pensiero e a tratti di speculazione filosofica.

Leggendo l’opera si rimane  sorpresi dallo sguardo a tratti indulgente, a tratti ironico dell’Autore, di cui si percepisce il ghigno, ma anche l’affetto  verso un’umanità e un’esistenza di cui lui è  un acuto osservatore, senza la pretesa di dare un senso o una risposta al nostro vagare.

Per l’Autore “riversare segni sul foglio bianco è, innanzi tutto, sollievo spirituale, a volte lenimento del mal di vivere, a volte voce della dignità indignata.

 Ancor più, è mitigare il dolore e il destino di mortalità attraverso una sorta di sprofondamento o di rito catartico”.

Demaio, compie tutto ciò, attraverso uomini e donne, visioni e paesaggi, sentimenti e stati dell’animo, attraverso la dolcezza della memoria, l’amore per la terra, l’indignazione, in un continuo fluire in cui tutto va, viene, riparte, ritorna.

Compie tutto ciò, attraverso un’operazione dialettica e intellettuale, ma anche struggente, poetica e visionaria.

Scavando la vita attraverso le parole, da’ forma a solitudini, tristezze, assenze. Nel suo libro raccoglie luoghi e tempi, dentro immagini che si perdono una dentro l’altra, come un paradossale e scomposto disegno di Schele.

 Si evince  nei racconti, la formazione di Demaio, laureato  in Filosofia, amante di libri,  Jazz, sigarette, politica, Borges,  funghi.

E  se a tratti sembra ricordarci che tutto “sembra essere irrimediabilmente perduto”, ci lascia tuttavia alla potenza del sogno e alla acquisita e intima percezione che in fondo, come diceva Borges “vivere e sognare sono rigorosamente sinonimi”.

L’opera di Pino Demaio è stata presentata sabato pomeriggio a Taurianova al Centro Servizi Bizzurro.

Presenti oltre all’autore:  il sindaco di Taurianova Fabio Scionti; l’avv. Luigi Mamone; la prof.ssa Silvana Borgese; la scrittrice Caterina Sorbara e l’editore Roberto Laruffa.

Nel presentare l’autore, l’avv. Luigi Mamone, ha sottolineato il profondo legame di amicizia e stima: 40 lunghi anni di percorsi culturali condivisi insieme.

Mamone ha poi affermato che, l’opera di Demaio è ricca di contenuti, suggestioni e richiami letterari.

 A seguire, Silvana Borgese, si è soffermata sui contenuti del libro:  21 racconti dove emerge prepotentemente il culto che l’autore ha della parola.

L’arte è per lui la dimensione che salva l’individuo.

 Subito dopo  Roberto Laruffa, ha precisato che l’editore ha due funzioni fondamentali: far nascere il libro e venderlo.

Il sindaco di Taurianova Fabio Scionti, dopo aver ringraziato l’autore per l’impegno profuso nell’ambito culturale, ha annunciato che  presto in città  dal 26 al 28 maggio si terrà un evento dal tema “Taurianova legge”, con un omaggio particolare al grande poeta Emilio Argiroffi.

 Nel corso dell’evento che, si è concluso con le riflessioni personali dell’autore, la scrittrice Caterina Sorbara ha recitato   brani tratti dall’opera.

Caterina Sorbara