• Home »
  • News »
  • Il romanzo un ponte sull’abisso di Paolo Toscano presentato all’IIS “Raffaele Piria” di Rosarno

Il romanzo un ponte sull’abisso di Paolo Toscano presentato all’IIS “Raffaele Piria” di Rosarno

Un romanzo della nostra terra, scritto per noi e per tutti coloro che vogliono costruire ponti, invece
che erigere muri, tra un presente incerto e un futuro meritatamente diverso e migliore: è questo il
messaggio del romanzo Un ponte sull’abisso di Paolo Toscano, presentato all’IIS “Raffaele Piria” di
Rosarno, in presenza degli studenti e delle autorità civili e militari. Un libro – afferma la dirigente
prof.ssa Mariarosaria Russo – in linea con i percorsi di legalità attivi nella scuola e con la “Pedagogia
delle scelte responsabili”, una pedagogia coniata dalla preside e adottata in questi anni dai docenti
per avviare i giovani studenti verso percorsi virtuosi, responsabili e civicamente consapevoli.
Nel libro di Paolo Toscano, che si riscopre scrittore oltre che giornalista e direttore editoriale, si
respira l’aria di una Calabria immaginaria ma reale anche se distopica, perché allontana i suoi figli
invece di accoglierli e proteggerli. Tutti i luoghi comuni di una sub-cultura mafiosa sono concentrati
in questo romanzo dalle tinte chiaro-scure e dal sapore dolce-amaro che sembra offuscare ogni
speranza dietro le pesanti tende della reverenza al capo ndraghetista, della sottomissione della donna,
della legge del comando e della malavita. Un racconto dal sapore neorealista, dove l’eco dei nostri
scrittori calabresi, da Saverio Montalto, Saverio Strati, Mario La Cava, Antonio Piromalli, Pasquino
Crupi, Corrado Alvaro, fino ai più recenti Arcangelo Badolati, Antonio Nicaso e lo stesso giudice
Nicola Gratteri, lascia l’impronta sulle pagine di questo romanzo che, per la prof.ssa Mattia Milea,
sembrerebbe un bildungsroman, un romanzo di formazione dove, se da un lato i fatti mutano, si
increspano e si accartocciano fino a implodere in un climax che diventa morte o prigione, dall’altro,
invece, si assiste a un progressivo cambiamento che diventa “un ponte su un abisso” dentro il quale
Maria, la nipote del boss, sceglie di non precipitare. L’atmosfera creata da Paolo Toscano – aggiunge
la docente Vera Violi che coordina gli alunni Cananzi, Severino, Bottiglieri, Careri e Larosa – si
colora di tinte forti e dissonanti come traspare dalla stessa copertina, una tavolozza ossimorica in cui
da uno sfondo apparentemente confuso emerge la figura di una donna in primo piano che non ha
paura di procedere verso una meta ignota, incoraggiata dal baluginio di una luce che sembra
rassicurarla. Per il Procuratore aggiunto del Tribunale di Palmi Santo Medidona, Maria, la nipote del
boss Don Ciccio, colei che si ribella alla ndrangheta e, a testa alta, si incammina verso una nuova
vita, è colei che rappresenta molte donne calabresi che si sono trovate nella sua stessa situazione ma
non hanno avuto il coraggio e la possibilità di costruire alcun ponte verso il futuro. Solo chi denuncia,
chi si ribella, chi si dissocia, chi si nutre di cultura e di amore vero, costruisce ponti di legalità e
giustizia, legati tra loro dai fili d’acciaio della libertà e della dignità. Per la Russo, il libro di Toscano
è il romanzo di tutti i ragazzi ai quali gli illustri relatori augurano che siano sempre “liberi di scegliere”
della loro vita, e anche di scrivere un romanzo dove siano loro i protagonisti: gli attori o le attrici
principali della propria vita libera e dignitosa.