Reggio Calabria, al castello aragonese la mostra dell’artista Cosimo Allera

Un percorso artistico in continua crescita  quello dello scultore gioiese Cosimo ALLERA, il quale   nelle sue opere  racconta l’uomo, nella sua grandezza e nella sua finitezza, alla  continua ricerca di una propria  collocazione nell’immenso del creato. Allera  si serve del ferro come  singolare   linguaggio artistico-  espressivo, al fine di  conferire maggiore forza ai suoi stessi soggetti, in primis alla figura dell’uomo, il cui impegno urgente è quello  di   affrontare  con coraggioso vigore  le grandi  sfide ed i  cambiamenti  in atto nel mondo contemporaneo. Le sue figure  sembrano  sottoporsi ad uno sforzo continuo per    conquistare la propria auto-affermazione. Mediante la   materialità  di cui esse dispongono  sembrano voler dichiarare  la loro esistenza e stabilire  nuove  sinergie  con lo spazio e con quanto esso contiene. Esse sembrano  poi inspiegabilmente volersi sottrarre   e   rinunciare d’ esister, affermando una loro nuova e assurda dimensione, perdendo i  segni  primordiali della loro natura, dematerializzandosi .Cosa voglia dirci Cosimo ALLERA con la sua arte   credo non sia affatto semplice … Si percepisce un angoscioso desiderio di ricercarsi ricercando, di comprendere la verità della propria esistenza , con una   scultura potentemente espressiva e carica di una potenziale vitale energia. Un discorso artistico che riflette specularmente   un dialogo intrapreso  dall’artista  con se stesso e proiettato  nel creato. Le sue figure   assumono  surreali e spettacolari effetti spaziali,  servendosi di un nuovo codice visivo basato sugli eccessi  e l’  esasperazione   tridimensionale . I vari soggetti  acquistano verticistiche  altezze  o  presentano improvvisamente una  morfologia decorticata; si svuotano dei loro volumi e  divengono  sagome traforate . Un’ arte avventurosa che   propone allo spettatore un iter visivo  costruttivo e   decostruttivo, tra  pieni e  vuoti,  masse ed esilità, linee e forme,  superfici  lisce  o  ruvide  caratterizzate da  contrasti chiaro-scurali  tenui o intensi. La materia   modella i corpi  con imprevedibili sviluppi verso l’ alto o il basso, in lungo o in largo, nel tentativo sofferto di  rapportarsi  con l’infinto con cui stabilire  nuovi equilibri e  superare un profondo senso di smarrimento  interiore.  Le sculture   assumono a volte  una funzione compositiva modulare,  seguendo un ordine seriale  nello spazio e  ricercando  una loro piena  integrazione con esso per poi   inspiegabilmente  intraprendere un processo inverso, per  scomparire, autodistruggendosi…  Le sculture di Cosimo ALLERA  riflettono   dinamiche contorte  di un  uomo vittima della sua stessa doppiezza  alla ricerca disperata di se stesso e della propria vera  identità,  consapevole delle grandi  difficoltà , dovendo lottare contro assurdi  paradossi presenti nella  storia e nella società . Ciò nonostante, Allera  rappresenta   quella bellezza primordiale  del creato,  svilito nel tempo  dalle  ferite profonde  violentemente subite. La sua   mostra , inaugurata il   19 maggio prossimo  con l’intervento iniziale del Prof. Marcello ANASTASI, docente di Storia dell’arte, presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria alle ore 18,30  si pone come momento di  particolare  riflessione e di  fruizione estetica di “Vibrazioni ed Emozioni di Speranza”. Esse  sono   dentro l’uomo e costituiscono  l’essenza della vita.  Una  molteplicità e varietà  di  colori disposti come tessere di un mosaico che vivacizzano sagome umane   illuminano e animano  da sempre  il creato,  esaltando quel capitale interiore  di cui  ancora   disponiamo  e costituito da nobili qualità umane etico-morali, da riscoprire e  dalle quali dover  ricominciare…