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Scandalo imitazione occhi a mandorla? Diet Prada e le zone d’ombra dei prestiti cinesi che strozzano gli Stati. Di Al. Tallarita

E mentre si grida allo scandalo, contro una tessera del puzzle del design made in Italy, andando a toccare proprio chi… i Trussardi con la scusante degli ‘occhi a mandorla’ mimati dalla Hunziker e Scotti a Striscia la Notizia, e si grida al razzismo, il Montenegro chiede aiuto per non finire vittima dei cinesi e dei loro prestiti, non del tutto trasparenti. Politica che abbiamo visto in uso, anche in Africa. Eppure il caos, viene alimentato con la scusa del politicamente corretto, da parte di gente senza volto che anima odio. Ormai è palese, che esistono i ‘professionisti dell’odio’ che viene propinato via internet. Rendere di moda un hashtag, facile da seguire che aumenta i like, è la cosa più importante e si è capito che #trash, #odio, #orribile, hanno più presa sul pubblico probabilmente rispetto ai concetti #positivi. E tutto avviene sui social, questi ‘bidoni della spazzatura’, dove ben sappiamo quanto si guadagni co questo business. Contro presunte intolleranze, in questo caso verso i cinesi, da parte di siti, come Diet Prada, che sono riusciti anche a distruggere per milioni di euro, il lavoro di altri geni del design della moda Italiana. Come successe con Dolce&Gabbana, per esempio, che però poi giustamente, hanno fatto causa per milioni di euro a causa delle perdite che hanno avuto, per le mancate vendite, i defilè di moda e quant’altro con la Cina. Diet Prada vomita contro .. e intanto il Montenegro urla la sua richiesta d’aiuto anche all’Italia, impiccato dai prestiti che la Cina gli ha concesso. Per non finire stritolata tra le spire cinesi. Ma invece..sono gli occhi a mandorla mimati tra scioltezza e leggerezza televisiva, a destare scandalo. Poi un libero strozzinaggio internazionale e riconosciuto, fa meno audience. Di chi presta soldi per fare opere di rimodernamento tecnologico, non solo a quanto pare, in Africa, ma addirittura anche così vicino, come nel Montenegro.
Dove il debito pubblico è cresciuto a dismisura negli ultimi anni, arrivando a 4,33 miliardi di euro 103 per cento del Pil del Montenegro. Pechino ha il 40 per cento del suo debito esterno. Ma tutto questo sembra normale , meglio gridare allo scandalo fittizio, che poi in vero, mina il design italiano. Perché dietro la Hunziker, c’è la famiglia Trussardi. E lo scandalo tocca anche loro e le scuse devono essere fatte da tutti on-line, tramite video e messaggi. Seppur i due poveri conduttori, si dicono estrefartti per tanto odio. Tra minacce contro loro, le famiglie…e gli stessi negozi Trussardi.. (??? Mah..)
Meglio dunque, chi cavalca l’onda dell’odio e la alimenta. Ora, dire che sono scandalizzata, schifata e che l’unica cosa che mi verrebbe da fare è cercare una fuga in un’isola deserta, priva di linea e wifi, sinceramente, sarebbe poco. In verità urlo, attraverso i miei articoli e i miei scritti, tutto quello che il politicamente corretto, oggi non fa più neppure sussurrare. Questo medioevo scandaloso, animato da un moderno oscurantismo, fatto di astio e di minacce alimentate dai social. Tutti sapete quanto io sia contro i social, la vera mancata libertà democratica di condivisione, il furto dei dati privati, che arricchiscono imprese senza scrupoli, e benché più la manipolazione che si fa della parola. Il cui abuso, non dovrebbe essere concesso, ad alimentatori di livore, che distruggono anziché creare. A costoro il diritto dovrebbe essere negato. Alla faccia del politicamente corretto.
Avete la più pallida idea di quanto i montenegrini debbano alla Cina? si tratta di migliaia di euro. Partito con un prestito di 130 milioni di euro per la costruzione di un’autostrada, dal porto di Bar a Boljareè, da un rapporto del Centro per il giornalismo di Podgorica, il prestito cinese, fornito dall’ Export-Import Bank of China è diventato davvero eccessivo.
La costruzione di quell’autostrada, ha fatto cadere il Montenegro, nella trappola del debito, di più di un miliardo di euro.
Credito che risale al 2014, la cui prima rata scade a luglio e Podgorica si troverà a dover affrontare un pagamento di 36 milioni di euro.
Ma per tutto questo non si grida allo scandalo, non si grida al razzismo, non si cede al politicamente corretto, gli strillatori seriali, spacciatori di odio da social, son tutti zitti!
Ma cosa prevedeva il contratto che hanno sottoscritto? Nel contratto tra governo e banco Exim, sono state omesse le clausole finalizzate alla tutela della proprietà dello stato. Scandaloso!
Ma perché?..
Ci sono molte cose che non sono chiare.
Altra cosa bizzarra è che in caso di contenzioso tra le parti, il ricorso è sancito dai tribunali di Pechino.
Oltre al fatto che le penalità per il Montenegro in caso di inadempienza, sono abnormi, rispetto alle penali verso le aziende cinesi, se invece tardassero, nel portare a termine i lavori. Che a pensar male non si fa mai torto a nessuno… Uno leggendo questi contratti una ideuccia… Se la farebbe.
Ma per carità a dirlo, che solo a mimare gli occhi a mandorla.. succede un incidente internazionale.
Peccato che il Montenegro, possa in caso, perdere addirittura il porto di Bar, se risultasse inadempiente nei confronti del credito avuto dalla banca cinese Exim.
Fatto ampiamente sottolineato anche dal
European Council on Foreign Relations (ECFR).
Ma c’era qualcun altro che era caduto prima in questa trappola..lo Sri Lanka.
Che ha ceduto a Pechino, proprio a causa dei debiti contratti che lo strozzavano, la gestione del porto di Hambantota tra i più importanti del paese.
E questo perché sono proprio i porti a far gola ai cinesi.Dall’Africa, passando per l’Asia, arrivando fino all’Europa.
Il porto del Pireo in Grecia è cinese, oggi.
E per l’Italia?
È stato l’asse atlantico, a impedire che i soldi cinesi, entrassero nel porto di Trieste.
In Africa, sono quasi cinquanta i porti oramai posseduti dalle imprese cinesi.
Il generale Mattis, ex segretario della Difesa degli Stati Uniti, aveva lasciato un monito sulla Cina e sul tentativo di plasmare il mondo secondo un modello riconosciuto come autoritario, lasciando il Pentagono.
Molti gli aspetti poco chiari in questo comparto affaristico cinese, non solo nel Montenegro, ma anche a livello internazionale e a questo scandalo nessuno grida?…. peccato!
Quanta corruzione si insinua tra accordi affari, atti, ingiunzioni, banche, prestiti dei cinesi?
E quanto questi rispettano le regole sulla protezione dell’ambiente?..
Restano troppe zone d’ombra.

#altallarita #pcapolitical #pensieroalternativo

Tra le fonti:
Željko Pantelić: Montenegro in the Chinese debt trap (Aprile 2021)