Antitrust: fondata segnalazione Notaio De Martinis

Secondo l’Antitrust il Consiglio Notarile di Milano ha limitato la concorrenza tra notai per tutelare interessi corporativi, come messo nero su bianco dall’istruttoria dell’agosto scorso il cui contenuto è emerso integralmente in questi giorni. Il procedimento è stato aperto su impulso del notaio Paolo De Martinis, lo stesso che ha denunciato le modalità sospette di finanziamento del caso Siri, il quale aveva segnalato che il Consiglio aveva fatto uso distorto del proprio potere di vigilanza e disciplinare nei suoi confronti, al fine di limitare la legittima concorrenza tra professionisti. A seguito di un’istruttoria lunga ed accurata, il cui contenuto non è stato impugnato dal Consiglio divenendo quindi definitivo da novembre, AGCM ha dato ragione al notaio segnalante, sottolineando come “il CNM ha posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza ai sensi dell’art. 2 della legge 287/90, idonea a limitare la concorrenza tra i notai del distretto notarile di Milano”, ordinando dunque al CNM di astenersi in futuro da ogni tipo di condotta anticoncorrenziale. L’Antitrust ha sottolineato come il CNM per raggiungere questo scopo abbia utilizzato il proprio potere di vigilanza sui notai del collegio, mediante sanzioni disciplinari irrogate in casi esemplari ai notai più concorrenziali – in particolare Paolo De Martinis –, sia per la loro politica di ribasso dei prezzi sia per le modalità di lavoro particolarmente innovative. L’Autorità ha citato espressamente alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione, secondo cui “il CNM non ha assunto alcuna iniziativa nei confronti di altri notai che avevano tempi medi di trascrizione degli atti pari o più elevati di quelli del notaio segnalante, sanzionato invece pesantemente per tale ragione”.