Peda’, riconvertire le Taurensi in metropolitana leggera

Nella giornata di ieri, con una comunicazione inviata al Delegato Regionale alla sanità On.le Francesco Pacenza,e per conoscenza al Governatore della Calabria On.le Mario Oliverio ed all’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, Il Consigliere Regionale Giuseppe Pedà ha sollecitato la convocazione di una riunione operativa finalizzata alla progettazione di una nuova rete infrastrutturale di mobilità attraverso la riconversione in “ Metropolitana leggera” delle sospese Linee Taurensi.

La richiesta trae spunto dalla prossima realizzazione dell’ospedale della Piana, che impone lo studio accurato di un sistema di mobilità che consenta l’afflusso dei fruitori dei servizi sanitari del nuovo nosocomio, in un territorio tristemente noto per gravi limitazioni del settore del Trasporto Pubblico.

In particolare, Pedà ha proposto una riconversione della tratta Cinquefrondi Gioia Tauro, Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli facendo seguito ad una sua precedente sollecitazione dello scorso mese di dicembre con la quale sottoponeva, all’attenzione delle forze politiche direttamente coinvolte per competenza, la sopradetta proposta che prevede la riconversione dei binari dismessi – e dovrebbe contemplare, almeno a livello di progettazione primaria, la predisposizione di due anelli di collegamento di importanza cruciale: il primo con tratta Cinquefrondi Gioia Tauro, il secondo con tratta Gioia Tauro – Sinopoli.

Sistema questo che consentirebbe di ottimizzare la mobilità avvalendosi di sistema di sicurezza superiori e deflattivi del traffico veicolare e agevolerebbe gli spostamenti anche dai territori più interni.

Come esplicitato nella nota “Le motivazioni sottese a questa proposta – e che trovano la loro ragione di essere nella fortissima richiesta di mobilità legata alla realizzanda struttura dell’Ospedale della Piana, oltreché alla grave situazione di stallo nei trasporti nel territorio compreso tra la Piana di Gioia Tauro e i centri interni – sono oggi più che mai attuali e pressanti.

L’esistenza e la vicinanza della rete ferroviaria a scartamento ridotto sulla linea Gioia Tauro –Palmi Sinopoli è un dato di fatto che costituisce una prospettiva di rilancio di tutto il sistema dei trasporti, in un’ottica di razionalizzazione delle risorse di investire ma altresì in termini di tempi celeri per il compimento delle opere.

Tale opportunità assume una valenza particolare a fronte del cronico deficit di mobilità interna che grava sulle vie di accesso alla Città di Palmi e che a fronte dell’afflusso – notevole – dei fruitori dei servizi sanitari del costruendo nosocomio, senza una infrastruttura pubblica a rete fissa di trasporto, sarebbe causa di traffico veicolare ingestibile e al di là della ordinaria tollerabilità urbana.

In questo senso, fortemente convinto della necessità di affrontare quanto prima la trattazione di un argomento rispetto al quale – ho avuto modi di constatare – Ella ha dimostrato interessamento ed apertura ad un confronto costruttivo, ritengo necessario avviare un tavolo tecnico che coinvolga tutte le parti istituzionali, politiche e tecniche, capaci di dare un contributo fattivo in termini di progettualità e di risposte concrete.

Sono pertanto a richiederle – anche per il tramite dell’Assessore alle Infrastrutture che legge per conoscenza – di voler convocare una riunione tecnica coinvolgendo i settori burocratici e amministrativi che sono i principali attori in materia di Infrastrutture.

In particolar modo ritengo utile e proficuo il coinvolgimento diretto di Ferrovie della Calabria e dell’Assessorato al Bilancio ed ai Fondi Comunitari, rispetto ad una esigenza di programmazione degli interventi infrastrutturali sulle linee sospese all’esercizio Taurensi che ci metta in condizione di fare il punto sugli investimenti da effettuare e sui costi-benefici che discendono dalla possibilità di riconversione della struttura già esistente.

Ritengo che l’esperienza analoga di altre Regioni con moderne Tranvie come quella Cagliaritana che rappresenta un successo in termini di vantaggi economici e di miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini anche in termini di impatto ambientale costituisca un modello da emulare e dal quale trarre spunti utili per avviare un processo di crescita infrastrutturale del quale la Calabria, in questo momento, non può fare a meno.”