Antico sconfessa se stesso e chiede al comune di sanare l’abuso edilizio

In merito alla seduta del Consiglio comunale, chiamato nei giorni scorsi a determinarsi sulla sopravvenuta incompatibilità alla carica di consigliere comunale di Domenico Antico, il circolo PD di Cittanova ritiene utile informare i cittadini ed esprimere alcune considerazioni.
Com’è noto, le ragioni della contestazione di incompatibilità sono conseguenti all’insorgenza di un conflitto d’interessi del consigliere Antico con l’Ente, per via di una lite pendente instaurata dallo stesso consigliere comunale attraverso un ricorso prodotto al TAR, in materia edilizia, contro il Comune.
La vicenda nasce da un caso di natura privatistica che ha riguardato il consigliere Antico e che trova origine da una denuncia di un cittadino nei suoi riguardi, con conseguente lite, in materia edilizia.
In virtù di questa ragione, fin da quando questo caso è emerso pubblicamente, e fino al momento in cui è stato investito il consiglio comunale, il PD ha ritenuto di non dover assumere alcuna presa di posizione né, tanto meno, lo ha sfiorato l’idea di occuparsene. Non spetta, difatti, alla politica entrare nel merito e invadere ambiti che non le competono circa la legittimità di provvedimenti amministrativi assunti dagli uffici preposti, verso i quali, fino a prova contraria, non si può che manifestare la propria fiducia.
A nostro avviso, invece, si sarebbe potuto e dovuto evitare di proiettare gli effetti di una vicenda di natura privata sul consesso elettivo.
Anche perché, con la decadenza di Domenico Antico, a causa del suo attuale conflitto d’interessi con il Comune contro cui ha instaurato una lite, una parte di elettorato verrebbe privata del rappresentante sul quale aveva riposto la propria fiducia, indicandolo alla carica di sindaco.
Proprio per questo, come Partito Democratico, avevamo auspicato pubblicamente, e ribadito in consiglio comunale, che il consigliere Domenico Antico potesse rimuovere la sua situazione di incompatibilità, invitandolo a riflettere seriamente sull’opportunità di rimanere in consiglio comunale a rappresentare quanti lo hanno votato, trovando modalità e sedi alternative per tutelare quello che egli ritiene essere un suo legittimo diritto, ma senza compromettere la sua la permanenza in consiglio comunale.
Purtroppo, il consigliere Antico, lasciato per altro da solo risultando assente l’altro componente del suo gruppo in entrambe le sedute del consiglio, ha deciso di percorrere una strada diversa, privilegiando, com’è suo diritto, anche se ciò fa molto riflettere, il proprio interesse privato sull’impegno precedentemente assunto con i propri elettori.
Quello che non è ammissibile, oltre che essere censurabile e da condannare con forza, è il deplorevole comportamento avuto dall’Avv. Antico in seno all’ultimo Consiglio Comunale. Nel corso della riunione, con fare livoroso, scomposto e gratuitamente offensivo, ha rivolto beceri attacchi a destra e a manca verso amministratori, apparati amministrativi e professionisti privati e, esibendo una deplorevole impronta maschilista, ha rivolto particolari attenzioni, velate di minacce, alle consigliere comunali, illudendosi di poterle condizionare nelle loro libere determinazioni.
A tutte e a tutti loro, va la nostra piena e totale solidarietà, vittime incolpevoli dell’impetuoso furore del consigliere Antico, privo, evidentemente, di un minimo di cultura politico-istituzionale.
Assieme a loro, manifestiamo la nostra vicinanza ed incondizionata solidarietà all’Arch. Gaetano Gerace, anch’egli vittima di un volgare e lesivo attacco sferrato da parte del consigliere Antico, il quale, nel disperato tentativo di intorbidire le acque, ha tentato di accreditare presunte azioni complottistiche ai suoi danni, non facendosi il minimo scrupolo di tirare in ballo allusivamente incolpevoli persone. A parte la totale estraneità dell’Arch. Gerace in questa vicenda, la sua integrità morale e la correttezza personale e professionale, sono unanimemente riconosciute e, a differenza che per altri, possono essere affermate coram populo.
Il Consiglio Comunale ed i nostri concittadini, quale che sia l’argomento trattato, impongono che vi sia sempre un giusto contegno ed una discussione seria e rispettosa, e non di farla precipitare ai bassi e speciosi livelli, cui l’ha portata il consigliere Antico, nel tentativo di creare ammuina.
Anche perché, circostanza rivelatrice e che ha dell’incredibile, mentre il consigliere Antico si autoassolveva in consiglio comunale e si faceva preventivamente assolvere pubblicamente dal suo gruppo di “Viva Cittanova Viva”, contemporaneamente, gettando la maschera di vittima, provvedeva, quatto quatto, a PRESENTARE PRESSO GLI UFFICI COMUNALI PREPOSTI ISTANZA DI SANATORIA DELL’ABUSO EDILIZIO contestatogli, riconoscendo clamorosamente l’illegalità commessa e sconfessando così se stesso.
Il classico caso di chi predica bene ma razzola malissimo. E, presentatosi sulla scena politica come grande fustigatore delle altrui cattive pratiche, si trova oggi ad inseguire i propri cattivi fantasmi.

Cittanova, 21 maggio 2021
Circolo PD “Francesco Vinci” – Cittanova