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Porto di Gioia Tauro, la Capitaneria sviluppa l’informatizzazione dei servizi

Il sistema consentirà, pertanto, di velocizzare e rendere più completo e efficace lo scambio dei dati previsti, con evidenti vantaggi in termini di risparmio di tempo e di riduzione di costi, e quindi di maggiore concorrenzialità con gli altri porti di transhipment esistenti nel mondo.

 

All’attivazione del sistema informatico si è giunti dopo un periodo di sperimentazione avviato nel luglio 2013 dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera – di Gioia Tauro, nel corso del quale si è potuto testare il grado di affidabilità e soprattutto di utilità per definire tutte le pratiche amministrative, in modo rapido ed efficace.

L’adozione del PMIS2 nel porto di Gioia Tauro, così come negli altri principali porti internazionali, s’inquadra nella più generale iniziativa dell’Unione Europea rivolta a incrementare il livello di informatizzazione della Pubblica Amministrazione, con importanti vantaggi per l’utenza portuale e, più in generale, per l’intero “sistema porto”.

In Italia, la realizzazione del progetto è seguita direttamente dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e prevede il coinvolgimento, una volta a regime, anche altre Istituzioni statali come l’Agenzia delle Dogane e soggetti privati (ad es. i terminalisti), al fine di realizzare la c.d. “single window”, ossia un sistema in grado di concentrare e di mettere a disposizione a livello informatico tutti i dati utili per soddisfare le esigenze di tutti gli Enti pubblici e gli utenti portuali. Il tutto per semplificare, velocizzare e ottimizzare, anche in termini di riduzione dei costi, la trattazione delle pratiche amministrative legate alla gestione degli arrivi e partenze delle navi e della movimentazione portuale di tutte le merci.