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Risollevate l’Italia e fate un lavoro di squadra: Ecco il mio augurio al governo Draghi. Di Al.Tallarita

Sappiate che il governo Draghi comincia con un’alta percentuale di consenso.
La larga maggioranza convince almeno un terzo della popolazione.
Anche se l’elettorato scalpita.. ai
23 ministri, 15 politici e 8 tecnici che per non fare torto a nessuno, citerò tutti in fondo all’articolo.
Un’ agognata stabilità è quella da tutti ricercata “il governo dei migliori..” e ora dovunque lamentele e post denigratori .. ma si sa che la coperta è sempre troppo corta. Comunque, invero, dei migliori ci sono e il primo è Mario Draghi. L’unico che poteva essere chiamato, nella situazione devastante in cui si trova l’Italia. E che palesa alle telecamere il suo pragmatismo. È una lettura chiara dell’invito ai Ministri del suo Governo, di essere presenti con molta moderazione e discrezione a telecamere, domande dei giornalisti ed occhi impudici dei curiosi. Oggi senza passeggiate a piedi in quel di Roma… Di chiacchiere e monologhi a reti unificate non ne sentiremo la mancanza.
Sappiamo che il paese è dentro una grande crisi, indubbia, che rischierà di scoppiare a marzo.. quando il nodo dei licenziamenti verrà sciolto.
E i vaccini latitano, specialmente quelli validi. Con le regioni da Zaia a De Luca.. passando per altre, che si pongono sul piano di guerra e cercano in autonomia, quelle dosi mancanti. Ponendosi contro il Governo e le direttive della Van Fer Leyen.
Una crisi, come sappiamo dovuta proprio a una pandemia inaspettata, che ha manifestato la debolezza dell’Europa. La debolezza delle Nazioni, ad attuare una risposta congiunta, per la grave faglia che si sarebbe aperta. E che ancora porterà le sue conseguenze, non solo economiche, ma anche geopolitiche internazionali.
Dopodiché era ovvio che Draghi si contornasse dei tecnici a lui più avvezzi, per poter lavorare. L’Economia è l’obiettivo del suo governo.
Franco all’economia, Giovannini ai trasporti, Cingolani per la transazione ecologica, Colao innovazione e transizione digitale, Messa all’università, Bianchi all’istruzione.
E Garofoli sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
A lui il lavoro, per fare diventare l’Italia voce d’Europa e sanare la sua situazione.
Il Mise, più che importante ministero, per Giorgetti, la sua strategia di lungo corso si è rivelata vincente, lui è stato premiato e la Lega è uscita da una situazione di stallo immeritato, rientrando nel governo. E che deve essere molto felice di quello che ha ottenuto, insieme al ministero per la disabilità con la Stefani e a quello del turismo con Garavaglia, che inizia a essere un ministero con portafoglio. Praticamente tre tematiche portanti, del programma leghista. Le tanto criticate rinomine di Lamorgese, Di Maio e Speranza hanno delle motivazioni, seppur criticabili chiaro. Oltre l’essere stati proposti dai loro stessi partiti.
Sono stati accontentati tutti….ma non del tutto.. le attività di Di Maio (ben visto dagli Usa) saranno molto ridimensionate, perché i rapporti con l’estero e con l’Europa, saranno ad appannaggio di Draghi.
Franceschini alla cultura?…la grande assente del dibattito politico… e resta tutto chiuso…Nel mondo della cultura e dell’arte.
Renzi si è visto premiato, quelle dimissioni della Bonetti sono state un sacrificio premiato con la sua riconferma alle Pari opportunità.
E i grillini riconfermano Patuanelli che va ai Trasporti. Gelmini e Brunetta mi verrebbe da dire ..il nuovo che avanza.. ma senza polemica. E la Carfagna? ..Palese quota Letta. Io personalmente avrei preferito Tajani, molto più meritevole.
La Cartabia, altra figura dei tecnici, si pone completamente all’opposto, dell’esasperato giustizialismo, del non compianto ‘DJ’ Bonafede (abbiate pazienza ma ho avuto sempre molta difficoltà a considerarlo un ministro…. limitazione mia).
Ma difficilmente quella della giustizia sarà una riforma che potrà essere effettuata in toto. Probabilmente solo quella del civile, in un anno o due di governo.
Ne escono completamente distrutti e spaccati i 5stelle e il finto abbandono di Di Battista è simpatico.. ma anche il senno del poi della Lezzi.. e di tutti i fuoriusciti.
Chissà se accetteranno tutti l’invito di unirsi e aspettare tempi migliori per riconquistare l’elettorato terribilmente deluso.
Mentre dai commenti di Grillo ‘o scegliete questo o scegliete quello..’ la fiducia traballa ma si può ben evincere, che per lui e magari anche per Casaleggio si tratti ormai di un’esperienza superata e che da qui si possa partire per costruire oltre…..
Speranza, riconfermato, alla sanità, risulta essere così per una sorta di continuità rispetto alla crisi pandemica (errori inclusi?.. Ritardi, incompetenze, superficialità, denunce..responsabilità..affianco a impreparazione iniziale, ospedali strapieni.. tagli alla sanità che si sono succeduti per anni tra i vari colori di governo..).
Insomma chi è senza peccato scagli la prima pietra e mi pare che qui i sanpietrini, restino tutti al loro posto (tranne quelli che toglie la Raggi per mettere l’asfalto nero).
Battute a parte, sappiamo che l’ironia rende la vita meno amara, era ovvio che si facesse un governo di questo tipo, si ci aspettavamo meno ministri politici, e qualche presenza femminile in più, ma ribadisco era ovvio, perché rappresentativi di tutti o quasi i partiti
(anche scontenti o a denti stretti..) e così di tutti gli italiani. Per evitare di creare delle probabilità per nuove crisi di governo, questo sarà quello che arriverà a fine legislatura. E questo lo sanno Draghi e Mattarella, che ha scelto di nominare questi politici e rendendo gloria a tutti i partiti, con nomine al calcolo matematico …. beh si poteva fare di meglio, indubbio dirlo, mi rendo conto, però senza giustificare assolutamente, comprendo il perché siano state fatte talune scelte.
E Fratelli D’Italia? ..riuscirà a fare la tanto agognata opposizione o gli sarebbe convenuto stare dentro ai giochi e avere magari un ministro?… ai posteri l’ardua sentenza.
E un addio a Conte con la ‘lacrimuccia’ di Casalino (ma non assolutamente della fidanzata dell’ex Premier).. che mi lascia sinceramente e con educazione, piuttosto fredda. Perché sinceramente le sue bravate da ‘Re’ e le reti unificate, i dpcm…quel saltare il Parlamento…e quella forma di gioco al piccolo dittatore, coronata da quella modalità comunicativa e d’azione, a cui abbiamo assistito..le avrei risparmiate. Ad un’Italia già in ginocchio dopo lo tsunami di una pandemia sconosciuta.
Ma comunque faccio un appello ad ogni singolo italiano: ‘diamocela un’opportunità’.
Draghi è uomo che conosce bene l’economia, che ha ottimi rapporti con l’Unione Europea, che sa come trattare al queste tematiche è che può risollevare l’Italia dopo lui …. A questo punto solo un miracolo…. Sorridenti entusiasti a denti stretti con qualche dubbio andiamo avanti adesso per il bene dell’Italia.
Proviamo a dare fiducia a questo nuovo #governodraghi. Restiamo coesi.
Anche la critica generalizzata, trasversale agli elettori tutti i partiti, può diventare un trade union.
È il bene dell’Italia quello che va messo al primo posto in questo momento.
L’unico augurio che mi sento di dare al Presidente Draghi e al suo Governo e di lavorare per risanare questo nostro paese, oggi in una situazione oggi davvero.. davvero difficile.

