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Festa della Repubblica, referendum sulla giustizia ed equilibri istituzionali

Nel giorno della festa della Repubblica vorrei ricordare che quel 2 giugno del 1946 si elesse anche
l’Assemblea Costituente cui spetterà il compito di redigere la Carta Costituzionale. I padri costituenti dai
nomi roboanti per storia personale e politica diedero forma alla nostra Costituzione. Principio
fondamentale, tra i tanti enunciati nei 139 articoli, è la separazione dei poteri che costituisce la base di ogni
democrazia. Nel percorso che porta ai nostri giorni vorrei porre l’attenzione su una questione
fondamentale che sconvolse la politica italiana: tangentopoli. Non entro in merito alle singole questioni ma
il dato politico strutturale ereditato è la morte della democrazia in Italia. In quegli anni qualcuno, in modo
chirurgico e premeditato, ha voluto disarticolare la democrazia partitica sottoponendo la politica ad uno
stress organizzativo e di principi che ne ha decretato la fine. Da quel periodo iniziano le gravi distorsioni di
una politica asservita alla magistratura, una politica che ha ceduto alla stessa magistratura spazi decisionali
propri e che approfittando della sostanziale abdicazione dei partiti li ha messi sotto controllo. Una politica
debole ci consegna un Paese in panne. Sono convinto che, per esempio, la cosiddetta legge Severino sia una
stortura figlia di questa cultura e di questa debolezza politica. Proprio per questo e nel ricordo dei padri
costituenti che oggi bisogna restituire equilibrio alla struttura istituzionale dell’Italia, proprio per questo
motivo la Politica dovrebbe ritornare ad essere protagonista seria ed affidabile di un futuro che non può più
attendere. Alcune storture sono convinto che si possano eliminare andando a VOTARE PER I QUESITI
REFERENDARI DEL 12 GIUGNO. VOTERO’ CONVINTAMENTE SI A TUTTI I QUESITI per iniziare a riportare il
nostro ordinamento sulle orme tracciate dalla nostra Costituzione e che prese l’avvio proprio in quel 2
giugno 1946.
Viva la Repubblica, viva la Democrazia, viva la Politica Protagonista e Non Asservita
FRANCESCO PISANO
CAPOGRUPPO CONSILIARE “POLISTENA FUTURA”