Conflenti città ospitale – Nota stampa del dott. Giovanni Paola

Ho appreso con grande entusiasmo che il Sindaco di Conflenti Emilio D’Assisi e l’Amministrazione Comunale, unitamente alla Comunità parrocchiale ed al Sacerdote Don Adamo Castagnaro, hanno offerto la loro disponibilità a dare accoglienza alla sfortunata popolazione ucraina, vittima degli orrori della guerra.
L’apertura verso questo tipo di ospitalità, non solo rende nobile l’attività amministrativa locale, perché l’arricchisce di umana sensibilità verso la solidarietà internazionale, ma asseconda anche la cultura dell’accoglienza che, per la Comunità di Conflenti, è una vera e propria tradizione che sfocia nell’eccellenza.
In passato, infatti, in più circostanze i conflentesi hanno dato sfoggio dei loro sentimenti di solidarietà, dando una calorosa accoglienza, integrazione e ristoro logistico alle popolazioni in fuga dalle loro terre di origine per difficoltà economiche, conflittualità politiche ed altro ancora.
In quest’ultimo caso la Comunità conflentese non si tirò indietro e senza indugio ospitò sempre i ragazzi dell’Ucraina, vittime in quella circostanza degli inquinamenti ambientali, causati dalle dispersioni nucleari.
Ma forse, in tema di solidarietà, la Comunità di Conflenti ha raggiunto l’apice della sua espressività quando ha gestito un difficile momento che ha colpito una famiglia, abitante a Conflenti, non di nazionalità italiana.
In occasione di un’importante intossicazione, i due genitori sono stati costretti, per una lunghissima ospedalizzazione di molti mesi, a lasciare privi dell’affetto genitoriale i due figliuoli (uno di pochi mesi, l’altro di pochi anni).
Questo stato emergenziale è stato risolto brillantemente dall’intera popolazione di Conflenti che coralmente ha adottato un esemplare modello di solidarietà sociale a favore dei due bimbi, organizzando nella pratica dei turni di assistenza, diurni e notturni, per tutte le 24 ore e per tutti i mesi di assenza dei genitori.
L’impresa è stata quella di assicurare sempre una presenza gradita ai bambini, direttamente al loro domicilio per evitare che questi ultimi subissero il trauma del sistematico abbandono di abitudini domestiche.
La grandezza che Conflenti ha saputo offrire a questi bambini, rimasti soli e privi di riferimenti parentali, è quella di essere riuscita ad assicurare quel calore umano necessario a causa della forzata e protratta assenza dei genitori. La solidarietà concreta dei conflentesi ha impedito l’affidamento degli stessi ad un “freddo” istituto di accoglienza che avrebbe sottratto ai bambini, non solo i genitori, ma anche la propria casa ed i propri riferimenti abituali.
L’attuale intuizione del Sindaco D’Assisi è perciò, a mio parere, encomiabile ed oggettivamente condivisibile, perché va in direzione della continuità e della tradizione, esaltando i valori identitari e le migliori attitudini della popolazione di Conflenti: gente semplice, generosa, altruista e genuina.
La collaborazione con il Rettore della Basilica della “Madonna della Quercia”, don Adamo Castagnaro, è un altro elemento determinante per l’esperienza organizzativa che ha sempre caratterizzato con successo l’impegno nel sociale del suo ministero pastorale.
Credo che il progetto di accoglienza che sta mettendo in atto la Comunità di Conflenti, sia autenticamente idoneo per offrire il miglior conforto alla popolazione ucraina le cui drammatiche vicissitudini stanno emozionando il mondo intero.

Giovanni PAOLA
Già sindaco di Conflenti