Condannato a 4 anni l’ex gip di Palmi Giancarlo Giusti

(2 anni con la sospensione condizionale della pena), e Domenico Gattuso, presunto fiancheggiatore della cosca, a 6 anni. Stando alle indagini del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dei sostituti Paolo Storari e Alessandra Dolci, l’avvocato Vincenzo Minasi era uno dei rappresentanti della cosiddetta ‘zona grigia’ della ‘ndrangheta. Giusti, 45 anni, dal 2001 giudice delle esecuzioni immobiliari a Reggio Calabria, dal 2010 gip a Palmi e poi sospeso dal Csm con l’arresto, sarebbe stato invece, stando alle indagini, a ‘libro paga’ della ‘ndrangheta. La ‘ndrina dei Lampada, secondo l’accusa, oltre ad offrirgli ”affari”, avrebbe appagato quella che nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Giuseppe Gennari era stata definita una vera e propria ”ossessione per il sesso”, facendogli trovare ”prostitute” in alberghi di lusso milanesi, con le spese di soggiorno e di viaggio comprese nel prezzo della corruzione. Il giudice venne arrestato lo scorso marzo per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa in uno dei ‘filoni’ dell’inchiesta sulla cosca dei Valle-Lampada. Il direttore dell’hotel milanese ‘Brun’, uno degli alberghi frequentati da Giusti, era invece accusato di favoreggiamento personale. Il magistrato poi si sarebbe messo a disposizione in particolare di Giulio Lampada (a processo con rito ordinario assieme ad altri). Con Lampada sarebbe stato ‘socio occulto’ di un società off-shore ”amministrata” dall’avvocato Minasi (le cui dichiarazioni ai pm hanno fornito riscontri) e che si aggiudicò ”5 lotti immobiliari” all’asta, nel marzo 2009, del valore di circa 300 mila euro.