Torino, al salone del libro “Come Te” di Carlo Minervini

​In uscita a giugno nelle librerie italiane, debutta al Salone del Libro di Torino il sorprendente romanzo di Carlo Minervini, ComeTe (Falco Editore), un romanzo di viaggio che avvolge il lettore in un vortice di mitologia, leggenda, storia antica e moderna, introspezione e riflessione. Prima di approdare in libreria, dunque, ComeTe esordisce 

nella élite della cultura moderna per eccellenza: il Salone del Libro di Torino

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. Il luogo dove bellezza e narrazione si incontrano dando vita a un’esperienza intellettuale che va ben oltre il semplice gesto della lettura.

La storia-cornice avvolge le decine e decine di storie, personaggi, vicende e leggende che danno vita a questo straordinario romanzo. 

Il ragazzo si sveglia dalla seduta di ipnosi: la chiave del suo malessere è tra i ricordi che ha cancellato, sopraffatto dalla bellez­za. La possibilità di risollevarsi è, invece, nel viaggio. Inizia così un percorso nello spazio che porterà il protagonista a vi­vere esperienze, sogni, allucinazioni nel tempo. Di città in città, di borgo in borgo, il suo cammino verso la salvezza impossi­bile si perde nella regione delle contrad­dizioni, quella che diede il nome all’Italia.

Qui, tra miti, località, leggende e perso­naggi si dipana la storia di un giovane col­lezionista di luoghi che impara a diventare uomo, tra ricordi fievoli e potenti passio­ni. La salvezza risiede negli occhi di una donna e nelle latebre di un passato per­duto, svelato soltanto nel sorprendente finale, in un romanzo avvincente, che spa­zia tra il sogno, l’evocazione, la memoria e la realtà.

 

​Carlo Minervini ​

è giornalista e cultore della materia in Letteratura Italiana presso l’università della Calabria. Dal 2002 scrive per il quotidiano Gazzetta del Sud.

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È stato autore e conduttore della trasmis­sione televisiva culturale In punta di penna e collabora attualmente alla rivista del pro­gramma di Rai Due Voyager. Ha insegnato Storia e Letteratura negli Istituti Superiori.

«Perché ogni viaggio nasce da un dubbio, un’oscurità disseminata nel ventre dell’essere, e s’attorciglia con l’eleganza di un serpente, e resta laggiù, inestricabile

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attesa. Ogni viaggio è un interminabile dubbio, al quale nuovi dubbi si aggiungono e alla fine capisci che è il

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dubbio l’unica vera risposta che cercavi».