Infrastrutture, Statti: «Necessaria una statale 106 a quattro corsie»

Appello del presidente di Confagricoltura Calabria al Governo per ammodernare l’arteria stradale jonica: «Il territorio e l’intera regione hanno bisogno di infrastrutture moderne»

LAMEZIA TERME 09 settembre 2021 – «La dorsale jonica calabrese ha bisogno di infrastrutture serie, moderne e capaci di supportare tutte le vocazioni economiche del territorio e contribuire alla crescita complessiva della Calabria. Per questo guardiamo con la massima attenzione agli investimenti programmati dal Governo per rinnovare la statale 106». Così Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria commenta l’annuncio della ministra per il Sud Mara Carfagna che in Parlamento ha annunciato i propositi dell’esecutivo per l’infrastruttura calabrese. «Accogliamo positivamente – afferma Statti – le parole espresse in Aula dalla ministra sulle intenzioni di voler recuperare in tempi stretti 2 miliardi di euro da destinare ad un’arteria che riteniamo strategica per lo sviluppo della nostra regione. Speriamo solo che non si trasformi nella solita politica degli annunci visto che il territorio da troppo tempo attende di vedere realizzata un’opera che gli consentirebbe di uscire dalla marginalità in cui è stato relegato da politiche poco attente alle esigenze della popolazione e degli imprenditori». «Occorre che venga messa in cantiere in tempi stretti – sottolinea ancora il leader di Confagricoltura Calabria – una statale vera a quattro corsie, non come è stato ipotizzato di voler ridurre il progetto prevedendo alcuni tratti a due corsie per il rapporto costi-benefici legato al traffico stimato. Una soluzione questa che non risolverebbe i problemi dell’area e rappresenterebbe solo l’ennesimo tradimento delle aspettative dei cittadini. Su questo aspetto facciamo appello all’ad di Anas, Massimo Simonini a realizzare per l’intero tracciato una soluzione completa». «Per far decollare l’intera zona e garantire al contempo la sicurezza di quanti quotidianamente utilizzano questa arteria tristemente nota come “strada della morte” non esistono scorciatoie – motiva Statti – ma una seria progettazione per immaginare un futuro reale di sviluppo dell’intera fascia jonica calabrese». «I tempi lunghi già accumulati per ammodernare una statale, che allo stato non è degna di essere considerata tale in un Paese civile – conclude il presidente di Confagricoltura Calabria – non possono subire ulteriori dilazioni. Per questo chiediamo alla ministra Carfagna e al Governo tutto di impegnarsi questa volta seriamente per dotare la Calabria di un’arteria che le consentirebbe di competere alla pari con altre aree del Paese».