On. Mauro D’Acri su Svimez

Come ogni anno il Rapporto Svimez fornisce a tutti, e principalmente a chi ha ruoli e responsabilità di governo, molti elementi utili a valutare i programmi avviati e le azioni intraprese a livello nazionale e locale.

E non c’è dubbio che i numeri contenuti nell’ultimo rapporto ci forniscano una approfondita lettura del Mezzogiorno.

Per quanto riguarda il settore agricolo ed agroalimentare – nell’ambito di un contesto economico che registra per  la Calabria una performance positiva e forse anche inaspettata per  la sua dimensione – la crescita registrata nel periodo  2015/2017 è senz’altro degna di nota e motivo di orgoglio e soddisfazione.

L’aumento del 7,9% – ed il contributo offerto alla crescita del sistema economico regionale nel suo complesso – testimonia infatti quanto e come l’agricoltura calabrese sia asset determinante per il presente e soprattutto per il futuro della Calabria; le aziende agricole della regione, che hanno mostrato caparbietà e determinazione nel resistere ad una crisi che è stata negli anni passati particolarmente dura,  hanno potuto contare su una Regione realmente vicina, su una nuova e moderna strategia di intervento, su un Piano di Sviluppo Rurale che abbiamo corretto e via via applicato scegliendo la strada della trasparenza, dell’imparzialità, delle progettazioni moderne ed innovative.

I numeri, oggi, ci danno ragione; vale per gli esiti del terzo comitato di sorveglianza che ha reso palese i risultati raggiunti con quasi 300 milioni di euro di risorse spese e vale, soprattutto, per l’analisi contenuta nel rapporto Svimez.

Sono due circostanze che vanno necessariamente messe assieme ed interpretate per ciò che realmente significano; il governo dell’agricoltura ha cambiato passo ed i sostegni finanziari sono finalmente destinati ad interventi in grado di consolidare il sistema, sviluppare le filiere e, in definitiva, delineare il nuovo volto del sistema agricolo regionale.

Occorre, a mio avviso, accelerare ancora e credere ancor di più nel destino agricolo di questa regione. Penso, ad esempio, ai dati ed alle riflessioni forniteci da Svimez sulla drammatica migrazione di giovani ed allo stesso tempo penso a quanto giusta e corretta sia stata la scelta di varare, con il Psr, un nuovo bando. 

 

Penso anche che i facili trionfalismi siano inopportuni e dunque, pur con l’orgoglio e la soddisfazione derivanti da quel + 7,9%, ritengo utile fare un preciso appello a tutti i protagonisti del sistema agricolo calabrese; ci sono ancora, ed indubbiamente, problemi da risolvere, antiche questioni da superare, ritardi da colmare e tutto ciò va fatto con spirito di collaborazione e condivisione. Le aziende hanno fatto la loro parte, la Regione con il Psr sta svolgendo il suo compito, ora è tempo che tutti quanti si diventi – finalmente – un sistema organizzato, solido ed orientato al futuro; le sfide sono ancora molte, vanno affrontate e vinte insieme.