Autorita’ Portuale dello Stretto, approvato il rendiconto finanzario 2019

Si è svolta oggi un’importante seduta del Comitato Portuale dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. Il Comitato ha infatti approvato all’unanimità il Rendiconto finanziario del 2019, con il parere favorevole senza osservazioni del Collegio dei Revisori, e la Relazione annuale del Presidente sulle attività svolte nell’anno precedente.

I risultati della gestione, riferiti all’anno 2019, confermano il consolidamento del positivo trend con un avanzo di amministrazione di euro 126.042.182 che, al netto degli accantonamenti vincolati, è disponibile per gli impieghi nella misura di euro 87.232.783. La disponibilità di cassa ammonta ad euro 151.583.368. L’utile di esercizio è di euro 11.100.282.

 

“L’approvazione del rendiconto del 2019 testimonia una gestione oculata del patrimonio dell’Ente che da novembre scorso ha iniziato la sua trasformazione in Autorità di Sistema Portuale in piena continuità con la precedente gestione del Commissario De Simone a cui va ancora una volta il ringraziamento per il proficuo lavoro svolto durante il suo mandato” dichiara il Presidente Mario Mega. “Devo ringraziare anche i dipendenti dell’Ente che, pur in un momento di obiettiva difficoltà per l’emergenza in corso, si sono prodigati per portare all’approvazione, con largo anticipo rispetto ai termini fissati dal Ministero vigilante, questo importante strumento contabile oltre che la Relazione annuale delle attività svolte nel 2019”.

 

Dai provvedimenti approvati emergono interessanti dati sui traffici portuali nei porti di Messina, Tremestieri e Milazzo, che testimoniano la salute del sistema portuale almeno sino all’insorgenza della attuale emergenza sanitaria nazionale. Nel corso del 2019 sono state confermate le tipologie di movimentazione ormai consolidate che vedono una netta predominanza a Messina del flusso passeggeri (Messina è da sempre il primo porto italiano in termini di movimentazione dei passeggeri) e ro/ro (servizio di attraversamento dello Stretto di Messina, autostrade del Mare Messina-Salerno-Messina) e di idrocarburi nel comprensorio di Milazzo. A ciò si aggiunge la rilevante attività crocieristica del porto di Messina che nel 2019 si è attestata al decimo posto nella classifica italiana dei porti-crociere e che era destinata a continuare a crescere a due cifre anche nel 2020, prima del COVID 19. Da evidenziare  la crescita che si è registrata sulle merci movimentate mediante ro/ro nei porti di Messina-Tremestieri-Milazzo, che hanno registrato un incremento  dell’8,7% per un totale di 6.299.542 tonnellate. I dati parziali dei primi mesi dell’anno in corso, compresi quelli di questo periodo di emergenza, testimoniano che la tendenza all’aumento del traffico merci su rotabili non solo viene confermata ma si rafforza significativamente.

Il traffico passeggeri continua comunque a rappresentare la forte vocazione del sistema portuale che ha assistito alla movimentazione di ben 12.487.727 persone. Fra queste 423.393 sono stati i crocieristi con un significativo incremento del 13,7%. I restanti 12.064.434 di passeggeri, movimentati su ro-ro e mezzi veloci, si dividono come segue: 10.755.431 a Messina e 1.309.003 a Milazzo.

“L’equilibrio finanziario oggi confermato consente di affrontare con tranquillità le nuove sfide che ci vedono impegnati sia nel versante del potenziamento delle infrastrutture ma soprattutto sul fronte del potenziamento dei traffici passeggeri e delle merci” conclude il Presidente Mega. “Il particolare momento storico che stiamo vivendo imporrà certamente una revisione delle strategie a breve termine ma non modificherà sostanzialmente quelle di medio e lungo periodo che in questi miei primi mesi di mandato ho già tracciato e che cominceranno ad essere attuate ancora più concretamente a partire dalla prossima settimana quando procederò alla nomina del Comitato di Gestione. Si punterà con decisione alla creazione di un sistema portuale integrato a servizio dei territori che si affacciano sullo Stretto di Messina per il rilancio delle economie locali nella consapevolezza che il miglioramento della mobilità marittima, in uno con gli interventi sulle altre modalità di trasporto connesse, costituirà una spinta determinante soprattutto in questa fase di crisi economica generale”.