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Irrera (CasaPound): “Agricoltori italiani messi in ginocchio dall’Unione Europea, nella Piana di Gioia Tauro la situazione è tragica”

Gioia Tauro, 14 dicembre – “L’agricoltura Italiana soccombe sotto i colpi mortali dell’Unione Europea. La Piana di Gioia Tauro, che nell’agricoltura individua uno dei settori fondamentali per lo sviluppo economico, è arrivata ad un punto di non ritorno” – esordisce così Roberto Irrera, coordinatore provinciale di CasaPound Italia..

“Gli accordi economici che l’UE ha stipulato coi paesi del Nord-Africa hanno penalizzato fortemente la produzione interna – prosegue – a discapito di tutti quei produttori che nella Piana di Gioia Tauro vedevano nei propri terreni la principale fonte di sostentamento. Il meccanismo è semplice per quanto distruttivo: Si eliminano progressivamente i dazi a quei paesi del Nord-Africa che, grazie a costi di produzione irrisori, riescono ad importare e vendere a prezzi molto competitivi i propri prodotti”.

“Queste manovre scellerate portate avanti dall’Unione Europea, ed avallate da forze politiche come il Partito Democratico e Forza Italia, hanno costretto i nostri produttori ad abbandonare le piantagioni, un vero peccato se pensiamo che in Calabria crescono le famose “clementine” che dovrebbero essere un prodotto DOC e spesso invece restano a marcire sugli alberi”.

“Chiediamo quindi alle Istituzioni di intervenire urgentemente a difesa degli agricoltori Calabresi, e di tutta Italia. È ingiusto subire l’ennesima violenza ai danni del nostro sistema produttivo sia agrumicolo che olivicolo, e che può e deve rappresentare un volano di sviluppo della nostra Terra, la Calabria, già martoriata da altre criticità”.