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‘Aerosol di geoingegneria’: il nome con fiocchetto e profumo….delle scie chimiche. Di Al. Tallarita

Scie chimiche Ne avete sentito parlare?
Si perché….contro il riscaldamento globale
Oggi la geoingegneria propone di oscurare la luce del sole. Ponendo nell’atmosfera polveri capaci di schermare i raggi solari.
Con pratiche, già in uso, di Aerosol di geoingegneria di varie sostanze.
Oltre a varie proposte fatte come :
Cospargere di polvere di diamante l’atmosfera al fine di consentire la riflettenza dei raggi del sole per rendere la temperatura del pianeta più fredda.
Proposta dell’Università di Harvard, e pubblicato su:” Atmospheric Chemistry and Physics”.
Molti di questi aeresol-scie sono tranquillamente presenti nell’atmosfera oggi. Spesso visibili nei nostri cieli.
Un’ ‘erosol stratosferico’ con nebulizzazione di vari solfati.
Sono le considette:
’ Solar Radiation Management’.
Ma che reattività hanno con le altre sostanze atmosferiche?
I venti e il clima e la vita delle piante e degli esseri viventi in che modo ne risentono?
la Geoingegneria pensa di usare:
diamante o ossido di alluminio.
Il National Academy of Sciences e il progetto EuTRACE analizzano.
Scienziati ad Harvard nel 2018 aprono il progetto SCoPEx sugli effetti dell’immissione di aerosol nella stratosfera, sempre per riflettere i raggi solari e diminuire la temperatura terrestre.
È una manipolazione del clima.
Dietro cui girano molti soldi.
Infatti: 4 milioni di dollari sono stati finanziati al Laboratorio di ricerca del sistema terrestre della National Oceanic and Atmospher Administration (NOAA).
Ovviamente molte nazioni di sono espresse negativamente a queste scie chimiche.
Aeresol che possano cambiare il clima.
Perché gli effetti di questi elementi a contatto con tutto ciò che è presente nella stratosfera non è controllabile….
Studiosi come Alan Robock palesano i loro gravi dubbi. Ricercatore del IPCC : Intergovernmental Penel on Climate Change, che nomina addirittura la Cia .
Tirando fuori il dubbio che già tali scie siano usate a scopi di guerre.
Una manipolazione di massa del clima….
Critico anche Kevin Trenberth, dell’Ipcc, che teme che la geoingegneria solare possa interessare il ciclo del tempo e dell’acqua in modo imprevedibili.
Sono molti gli studi scientifici che parlano di questi esperimenti, delle tecniche in uso e degli sviluppi della Geoingegneria.
Frank Keutsch della Harvard University, sostiene come tale sistema di geoingegneria solare è una ‘ terrificante prospettiva’.
Ma c’è invece chi sostiene tali pratiche.
Come il responsabile delle ricerche climatiche per le Nazioni Unite: Janos Pasztor. Che parla di ‘ quantità limitate di aerosol’ con evoluzioni tenute sotto controllo.
L’ Europa si è posta a fare ricerca sugli impatti che la geoingegneria avrebbe, sulla rivista ‘Earth System Dynamics’ , escono gli esiti del lavoro finanziato dal IMPLICC ‘Implications and risks of engineering solar radiation to limit climate change’ . Studio da un milione di euro su: ‘Ambiente’ – Settimo programma quadro 7° PQ – UE.
Ora, dato che già alluminio e altri metalli nocivi sono stati campionati nelle acque piovane ovunque… Il passo è breve.
Anche perché l’alluminio non è presente libero in natura ma con altri elementi ed è però presente in numerosi brevetti di geoingegneria.
Sugli effetti di tutto questo se ne parla poco e benché meno dei cambiamenti dei venti e dei flussi delle correnti degli oceani. Così come delle correnti atmosferiche.
Gli scienziati sostenevano che l’immissione di aerosol di zolfo nella stratosfera, riducesse l’irradiamento solare così da risultare meno costoso, ma più efficace per diminuire le emissioni di gas serra e contrastare il cambiamento climatico.
Ma a queste pratiche è dovuta anche una minore fotosintesi clorofilliana, la rottura dello strato di ozono, e la distruzione della difesa dalle radiazioni solari sarebbero a carico di tali scie chimiche. Le precipitazioni scarse e la contaminazione dei suoli e delle acque, viene dalla Geoingegneria, che ha messo le mani su ‘gea’. Modificandone i naturali equilibri.
Le conseguenze sono inaspettate.
Si tratta comunque di attività iniziate negli anni sessanta. Le ampie oscillazioni climatiche che portano manifestazioni estreme vengono dai sistemi H.A.A.R.P che sono antenne a polarizzazione orizzontale utili a trasmettere miliardi di watt nella ionosfera. Creando una “bolla” che altera le correnti creando imprevedibili fenomeni meteorologici. Strumenti presenti in tutto il mondo, e particolarmente in Cina e Russia
Respiriamo veleno dunque.
La pioggia e la neve hanno metalli tossici. L’aria presenta: alluminio, bario, stronzio, manganese, torio e fluoruro anche in Norvegia. Così che il terreno ha un PH molto più alcalino del dovuto.
Questi risultati saranno presenti nel Quinto rapporto IPCC ‘Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici’.
I modelli climatici usati sono stati sviluppati dal ‘Met Office Hadley Centre britannico’, dall’ ‘Istituto Pierre Simon Laplace’ , Francia e dall’ ‘Istituto Max Planck’ , Germania. Gli scienziati norvegesi studiano il quarto modello della Terra .
Pratiche i cui costi comunque non sono tali da raggiungere gli investimenti che nel mondo le nazioni e le multinazionali dovrebbero sostenere per lo sviluppo sostenibile. Si auspica che l’ingegneria climatica non sia vista il sostitutivo di quei percorsi politici, di riduzione dei cambiamenti climatici, che prevedono con la riduzione delle emissioni di gas serra, l’impegno di tutte la grandi nazioni.
Il clima frutto di geoingegneria, di cui gli effetti non si conoscono, non è paragonabile a climi del passato pur nell’idea di volerlo ricreare come modello di partenza.

Link:
Earth System Dynamics: http://www.earth-system-dynamics.net/ Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici: http://www.ipcc.ch/