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“Due Culture che si Incontrano: Oriente ed Occidente attraverso la musica” è stato il tema dell’incontro fortemente voluto dall’Accademia Templare-sezione Limbadi

“Due Culture che si Incontrano: Oriente ed Occidente attraverso la musica” è stato il tema dell’incontro fortemente voluto ed organizzato dall’Accademia Templare- Sezione di Limbadi in collaborazione con la Biblioteca Comunale ed il servizio civile.
L’evento che si è tenuto presso la Sala Conferenze del comune di Limbadi, si è aperto con i saluti della prof.ssa Sara Saladino co-direttrice della sezione e socia del Club Rotary Nicotera/ Medma, che si è subito soffermata sull’importanza della tematica, sottolineando che i Templari portano avanti la legalità, la democrazia, l’uguaglianza, i valori sani e la cultura ad ampio raggio.
L’Accademia ha sede a Limbadi, ma è presente in molte altre città della Calabria e anche all’estero.
La sezione di Limbadi è dedicata ad Ermengarda de Oluja, la quale insieme al marito si sono “donati” al Tempio nel 1196, risiedendo nella Commenda di Barberà, in Catalogna.
Divenuta vedova, Ermengarda pronuncia i Voti e diventa Sorella del Tempio.
E’ nominata “Commendatrice” (Precetrix) della Commenda di Rourell nel 1198.
Subito dopo il dott. Giuseppe Miceli direttore della sezione di Limbadi Ermengarda D’Oluya, dopo aver letto il messaggio del Rettore dell’Accademia Templare Filippo Grammauta, ha rimarcato l’importanza della tematica affrontata.
A seguire si sono succeduti i saluti del sindaco di Limbadi Pantaleone Mercuri, del vice sindaco Alessandra Limardo e di Stefano d’Apa direttore della Biblioteca comunale di Limbadi.
Ha coinvolto e incantato l’uditorio, il relatore Gabriele Rawasdhem, studente del Liceo Scientifico G. Berto, con la sua accurata e preziosa relazione.
Gabriele, ha subito sottolineato che la musica è antica quanto l’uomo, presente già nella preistoria,era correlata con l’aspetto trascendentale dell’uomo.
Le prime note musicali si ritrovano in Mesopotamia, dove fu composta la prima melodia, la lode alla dea Ishtar.
Nell’antica Grecia ritroviamo il suolo della lira.
La cultura musicale greca è un’estensione di quella babilonese.
Nell’Antico Egitto la musica era considerata il cibo degli dei.
Un lungo viaggio quello del relatore, fino ai giorni nostri con il grande Franco Battiato.
Un viaggio, che non tralascia l’influenza della musica sulla psiche umana.
La dominazione turca aveva annullato gli scambi interculturali, ma dopo la caduta di questa dominazione, si è cercato di dare un’identità alla cultura musicale.
Gabriele Rawasdhem, ha concluso dicendo:” Le due culture sono unite dall’amore e la civiltà è solo la civiltà umana.”.
Numeroso il pubblico presente, tra cui il giornalista Maurizio Bonanno, il Past Presidente del Club Rotary di Polistena cav. Gaetano Vaccari, Carlo Capria del Club Rotary Nicotera- Medma e molti presedenti e soci del mondo dell’associazionismo , del Lions Club e del Club Rotary.
Caterina Sorbara