La lista dei ministri è questa:

Luigi Di Maio (M5S) agli Esteri
Luciana Lamorgese (tecnica) all’Interno
Marta Cartabia (tecnica) alla Giustizia
Daniele Franco (tecnico) all’Economia
Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa
Giancarlo Giorgetti (Lega) allo Sviluppo economico
Stefano Patuanelli (M5S) all’Agricoltura
Roberto Cingolani (tecnico) alla Transizione ecologica
Dario Franceschini (Pd) alla Cultura
Roberto Speranza (Leu) alla Salute
Enrico Giovannini (tecnico) alle Infrastrutture
Andrea Orlando (Pd) al Lavoro
Patrizio Bianchi (tecnico) all’Istruzione
Cristina Messa (tecnica) all’Università
Federico D’Incà (M5S) ai Rapporti con il Parlamento
Vittorio Colao (tecnico) all’Innovazione tecnologica
Renato Brunetta (Forza Italia) alla Pubblica amministrazione
Mariastella Gelmini (Forza Italia) agli Affari regionali
Mara Carfagna (Forza Italia) al Sud
Elena Bonetti (Italia Viva) alle Pari opportunità
Erika Stefani (Lega) alle Politiche per la disabilità
Fabiana Dadone (M5S) alle Politiche giovanili
Massimo Garavaglia (Lega) al Turismo
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli (tecnico)

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