Sul Potere trasmesso. Di Al. Tallarita

Sui mezzi di trasmissione del potere, scrive Aldous Huxley, nel romanzo Mondo Nuovo, un mondo in cui i libri, la struttura e l’informazione non sono né vietati né censurati, ma dove più subdolamente, nessuno prova più interesse nei loro confronti in quanto la gente sarà felice di essere oppressa e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare, imposte dal potere (Huxley, 1991). 

Questo ricorda l’opera e la visione profetica di un altro importante autore Ray Bradbury, con Fahrenheit 451 testo in cui ha immaginato un futuro senza libri e dominato dalla televisione, affacciandosi così su un baratro in cui il sapere è gestito dal potere, con una veggenza su quelle che sarebbero state le evoluzione nel tempo contemporaneo. 

Il testo del 1953 era estensione di un racconto breve The Fireman. Nonostante il tempo trascorso la scelta del numero 451 è merito di discussioni per la sua interpretazione. Per alcuni trattasi semplicemente del numero sull’elmetto del pompiere che è l’individuo protagonista della storia, Montag. 

Per altri un riferimento alla temperatura di autocombustione della carta in gradi Fahrenheit. Bradbury ha visto lontano, anticipando di molto alcuni dibattiti odierni sullo strapotere dei mass media. Impressioni destate dal rogo dei libri, la televisione che indottrina, le immagini che ipnotizzano e inebetiscono atte alla dimostrazione di come di giunga a uccidere la libertà. 

Il potere che si manifesta senza la necessità di despoti, né particolari leggi. Il potere che si trasmette grazie a una scatola con il tubo catodico. Pur se nella forma ancora continui il dibattito democratico, in vero la cultura, strumento di potere di Stato, imposta subdolamente attraverso la televisione la propria tirannia. Questo straordinario testo diventa un film.


François Truffaut on the set of Fahrenheit 451.

Il regista François Truffaut fu uno dei primi a cogliere la forte pregnanza e il potere profetizzante di questo importante romanzo del romanzo. Così tanto da realizzare un film nel 1966. La scena cult cinematografica del rogo dei libri, più volte ripresa successivamente nel cinema, risulta al contempo profetica e terribile per gli esiti in essa anticipati.
 Su come nel mondo contemporaneo si sarebbero palesate le conseguenze di un controllo del sapere da parte del potere.  Un libro profetico, quello di Bradbury, in grado di prevedere le conseguenze della televisione spazzatura quando ancora il Grande Fratello era solo una creatura di George Orwell. 


Eric Arthur Blair, pseudónimo George Orwell,

Della strategia di manipolazione dei media Chomsky presenta uno scenario lucido e preciso stilando una sorta di decalogo, in cui svela leggi e meccanismi, con cui il potere manifesta la sua forza di controllo sulla gente. I meccanismi utilizzati vanno dalla distrazione, alla falsa creazione di un problema, alla gradualità con cui alcune cose sono proposte e poi fatte accettare.


L’uso come mezzo della differenziazione per far scaturire paragoni, lo sfruttamento del lato emozionale al posto di quello riflessivo o la volontà di mantenimento del pubblico nell’ignoranza.